giovedì 5 luglio 2018

Review Party. Recensione: La stazione dei bagagli smarriti di Ornella De Luca

Ciao a tutti amici lettori.
Luglio comincia proprio col botto perchè questa è la terza recensione del mese e posso già anticiparvi che è stata una bella lettura.
Oggi partecipo al Review Party dell'ultimo libro di Ornella De Luca e ringrazio tanto l'autrice per avermi permesso di leggere la sua storia e avermi coinvolto in questo evento.
Ho già avuto modo di leggere Ornella, trovo il suo stile semplice e scorrevole e quindi non potevo lasciarmi scappare l'occasione di leggere il terzo libro della serie The Orphanage Serie.

Trama

Fratello e sorella per la legge. Anime gemelle per i loro cuori.Daniel Wright vive secondo regole ben precise. Sa che ogni mattina deve svegliarsi due ore prima dell'inizio delle lezioni per andare a correre, farsi una doccia, prendere un caffè e attraversare la città grazie ai mezzi pubblici, arrivando al college almeno cinque minuti in anticipo. Sa che, finito il turno serale come barman, dormirà al massimo quattro ore prima di ricominciare la giornata ancora una volta. E ancora una volta. Ogni minuto della sua vita è programmato con precisione chirurgica, e la medicina è proprio la sua vocazione. Il presente è gestibile, il futuro è organizzabile, ma il passato non si può cambiare. É l'unica ferita che Daniel non sa suturare.Ivory Wright è adrenalina pura. Ama viaggiare zaino in spalla, fare bungee jumping, sparare al poligono di tiro e scalare pareti rocciose. Il brivido causato da ogni attività ad alta tensione l'aiuta a mantenersi in vita, come un defibrillatore che ha il potere di riesumare per un istante la parte di sé ormai morta. La solitudine, il rifiuto, la povertà, la fame, l'autolesionismo, tutto può essere superato grazie al desiderio di esistere e di lasciare un segno in questo mondo. Un obiettivo raggiunto grazie a "La stazione dei bagagli smarriti", il locale che ha aperto a New York con tanti sacrifici, un posto magico dove si realizzano i sogni delle persone e si ritrovano i "bagagli smarriti" degli sfortunati viandanti. Peccato sia proprio la valigia contenente il suo cuore quella che Ivory non riesce a trovare. Il bagaglio dimenticato in una stazione deserta, nell'eterna attesa di qualcuno che è partito e non è mai più tornato. L'amore che la sorte le ha donato, che la sorte le ha tolto.
Comincio subito col dire che questo libro può essere letto tranquillamente se non si sono letti i precedenti perchè sono tutte storie autoconclusive.
Nel caso però volete essere precisi allora abbiamo nell'ordine Adesso apri gli occhi e  L'ultima lanterna della notte (cliccare sui titoli per le recensioni).
In questa storia conosciamo meglio Daniel. Daniel è brevemente accennato nelle storie precedenti, ma sappiamo poco su di lui tranne che fa parte di questo gruppo di amici che si considerano come fratelli.

E' un protagonista buono, gentile, generoso, ha un cuore così grande che studiare medicina è stato quasi spontaneo. Aiuta gli altri con grande naturalezza e lo fa senza nessun rimpianto. Per arrivare però a questo traguardo ha lottato e sofferto tanto, gli unici suoi punti di riferimento sono stati i suoi amici. Non hanno legami di sangue ma per Daniel è come se fossero i suoi fratelli. Si sono conosciuti nell'orfanotrofio che chiamavano Villa Sullivan e con loro ha instaurato un rapporto così intenso che il tempo non ha mai spezzato.
I suoi fratelli non sono stati però gli unici a conquistare un pezzo del suo cuore, perchè c'era anche Ivory. Ivory è sempre stata una bambina speciale che splendeva di luce propria e per Daniel occuparsi di lei è stato facile, naturale. Ma cosa succede quando la vita va avanti, ci fa crescere e tutto diventa più complicato?
Essere bambini ci protegge dalle grandi decisioni, ci fa vedere il mondo sotto un'altra prospettiva e niente è difficle o complicato.
Da bambini loro credevano che non si sarebbero mai divisi e invece è successo, le loro vite si sono separate e sono entrambi cambiati, sono diversi. Recuperare un rapporto dopo dieci anni di lontananza non è facile, potrebbe sembrare un'impresa impossibile ma non per Ivory, non per Daniel, perchè quando c'è qualcosa che li lega così profondamente è impensabile credere che le cose non possano funzionare.



Lo stile di Ornella, come ho detto prima, è scorrevole e di facile impatto. Si entra presto nel vivo della storia anche se in questa ho notato delle differenze, c'è una spiegazione del prima e del dopo e questa tecnica narrativa mi è piaciuta molto perchè mi ha fatto appassionare ai protagonisti di prima e a quelli di dopo. Attraverso i loro ricordi, scopriamo aneddoti di villa Sullivan che mi hanno fatta sorridere e comprendere meglio il legame forte che li unisce ancora a distanza di anni.
Amo questa grande famiglia allargata che Ornella ci mostra, perchè a volte non servono i legami di sangue per voler davvero bene a qualcuno e loro lo dimostrano ogni volta autandosi reciprocamente quando c'è bisogno.
I miei preferiti, secondo il mio giudizio personale, restano Homer e Diana i protagonisti della prima storia. Loro li ho amati fin da subito e secondo me hanno quel qualcosa in più che è mancato alle successive coppie. Ovviamente è solo un parere soggettivo perchè sono certa che quando leggerete queste storie troverete la vostra coppia del cuore. Io personalmente posso dire che purtroppo Ivory e Daniel non mi hanno coinvolta come credevo e un pò mi è dispiaciuto, tuttavia ho adorato il modo in cui l'autrice ci parla di un mondo diverso. Ci mostra una vetrina sui senzatetto, sulle famiglie affidatarie, sull'essere orfani e trovo queste tematiche attuali e molto interessanti descritte dal suo punto di vista: semplice e di impatto immediato, una cosa che ho notato subito fin dal suo primo libro perchè Ornella ci parla di cose reali e questo rende le sue storie più vere.

Poi ho amato il lavoro di Ivory, la gestione di questo bar che permette a chiunque di realizzare anche il più piccolo dei sogni è meraviglioso e trovo l'idea davvero geniale che magari fosse anche reale!
Molto bello anche l'epilogo dove vediamo una vera e propria rimpatriata dei vecchi protagonisti e scopriamo come anche una città diversa non cambi l'amore e l'affetto che provano l'uno per l'altra così come dovrebbe essere una vera famiglia.
Una storia adatta a chi cerca una storia semplice ma dalle tematiche serie, una storia che fa riflettere ma che fa sorridere quando raggiungiamo il lieto fine.

Valutazione 4/5




8 commenti:

  1. Ho snobbato questo libro dalla cover ma sai che sembra interessante dalle tue parole? XD

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    1. Purtroppo a volte ci lasciamo condizionare dagli occhi che pure vogliono la loro parte (capita anche a me) e invece a volte belle storie ci sono dietro. Questa è stata una bella lettura

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  2. Ho un altro libro di Ornella, che fra l'altro mi piacerebbe leggere :) Presto vorrei farmene un'idea anch'io :)

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    1. Davvero Gresi?
      Allora appena lo leggi verrò a leggere il tuo pensiero ;)

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  3. Ciao Susy! Non conosco né storia né autrice, ma dopo la tua recensione sono abbastanza incuriosita :-)

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  4. Bellissime parole con cui concordo a pieno <3

    È magnifica la storia di Ivory e Daniel (e come personaggi sono davvero un bijoux, impossibile negarlo!), ma, come per te, la mia coppia preferita per ora è un'altra... Lennox e Casey <3
    Vedremo se con Jack e/o Igor, Ornella ci saprà stupire ulteriormente ;) <3

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    1. Curiosa anch'io di sapere se Homer e Diana continueranno ad avere il podio nella mia personale classifica personale

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