venerdì 3 maggio 2019

Review Party. Recensione: The Kingdom di Jess Rothenberg

Ciao a tutti amici lettori e buon venerdì.
La prima settimana di maggio è ormai giunta alla fine e adesso che sono finite tutte le feste si può tornare tranquillamente ai soliti impegni (purtroppo) perchè le prossime feste ormai saranno solo in estate, ma non voglio pensare che siano ancora lontane quindi consoliamoci con le letture che dite?
Oggi partecipo con piacere al Review Party di un libro molto, molto particolare.



Ringrazio la DeA Planeta Libri per la copia omaggio e Francy di Libri, Libretti, Libracci per la grafica


Trama
Voli virtuali negli universi dei propri libri preferiti. Nuotare in compagnia delle sirene. Safari tra elefanti a strisce e purosangue delle ali di farfalla. Questo e molto altro diventa possibile quando si varcano i cancelli del Regno, il parco a tema più straordinario di tutti i tempi. Ma l'attrazione principale sono loro: le sette principesse androidi create per intrattenere i visitatori. Sempre bellissime, sempre sorridenti, sempre pronte a trasformare i sogni in realtà. Ana, una delle predilette dal pubblico, ama la vita nel Regno. La felicità delle famiglie che accoglie ogni mattina all'ingresso è la sua felicità. Tutto cambia, però, quando Ana incontra Owen. Owen, il ragazzo dagli occhi color cioccolato che lavora nello zoo del parco, è il primo umano che non la tratta come una macchina, il primo che le fa provare un'emozione non contemplata dagli ingegneri che hanno programmato i suoi circuiti: l'amore. E quando Owen sparisce nel nulla, lasciandosi dietro solo un braccialetto carbonizzato, la favola si trasforma in incubo. Regno che ha sempre chiamato casa niente è come sembra.
Ricordate di passare dalle mie amiche blogger per conoscere il loro parere mi raccomando.
Come dicevo, questo libro è davvero particolare e ammetto di esserne rimasta un pò destabilizzata all'inizio da questo cambiamento di lettura. Solo all'inizio però, poi tutto è cambiato.


Sono uscita dalla mia confort zone leggendo questa storia, non posso dire di essermi trovata a mio agio del tutto, ma lo stile di quest'autrice che avevo già avuto modo di leggere mi è piaciuto molto perchè mi ha permesso di finire il libro davvero in fretta.
La scorrevolezza di una storia ha molti vantaggi e penso che a volte influenzi tantissimo il valore della lettura, in questo caso è successo così.

Voce narrante è Ana e mi verrebbe subito da aggiungere che Ana non è umana, eppure nello stesso tempo non è così perchè lei ci mostra invece quanto a volte ci sia poca umanità in ciascuno di noi.
In un mondo lontano androidi e umani coesistono, ma ci sono delle regole da rispettare, perchè senza rigorosi parametri sarebbe impossibile vivere tutti insieme.
Ana ci mostra quanto sia splendido essere una Fantasista capace di rendere felice la persona al suo fianco, sorridere al momento giusto ed essere felice di questa vita che le è stata donata. Ana era seriamente convinta di questa cosa, ma poi cominciano a sparire le sue sorelle e lei si chiede il perchè, scopre comportamenti strani dei suoi superiori e soprattutto incontra Owen il primo umano che la tratta in modo diverso non facendole pesare di non essere umana.
Ana è stata programmata per non provare sentimenti, eppure grazie a questo ragazzo comincia a scoprire sensazioni nuove, strane e ne è talmente coinvolta da rendersi conto in ritardo di cominciare a cambiare per non essere più la Fantasista ubbiente di una volta.
I ragionamenti diventano suoi e non inculcati da qualcuno, la scelta di capire cosa è giusto e sbagliato avviene dopo un'attenta riflessione e non seguendo uno schema preciso. Questo sottile ma importante cambiamento che avviene in lei, non solo la rende diversa da tutte le sue sorelle, ma la rende umana e questo dimostra che in fondo può succedere ogni cosa.

Ho apprezzato molto l'evoluzione di Ana però mi ha portato anche a pensare che la cattiveria umana a volte è davvero incomprensibile. Possibile che la coscienza non grida per venire allo scoperto? E' possibile che veramente non ci si rende conto di star commettendo errori dopo errori senza fare niente per rimediare? E' tristissimo vedere attraverso gli occhi di Ana come sia crudele l'animo umano, per fortuna però non c'è solo quello del mondo perchè la vita è composta anche da persone con un cuore. Gente buona che cerca di fare la cosa giusta e sarà solo grazie a loro che Ana non odierà del tutto questa popolazione, ma si convincerà che il bene esiste, basta solo trovarlo.
La storia è davvero particolare, molto carina e raccontata in maniera molto semplice. Attraverso il modo di raccontare tra passato e presente si capisce meglio l'intera trama e viene voglia, più si va avanti con la lettura, di sapere come va a finire il tutto perchè ti resta quella sensazione di curiosità che aleggia fin dal principio.
Penso che nel complesso sia una storia originale e ben scritta, ma parlando per me e quindi del mio parere personale devo dire che purtroppo non ho provato nessuna empatia con i protagonisti. Questo mi ha del tutto reso difficile affezionarmi a qualcuno di loro. Non che siano brutti personaggi o descritti malissimo, semplicemente non c'è stata affinità con loro e questo ha compromesso il mio giudizio finale. Non sono riuscita ad entrare in sintonia con loro, non ho fatto il tifo, gioito o sofferto insieme a loro, ma ho letto quello che succedeva da spettatrice distante e lontana e invece io amo essere coinvolta nella storia da sentirmi un tutt'uno con loro. Qui non è successo e questo purtroppo mi ha lasciato con l'amaro in bocca, peccato perchè mi sarebbe piaciuto andasse in maniera diversa.

Valutazione 3/5




8 commenti:

  1. a me è piaciuto di più, sono tematiche care a un genere che leggo spesso. La struttura del libro però l'ho patita un po'

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    1. Sarà per questo che io invece non l'ho apprezzato tanto perchè va al di la del mio solito genere, tuttavia è stata una lettura piacevole

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  2. Ciao! Questo romanzo mi aveva incuriosita, però leggendo le recensioni di tutte ho intuito che è un po' più pesante di quel che pensavo all'inizio e al momento non sono nel giusto periodo per leggerlo. I dispotici vanno letti con le pinze, almeno per il mio fragile cuore xD sicuramente lo recupereró nel momento giusto però!

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    1. Sono d'accordo Serena. Secondo me per ogni libro c'è un momento giusto per leggerlo, quindi se non pensi sia il momento giusto allora aspetta e vedi in futuro

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  3. A me invece stranamente è piaciuto, non me lo aspettavo. Mi piace il genere ma non avevo aspettative molto alte. Mi spiace che non ti sia trovata bene con questa lettura.

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    1. Non mi è dispiaciuto ma non la considero una lettura bellissima ecco, sarà che contrariamente a te non è il mio genere :P

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  4. Ciao Susy. Concordo sul fatto che la lettura è molto scorrevole e il libro si legge velocemente. In questo libro ho trovato che l'autrice abbia puntato più sui messaggi che sui sentimenti dei personaggi, in questo ti capisco per la parte della poca empatia.

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    1. Si vero?
      Peccato perchè io adoro invece avere empatia con i personaggi ma qui purtroppo non è successo ed è un peccato :(

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