lunedì 9 settembre 2019

Review Tour. Recensione Danzando sull'orlo dell'abisso

Ciao a tutti amici lettori e buon lunedì.
Oggi si riprende una nuova settimana di settembre che, mi auguro sia meno caotica e piena di quella precedente. Riprendere a pieno ritmo tutto non è stato facile quest'anno quindi spero che da adesso in poi le cose andranno meglio.
Cominciamo però il lunedì con un nuovo evento e questa volta riguarda un autore che ero molto curiosa di leggere.


Il Review Tour si divide tra oggi e domani e coinvolge altre blogger, a fine post troverete il calendario per non perdere tutte le tappe.

Ringrazio la DeA Planeta Libri per la copia omaggio.



Trama
Emma, quarant'anni, felicemente sposata, tre figli, incontra lo sguardo di uno sconosciuto nella brasserie della cittadina in cui vive. E in un istante, capisce. Capisce che per quell'uomo è disposta a rischiare ogni cosa. Il matrimonio. La sicurezza. La serenità di coloro che ama più di se stessa. Quando lui dimostra di ricambiarla, Emma chiude gli occhi, spalanca il cuore e fa il grande salto. Danzando sull'orlo dell'abisso è il racconto di quel salto. Di cosa accade quando l'amore, la consuetudine, le fondamenta stesse di un'esistenza, vacillano sull'orlo di un abisso che tutto promette e tutto minaccia di inghiotire. Con precisione chirurgica e straordinaria sensibilità poetica, Grégoire Delacourt mette in scena la vertigine del desiderio, le conseguenze della libertà e l'intensità del momento in cui capisci che "il presente è l'unica eternità possibile".
Questa storia è molto diversa da quello che mi aspettavo prima di tutto per lo stile.
Il modo che ha l'autore per raccontare le cose è molto diretto, fa in modo che il lettore si senta parte della vicenda e non spettatore assente. Inoltre ha uno stile così scorrevole che leggerlo è stato un vero piacere.

Protagonista della storia e voce narrante è Emma una donna apparentemente felice e soddisfatta della sua vita. Un matrimonio che dura da diciotto anni e tre figli, è una di quelle persone che sembra avere tutto e invece un giorno incontra uno sconosciuto e, nonostante ci sono stati solo scambi di sguardi lei comprende di annegare in un senso di insoddisfazione perenne.
Emma capisce che la felicità di cui era convinta non è mai esistita, attraverso quegli sguardi lei si rende conto che per migliare la sua vita è trovare la serenità lei deve compiere un passo importante anche se spaventoso.



Ecco diciamo che non ho del tutto condiviso il pensiero di Emma. Per quanto, lo sapete, sia una sostenitrice accanita delle storie d'amore e pensi che l'amore vero esista, credo anche che una madre debba comportarsi prima come tale e poi come donna. Con questo non voglio dire che le madri non debbano essere donne desiderate, ma Emma  poteva gestire le cose in maniera diversa.
Ho tuttavia appoggiato il suo modo di ribellarsi alla routine per cercare la felicità, ha dimostrato coraggio e passione e per quanto avrei preferito che alcune cose le avesse fatte diversamente, penso sia giusto andare a cercare l'appagamento interiore che ti fa stare bene. Se non siamo in pace con noi stesse, tutto diventa complicato e Emma ci insegna proprio questo: a lottare per la propria felicità.
Emma ci mostra come a volte bisogna rischiare per ottenere quello che vogliamo, soltanto così possiamo dire almeno di averci provato.
Una storia dolceamara che non parla solo di tradimento come la trama può far pensare, ma che mette alla luce le problematiche della vita, che ci mostra quanto a volte anche la felicità è un traguardo lungo da raggiungere. Sembra una luce lontana complicata da afferrare, ma esiste e bisogna afferrarla in tempo prima che scappi via perché il "vissero per sempre felici e contenti" esiste purtroppo solo nelle favole.

Valutazione 3/5








4 commenti:

  1. Anche io non ho amato Emma, ma lo stile di Delacourt mi ha incantato!

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  2. Ciao Susy. Davvero uno stile completamente diverso da quello che mi sarei aspettata, ma che sono riuscita a leggere in un lampo. Come te non mi sono trovata d'accordo con alcune scelte della protagonista, in realtà non l'ho capita sino in fondo, ma è certamente una storia intensa e tangibile.

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    1. Vero Deb, sono d'accordo. E'una storia davvero diversa e intensa e si legge molto velocemente cosa molto importante

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