lunedì 7 gennaio 2019

Recensione: Se solo fossi tu di Judtih Sparkle

Ciao a tutti amici lettori e buon lunedì.
Io già odio il lunedì ma questo in particolare che ha tolto via tutte le feste è ancora peggio... per fortuna che c'è del buon cioccolato a rallegrarci la giornata.
Ricevute le calze?
Io ho passato un fine settimana alquanto impegnativo, soprattutto a togliere gli addobbi a casa che lo ammetto ogni anno mi mettono sempre malinconia. Oggi si ritorna al tram tram quotidiano e so che non sarà facile per nessuno quindi direi di cominciare subito l'attività sul blog. A questo proposito voglio subito parlarvi di un libro che ho finito di leggere davvero in fretta nato dalla penna della brava Judith Sparkle.

Trama
Anna e Federico si conoscono ad una gita scolastica alla quale partecipano con i loro bambini: Tommaso e Luigi. Lei è la zia che si occupa di Tommaso, rimasto orfano dei suoi genitori. Lui è un impacciato papà single. Tra i due adulti scatta subito un'innegabile complicità, anche a seguito dell'amicizia che nasce tra i due bambini. E Anna, pur di stare accanto a lui, accetta di fare da babysitter al piccolo Luigi. Ma i sentimenti sono passi di danza, delicati, leggiadri. Sfiorano il cuore e lo elevano, oppure lo torturano e lo avviliscono. Basta niente per sbagliare movimento e allontanarsi. Anna si persuade che forse la strada intrapresa non ha futuro, così rinuncia a Federico. Entrambi riprendono le loro vite, eppure otto mesi dopo il destino bussa ancora alla loro porta facendoli incontrare di nuovo. Si rendono conto, in quel momento, che non si può dimenticare il bene che si è provato per una persona. Anna, però, è in procinto di partire e Federico teme di non rivederla più. Il loro amore avrebbe una chance se solo entrambi si dessero l'un l'altro una nuova possibilità.
Questo è ormai il mio terzo libro di quest'autrice e posso confermare quello che ho già detto in precedenza: mi piace molto.
Judith ha la capacità di scrivere storie semplici e leggere con buoni sentimenti e tanti messaggi positivi.

Questo libro in particolare mi aveva incuriosita per la sua similutidine a Persuasione dell'inimitabile Jane Austen. Questa storia, come Judith sottolinea nelle note finali, è ispirata a quella della Austen ma non vuole essere un'imitazione o una copia e devo dire che l'esperimento è riuscito molto bene.
Adoro Persuasione, è uno dei libri più belli della Austen perchè i personaggi sono semplici e veri ed è stato bello rivedere alcune loro caratteristiche in Anna e Federico i personaggi di Judith.
Sono due persone fondamentalmente diverse che però hanno in comune l'educazione e la crescita di due bambini piccoli. Saranno proprio i due amichetti gli artefici del loro primo incontro e da quel momento, per loro, niente sarà più lo stesso.
Si crea, tra i due, un affiatamento così istantaneo che sembrano decisamente due persone perfette per stare insieme. Eppure a volte il cuore gioca brutti scherzi, perchè la perfezione non esiste e quando si ha paura di sbagliare, di rischiare allora tutto viene messo in discussione. Ogni cosa assume un significato diverso e per non soffrire si compiono scelte che in realtà non ci salvano, ma ci fanno soltanto stare male di più.



Anna si dimostra un personaggio con un gran cuore, ha tanto amore da dare ma ha paura di osare di più. Federico ha chiuso il suo cuore in una gabbia dove è difficile arrivare, non è facile sciogliersi e donarsi alla persona giusta perchè a volte anche le scelte più semplici diventano complicate.
Soltanto grazie a un destino insistente i due non si perderanno e capiranno di essere decisamente fatti l'uno per l'altra.

Una storia semplice che si legge davvero in fretta anche grazie alla sua brevità. Un libro che fa riflettere sull'importanza delle scelte e e che ci mostra come a volte l'amore bussi alla nostra porta e non ce ne accorgiamo neanche, una storia che ci insegna come soltanto dopo aver perso una cosa importante ci rendiamo conto di quanto contava per noi. Sembra una cosa scontata e invece è verissima, Federico se ne accorgerà sulla sua pelle e per sua fortuna non lo farà troppo tardi.
Non posso dire di aver apprezzato particolarmente questo personaggio, troppo cieco e chiuso nelle sue convinzioni. Per fortuna alla fine è riuscito a riscattarsi ai miei occhi mostrando una goffaggine che mi ha suscitato tenerezza, tuttavia tra i due ho sicuramente preferito Anna una donna moderna e determinata a ottenere ciò che vuole. Non ha una vita facile eppure non si piange addosso, ma reagisce a testa alta ad ogni avversità e questo è da ammirare.
Il suo legame col piccolo Tommaso è tenerissimo e poi ama Jane Austen, come può essermi antipatica?

Una storia piacevole da leggere se si cerca qualcosa di leggero e semplice. Decisamente lo consiglio a chi cerca qualcosa di romantico senza tante pretese in cui le lettere hanno un ruolo fondamentale e dove l'amore trionfa sempre. Se si poi aggiunge che è una storia breve e che lo stile lineare e scorrevole permettono di leggerlo in fretta, direi che i motivi per non lasciarvelo scappare non ci sono.

Valutazione 4/5




6 commenti:

  1. Ciao Susy! Io ho ricevuto dalla Befana un ultimo panettone ed una collana e sono contenta così! Per gli addobbi invece mi sa che aspetto, smontarli mi fa troppa tristezza… anche il libro mi sembra carino, comunque!

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    1. Anche a te mette tristezza? E' proprio brutto mentre metterli è così bello.....
      L'importante dai è godere delle piccole cose e sono sicura che il panettone sarà stato buonissimo e la collana bellissima.
      Il libro è molto carino

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  2. Ma che tenerezza <3 *-* Già il fatto che il protagonista si chiama Federico per me è un punto a favore ;) <3 ahah

    Appunto perché so che ti piace quest'autrice... Da quale suo libro mi consiglieresti di iniziare? :D Mi fido ormai ciecamente dei tuoi suggerimenti letterari ^_^

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    1. Si Judith è brava mi piace... mhm forse Tutta la luce che abbiamo ma devo ancora leggerli tutti i suoi quindi poi ti faccio sapere

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