venerdì 29 maggio 2015

Recensione: Colazione da Tiffany di Truman Capote



Trama

Nel 1958 in un'America non ancora immune dagli spettri della guerra fredda e già segnata da una certa ansia di trasgressione.
Holly Golightly, la straordinaria protagonista, è una ragazza allegramente insofferente delle convenzioni sociali e dalle convenienze, che si fa guidare nelle sue scelte da una profonda moralità, fatta di solidarietà, di gesti generosi, di assoluta mancanza di malizia, e che proprio per questo contravviene alle ottuse regole del perbenismo inglese. Con la sua piccola corte di tipi irregolari di cui si circonda, costituisce un nucleo che senza volerlo prefigura una socialità diversa, più aperta e tutto sommato felice. Ma il mondo che la circonda non accetta facilmente il suo ingenuo porsi contro corrente e Holly dovrà pagare: coinvolta senza colpe in una vicenda di droga, ne uscirà ma verrà abbandonata dall'uomo che avrebbe dovuto sposare.
E tuttavia il conformismo non trionferà, perchè la ragazza partirà, pronta a ricominciare altrove con una carica vitale semmai accresciuta.

Avendo già visto il film con la straordinaria Audrey Hepburn non potevo non leggere il libro di questo bel film. 

Penso sempre che i libri raccontino più cose di un film e per la maggior parte dei casi è così, la maggior parte perchè questo fa un'eccezione.
Devo dire, infatti che sinceramente preferisco più il film al libro.
Nel film c'è un lieto fine, personalmente io adoro i lieto fine e quello di questa storia mi sembrava dovuto visto tutto quello che succede e che passano i protagonisti invece nel libro non c'è perchè finisce con una speranza vana ma la vita dei due protagonisti si è divisa in modo assoluta.

Il personaggio di Holly è quello con più sfaccettature, può essere visto sotto molti punti di vista e quindi può risultare antipatico o simpatico a seconda dei casi.
E' decisamente una persona che va controcorrente, incurante di quello che pensano gli altri per i suoi atteggiamenti poco ortodossi va per la sua strada curandosi solo di se e non del giudizio degli altri.
Un comportamento che può benissimo rientrare in una persona vissuta ancora oggi, Holly si ricopre di amicizie, la sua casa è sempre piena di gente che va e che viene, gente che le vuole bene, che l'ammira e che la lusinga ma in realtà tutto quello che si vede, tutto ciò che succede è tutta una grande bolla di sapone che scoppia quando le cose vanno male.
Quando Holly si ritrova nei guai, nei guai seri, tutte quelle persone, tutti i suoi ammiratori spariscono senza lasciare traccia lasciando a intendere che non ha mai avuto amici veri tranne uno, quello con cui lei era forse più se stessa rispetto agli altri.
Il suo vicino di casa che lei chiama Fred perchè le ricorda tanto suo fratello e con il quale instaura un vero e proprio sentimento di amicizia.
Fred è incantato da lei come lo sono tutti, per un certo periodo crede anche di esserne innamorato ma Holly è come una montagna molto alta su cui vuoi salire, quando sei quasi alla meta certo di essere riuscito ad arrivare in cima ecco che la salita aumenta ancora e la cima si fa ancora più alta.
Difficile dire cosa passa realmente per la testa di Holly, la facciata che da è quella di una ragazza piena di brio, incurante delle regole e della società ma in realtà nasconde un animo fragile, infantile a volte, desideroso di affetto, un affetto che però non riesce a trovare e quando lo trova non riesce ad accettarlo del tutto concentrandosi sulla persona sbagliata.
E' sempre sfuggente, mai realmente vicina come invece si pensa e perennemente imprevedibile.

Un libro alla fine un pò triste che però non annoia forse perchè di una trama breve, scritta in modo semplice che fa capire quanto l'apparenza inganna e fa pensare a quanto sia vero il proverbio l'abito non fa il monaco perchè Holly è decisamente così.
Nel corso della storia si scoprono segreti e si viene a conoscenza del passato di Holly facendoci meglio comprendere questa protagonista così ricca di carisma eppure così vera da sembrare finta.

Attenzione spolier
Quello che viene chiamato Fred per la maggior parte del libro fa di tutto per aiutare Holly quando ne ha bisogno, un aiuto su cui lei conta molto sapendo di non avere nessun altro su cui fare affidamento eppure quando tutto è finito sembra che loro non ci sia mai stato niente e il poverino resta col suo ricordo senza sapere più che fine a fatto lei.
Nel film invece vediamo un bellissimo lieto fine di entrambi perchè lui è riuscito a riportarlo sulla retta via e lei ha capito che la sua vita insieme a lui potrebbe essere quello che ha sempre cercato per tutta la vita.


Valutazione 4/5












4 commenti:

  1. Ciao Leonie, complimenti per il bel blog, ho ricambiato la visita con molto piacere, essendo una folle amante della lettura, amo tutto ciò che venga creato attorno i libri. Commento sotto questo post perchè adoro questo film, non ho avuto modo di leggere il libro di Capote, ma il film da esso tratto è pura meraviglia.Senza contare che ha fatto storia, è un pezzo di noi. Amo le note di "Moon River", poesia.

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    1. che bella quella canzone si anch'io la adoro e poi la mitica Audrey rende tutto ancora più bello.
      Grazie per la visita!

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  2. Ho visto il film ma mi manca il libro, devo rimediare!

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    1. il film è stupendo, ma forse sono di parte perchè amo tantissimo l'attrice che lo interpreta. Il libro è stato una piacevole lettura

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