venerdì 8 marzo 2019

Review Party. Recensione: Il fabbricante di sogni di R.M. Romero

Ciao a tutti amici lettori e buon venerdì.
Oggi è la Festa della Donna: Auguri a noi!
Beh teoricamente dovrebbe essere sempre la nostra festa, ma questo è un'altro discorso.
Per festeggiare per bene questa giornata e per concludere in bellezza la settimana, I miei magici mondi partecipa con vero piacere a un evento davvero importante.


Ringrazio Francy di Libri, libretti, libracci per la grafica e DeA Planeta libri per la copia omaggio.

Un motivo in più per apprezzare il venerdì questo, non solo arriverà presto il week end e quindi il meritato riposo, ma insieme ad altre blogger parleremo di questo libro particolre che mi ha conquistata dalla prima volta che ho letto la trama. Ricordatevi di passare dalle altre blogger per conoscere la loro opinione.


Trama

Cracovia, 1939. E' un giorno come tanti quello in cui una bambola di nome Karolina prende vita nella polverosa bottega di un giocattolaio. Una magia inaspettata che rompe la monotonia della solitaria esistenza di Jozef. Jozef è un uomo burbero che ha conosciuto la guerra e non è mai riuscito a ricomporre i pezzi del suo cuore infranto. Ma, quando Karolina entra nella sua vita come una ventata d'aria fresca, le cose cambiano. Nella bottega del giocattolaio torna il sorriso e Jozef si avvicina a un violinista ebreo e a sua figlia, per la quale realizza una splendida casa di bambole. Proprio nel momento in cui tutti sembrano finalmente aver trovato la felicità, però, l'ombranera del nazismo si allunga sulla Polonia. I nuovi amici ebrei si trovano all'improvviso in pericolo, e Jozef non intende abbandonarli per nessun motivo. Anche se questo significa sacrificare se stesso.
Ci sono quelle storie che quando leggi le trame ti attirano subito come calamite. Ci sono quei libri che una volta visti, poi ti restano impressi e decidi che devi leggerli. Vi è mai capitato?
A me molto spesso e mi è successo con questa storia. Mai letto nulla di quest'autrice quindi è stato un bel colpo alla cieca, ma alcune volte lanciarsi nel buio porta grandi risultati.

Il fabbricante di sogni ha catturato la mia attenzione fin dalle prime righe trasportandomi in un mondo magico dove le bambole sono animate, dove il mondo è bello e fatato e dove esiste solo la semplicità.
Peccato che quell'idillio duri un battito di ciglia, la bambola Karolina è costretta a subire le angherie di usurpatori e sopportare tante atrocità diventa impossibile. Così decide di fare qualcosa per migliorare la situazione, quello che di certo non immaginava era che il Vento gentile la trasportasse in un altro mondo dove lei è destinata a vivere la più straordinaria delle avventure.

Ho adorato il personaggio di Karolina. Una bambola con così tanta determinazione non l'avevo mai vista. Coraggiosa, impavida e tanto buona, Karolina impersona esattamente l'ideale di protagonista che mi piace. Seppur di mole piccola e non umana, la bambola riesce a farsi valere in più occasioni ma non solo, perchè grazie al suo buon cuore porterà tanta gioia nella vita del Giocattolio un uomo solo prima che lei arrivasse nella sua vita.
Il Giocattolaio è un personaggio che invece mi ha suscitato subito tanta tenerezza, dolce e buono quest'uomo scopre il vero valore dell'amicizia in un momento molto particolare della sua vita.. Capisce quanto sia importante fare la differenza con piccoli gesti e ritrova quella pace che aveva perduto tanto tempo prima.

Riguardo a questo personaggio mi sarebbe piaciuto fosse dato maggiore spessore al suo passato che invece è stato soltanto accennato, ma a parte questa lacuna ho apprezzato molto quest'uomo che dona tutto se stesso per salvaguardare un'amicizia appena nata, ma non per questo meno importante.
Grazie alla presenza e alla fiducia che Karolina mostra nei confronti di un uomo così solo, il Giocattolaio comincia ad avere fiducia in se stesso tanto da aprire il suo cuore a un violinista e sua figlia. A lui non importa che siano ebrei, conta solo che sono brave persone e Karolina è felice di vedere il suo nuovo amico così felice e pronto a dare e ricevere quell'amore che porta dentro.
Ancora una volta però l'idillio dura poco, perchè la guerra è alle porte e gli ebrei non sono visti di buon occhio dai tedeschi che stanno invadendo la Polonia. Karolina è sfuggita da una guerra per restare coinvolta in un'altra, desidera con tutto il cuore di aiutare il suo popolo, ma anche Jozef che per lei è diventato un amico prezioso. La sua determinazione spinge l'uomo a fare la differenza, la complicità e l'affetto tra i due è così forte che anche in piccolo compiono grandi imprese ed è bellissimo vederli insieme così uniti e così legati.
La loro amicizia è un sentimento nato con calma, ma reso forte come se fosse destinato ad essere così. Ho amato come l'autrice abbia descritto ogni loro scena alla perfezione perchè loro sono davvero unici e insieme sono una squadra imbattibibile.



Mi è piaciuta inoltre l'attenzione che l'autrice ha dato al periodo storico per niente bello della nostra storia. Integrando magie in un'ambientazione storica realmente accaduta è riuscita a calamitare la mia attenzione sempre più a fondo e ha reso tutto il libro davvero speciale.
Questa è una storia che mi ha fatto sorridere, sognare, ma anche commuovere. Non voglio entrare nel dettaglio, ma vi basti sapere che mi ha emozionata tanto soprattutto alla fine, soprattutto però mi ha fatto riflettere molto.
In quel periodo così orribile, perchè la cattiveria umana era così potente? Come potevano dichiararsi umani quelle persone che hanno causato tanta sofferenza?
Tanta ingiustizia, molta indifferenza, ma per fortuna non c'era solo questo. Per fortuna esistevano persone come il Giocattolaio immune da condizionamenti esterni, ma fedeli alle proprie idee e al proprio cuore.
La nota finale dell'autrice non solo ci spiega perchè ha creato questa storia, ma ci porta a riflettere su come tutti noi abbiamo una scelta, giusta o sbagliata che sia ce l'abbiamo sempre. E' il libero arbitrio che fa la differenza. Ogni giorno prendiamo delle decisioni che ci portano in una determinata direzione, ma siamo noi a scegliere ed è giusto prenderci la responsabilità delle nostre azioni, sempre.

Valutazione 5/5








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