venerdì 20 settembre 2019

Quattro Chiacchiere con Ely e Susy: Intervista a Quattro mani

Ciao a tutti amici lettori e buon venerdì.
La festa di ieri mi ha rigenerato, ho scritto e letto  molto e ne sono contenta, certe giornate ci vogliono proprio. Questo fine settimana poi si prospetta ricchissimo perché ho in ballo un piccolo viaggetto, ma spero di tornare carica ancora di più la settimana prossima.
Oggi però chiudiamo la settimana con una delle Rubriche in collaborazione con la mia insostituibile amica Ely Il regno dei libri


Quattro chiacchiere con Ely & Susy è una Rubrica a cadenza casuale dove io e Ely intervistiamo un'autrice di un libro che abbiamo letto attraverso cinque domande a testa. L'intervista comincia in un blog e finisce in un altro quindi seguiteci sempre insieme attentamente se volete scoprire tutto sull'autrice in questione.
A volte conoscere chi si cela dietro le pagine di una storia è interessante e ci fa capire meglio la persona che ha scritto la storia, ecco perchè adoro questa rubrica.
A voi piace l'idea?
Oggi sarà con noi Mariam Tarkeshi.
L'intervista è cominciata nel blog di  Ely di cui vi invito subito a leggere le risposte ed ecco che prosegue 

A giugno abbiamo letto il suo libro Il registratore di sogni (cliccare sul titolo per la recensione) e quella storia ha colpito così tanto me e Ely che abbiamo deciso di intervistarla, abbiamo soltanto rimandato complice le vacanze estive. Mariam è stata gentilissima ad accettare quindi ecco le domande.

1. Ciao Mariam e grazie per essere qui nel mio angolino, è un vero piacere per me. La trama e il titolo del tuo libro mi hanno colpita dal primo momento e quindi leggerti, è stato così istantaneo, cosa ti ha portato a scegliere quest'argomento: i sogni, per il tuo libro?

Ciao Susy, grazie a te per avermi accolta! Ho sempre fatto dei sogni particolari. Quel genere di sogni che ti spinge a chiederti: "Perché diavolo ho sognato una cosa del genere!?" L'argomento è sempre stato interessante, per me, e ti dirò una cosa: è probabile che un giorno io decida di scriverne ancora. Non di Nico o del registratore, ma dei sogni in generale. Perché con questo libro mi sembra di non aver grattato neanche la superficie di tutte le cose che vorrei dire a riguardo.

2. I sogni sono una parte fondamentale delle nostre vite, nella tua storia esiste la possibilità che questi siano completamente registrati. Pensi che se una macchina del genere esistesse davvero, potrebbe essere utile?

Non credo che ce ne sia un bisogno impellente, ma sicuramente sarebbe un avanzamento tecnologico di tutto rispetto, del quale diversi settori potrebbero tarre un grande beneficio.

3. Ogni storia che si scrive rimane attaccata all'autore come un pezzetto di cuore, lo so per esperienza, ma cosa ti è rimasto di più de "Il registratore dei sogni'"? Quale personaggio consideri un "amico"?

Sicuramente Nico. Scrivere dal suo punto di vista è stata una delle cose più divertenti che io abbia mai fatto, e a volte per me è confortante tornare a rilegere il libro per ritrovarlo tra le pagine. E' un grandissimo idiota, ma gli si vuole troppo bene - o almeno, io gliene voglio: so che molti lettori avrebbero voluto prendenrlo a sprangate sui denti.

4. La tua storia porta a tantissimi spunti di riflessione, uno tra questi è quello di adolescenti arrabbiati con la vita che però, poi scoprono la loro strada trovando la consapevolezza in loro stessi per migliorare. Quanto c'è di te in Nico o in altri personaggi del tuo libro?

Una cosa che io e Nico condividiamo è il nostro sogno ricorrente, quello della macchina - non lo descriverò nel dettaglio per non fare spoiler. Ho smesso di fare quel sogno solamente un paio di anni fa, e chi ha letto il libro mi capirà quando dico che lo considero un passo avanti.

5. Ultima domanda, quella di rito. Puoi dirci qualche news sulla tua prossima pubblicazione?

Su Instagram parlo spesso del fatto che sto lavorando a un nuovo romanzo. Ho ingaggiato un gruppo di beta reader, e ogni volta che finisco un capitolo glielo mando per discuterne insieme e capire se il messaggio è arrivato o se dovrei cambiare qualcosa per renderlo più chiaro. A volte nelle stories pubblico alcune delle loro reazioni più divertenti. Non voglio sbilanciarmi troppo sull'argomento, però anticipo che è un romanzo molti POV e che, diversamente da "Il registratore di sogni", è un new adult, e non contiene elementi fantascientifici.

E siamo giunti alla fine di questa bella intervista.
Da queste risposte si evince la spontaneità di questa ragazza che, sono certa, diventerà presto un nome conosciuto. Di certo io continuerò a leggerla.
Voi avete letto il suo libro?
Lo farete? Io ve lo consiglio sicuramente per chi cerca qualcosa di nuovo e particolare.




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