martedì 28 maggio 2019

Review Party. Recensione: Piccola Sicilia di Daniel Speck

Ciao a tutti amici lettori.
Oggi è una giornata librosa molto importante perchè in libreria troverete un libro atteso da molti.
L'autore l'ho conosciuto con Volevamo andare lontano (cliccare sul titolo per la recensione) e quella storia così ricca di sentimento mi è piaciuta tantissimo. Ecco perché, quando ho saputo dell'uscita di questo suo nuovo libro non ho potuto fare a meno di leggerlo.


Partecipo con piacere al Review Party di Piccola Sicilia e vi invito a passare anche dalle mie amiche blogger per leggere il loro parere.

Ringrazio la Sperling per la copia omaggio.


Trama

Sicilia, oggi. Dal fondo del mare emergono i resti di un aereo inabissatosi durante la Seconda guerra mondiale. Tra i reperti, una vecchia macchina fotografica con due iniziali perfettamente leggibili: M.R. Quelle di Moritz Reincke? Quando Nina era piccola, bastava menzionare quel nome perché calasse un silenzio di ghiaccio: in famiglia, il nonno Moritz era un tabù. Cineoperatore dell'esercito tedesco di stanza in Nord Africa, non aveva mai fatto ritorno a Berlino. Sul perché, solo tre parole: «Disperso nel deserto». Forse per questo Nina è diventata archeologa, per chiarire misteri irrisolti. Ma proprio ora che la verità sembra venire a galla insieme al relitto, una sconosciuta si fa avanti con una storia che stravolge ogni certezza. Nata a Tunisi, dice di essere figlia di Moritz - o meglio, Maurice: il nome della sua seconda vita. Tunisi, 1942. Nel quartiere chiamato «Piccola Sicilia» convivono da sempre ebrei, cristiani e musulmani. Tanti gli immigrati italiani, come la famiglia ebrea dei Sarfati: il dottor Albert e sua moglie Mimi; il figlio maggiore, Victor, affascinante pianista; e Yasmina, salvata dall'orfanotrofio e cresciuta come una figlia, animo inquieto che trova rifugio nei sogni e nell'adorazione per Victor. Con l'arrivo della guerra l'equilibrio del loro piccolo angolo cosmopolita inizia a vacillare. Tra gli invasori tedeschi, un giovane soldato filma quel mondo prossimo alla fine. Il suo nome è Moritz. Taciturno ma straordinario osservatore, preferisce restare ai margini dell'inquadratura, senza farsi coinvolgere dagli eventi. Non sa che una scelta di umanità sta per legare in maniera irreversibile il suo destino a quello di Victor e Yasmina. A costo della sua stessa vita. Perché non si può vivere senza scegliere, e non si può amare senza perdere l'innocenza. Sullo sfondo epico della Storia in cui affondano le radici del nostro presente, s'intessono le sorti di due famiglie, spezzate e unite a loro insaputa. Un intreccio sublime di destini in cerca di un luogo da chiamare casa, di un nome in cui trovare rifugio, di una storia in cui riconoscersi e sciogliere i nodi dell'anima.
Quest'autore ha la straordinaria capacità di intrecciare passato e presente in un modo così naturale e coinvolgente che è impossibile non essere travolti dalla storia.

Nonostante il libro non sia piccolo, la storia si legge in un soffio perchè lo stile è scorrevole, fluido e viene voglia di sapere come andrà a finire. Più leggevo e più volevo sapere cosa succedeva, capire meglio la storia della famiglia di Nina e del perchè di tanti misteri.

Nina è una delle protagoniste, non ha mai conosciuto suo nonno Moritz anzi c'è sempre stato completo tabù sulla sua storia e come spesso succede, più nessuno parla di una persona, più si ha voglia di scoprirne di più. E' forse per questo che quando Nina incontra una strana ragazza che sembra conoscere cose del suo passato non esita ad ascoltare avida il suo racconto.
Ecco che a quel punto la scena cambia perchè conosciamo anche Yasmina e Victor due personaggi che all'inizio non riuscivo a capire cosa c'entrassero con Nina e che invece hanno un profondo significato e che spiegano un bel pò di cose.
L'intreccio della storia, la famiglia di Nina che viene allo scoperto e tutto ciò che ne deriva forniscono spiegazioni che nel dettaglio diventano sempre più importanti portandoci a capire di più il perchè di tante cose. Più si va avanti con le pagine e più si hanno delle  risposte a domande rimaste senza riscontro per tanti anni, insieme a Nina mi sono trovata sconvolta, ammirata, preoccupata e soprattutto desiderosa di conoscerne di più.
Penso che questa storia ci insegna come a volte le apparenze ingannano, spesso non diamo una seconda occasione a una persona che reputiamo fuori dalla nostra portata e invece non sempre il primo giudizio è quello giusto. Alcune volte è necessario conoscere più a fondo quella persona per decidere se stiamo sbagliando oppure avevamo ragione perchè non tutto si può capire dalla prima impressione, non sempre è fondamentale quel primo impatto per avere chiaro tutto.
Quando Yasmina ha conosciuto Moritz per esempio, non immaginava cosa ne sarebbe derivato, anzi credeva che non l'avrebbe più rivisto e invece tutto è andato secondo una logica per nulla scontata.

Yasmina è una personaggio che mi è piaciuto tantissimo. Il periodo storico in cui vive non è facile soprattutto perchè lei è ebrea e ha delle restrizioni che purtroppo le permettono una vita limitata, eppure per un pò è stata davvero felice almeno finchè il mondo non le crolla addosso. Lei però reagisce sempre a testa alta, ha un orgoglio e una forza interiore che ho ammirato tantissimo e che sono da esempio per tante persone.
Victor e Moritz si contendono lo scenario di uomini valorosi ma tanto diversi. Idealista il primo e ligio al dovere il secondo, non hanno nulla in comune, ma la vita a volte è strana e il destino li metterà sullo stesso cammino più di una volta come se stesse giocando con loro, come se quel fato birichino avesse già in mente cosa fare con loro fin dal primo momento.
Ci sono stati dei momenti in cui non ho compreso l'uno e altri in cui non ho capito l'altro, non sono stata d'accordo su tutte le decisioni che hanno preso, ma posso sicuramente dire che ogni azione  è stata fatta con senso del dovere e con amore. Speck è riuscito a creare due personaggi maschili tanto diversi eppure dallo stesso cuore grande.
Con grande accortenza dei dettagli, l'autore ci porta a conoscere quel periodo storico orribile da ricordare e tremendo da leggere perchè gli ebrei e la loro persecuzione sono sempre un argomento spinoso e tanto difficile da raccontare. Perchè l'animo umano è stato così crudele con persone che non avevano fatto nulla di male?
Purtroppo la verità di ciò che è accaduto e reale, ma non per questo fa meno male.
Penso che questa storia sia bella anche per questo, ci ricorda che la cattiveria umana è esistita, ci fa presente che i piccoli traguardi che abbiamo raggiunto oggi sono fondamentali e ci insegna ad accontentarci di quello che abbiamo senza strafare troppo.



E cosa dire di quella fine? Mi ha lasciata davvero col fiato in sospeso perchè non mi immaginavo una cosa del genere, non è un finale con un lieto fine che fa sospirare. No, per niente. E'un finale che ti pone altre domande, che ti fa pensare altre cose ma nello stesso tempo ti fa riflettere che la vita è anche questa: imprevedibile. In fondo come sarebbe monotona la nostra esistenza se non esistessero gli imprevisti?
Penso che Speck ci abbia regalato per la seconda volta una storia intensa, interessante e coinvolgente che sicuramente piacerà a tutti colori che cercano qualcosa di diverso e che vogliono una storia capace di appassionare e interessare sotto tanti punti di vista.

Valutazione 4/5




6 commenti:

  1. veramente un libro tanto emozionante Susy, tantissimo. Bellissime parole le tue

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    1. Quest'autore è davvero bravissimo, c'è poco da dire

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  2. quanto mi è piaciuto! Moltissimo! Ti ringrazio davvero tanto per avermi coinvolto nell'evento, ci tenevo molto ed è sempre un piacere collaborare con te. Ho adorato questo libro come la tua recensione che in modo impeccabile è riuscita a farmi rivivere le emozioni provate durante la lettura.

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    1. Grazie a te Mara per aver partecipato, sai che è sempre un piacere :)

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  3. Piccola Sicilia è un romanzo di rara bellezza.
    Grazie per avermi coinvolta
    Un abbraccio

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    1. Speck è un autore che ha coinvolto tante e sono contenta di averti avuta a bordo :)

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