martedì 26 novembre 2019

Review Tour. Recensione + L'autrice. Piccole donne di Louisa Mary Alcott.

Rieccomi amici lettori come promesso per il secondo appuntamento del giorno.
Sapete quanto detesti fare due post lo stesso giorno, ma l'uscita di oggi doveva essere festeggiata, questa storia è una di quelle intramontabili che non annoiano mai e che assolutamente doveva essere premiata.
Ecco perchè partecipo con piacere al Review Tour di Piccole donne.


Grazie alla Mondadori per la copia omaggio e a Francy di Libri, libretti, libracci per la bella grafica.

Vi consiglio di passare da tutte le altre blogger per seguire con attenzione il blogtour.
Come vedete non ci sarà soltanto una recensione, ma ogni blog avrà un approfondimento specifico quindi perché non cominciamo subito?

Trama
Divenuta subito un classico, la storia di Jo, Meg, Amy e Beth ha avvinto intere generazioni. Questo volume presenta il ciclo completo dei quattro romanzi.Piccole Donne -Piccole Donne Crescono -Piccoli Uomini -I ragazzi di Jo -
Vi lascio però la sinossi del primo che quella più famosa.Piccole Donne
"Sullo sfondo dell’America lacerata dalla Guerra di secessione si snodano le storie e le vite delle protagoniste, tutte femminili, di questo romanzo pubblicato per la prima volta nel 1868 e divenuto da subito un classico amatissimo dal pubblico dei giovani lettori (e non solo). Le “piccole donne” del titolo sono le sorelle March. Quattro ragazze con caratteri molto diversi tra loro: Margaret, sedici anni, ha una passione per l’eleganza del bel mondo; Josephine, la scarmigliata, ribelle e anticonformista Jo, quindici anni, adora scrivere racconti e divorare libri, si mantiene facendo la dama di compagnia presso una vecchia e bisbetica zia; Elizabeth, detta Beth, tredici anni, timida al punto da non riuscire ad andare a scuola, molto dolce e con uno spiccato talento per la musica; Amy, la piccola di casa, dodici anni, capricciosa e vanesia, adora dipingere e disegnare ed è l’artista del gruppo. La bellezza di Piccole donne è tutta nel divampante incendio di un mondo che fu, il mondo delle illusioni fanciullesche, un mondo in cui la vita è ancora potenza, scrigno di ogni possibilità."
Come dice il titolo questa storia parla di quattro piccole bambine che nel corso della storia diventano ragazzine e infine donne, alcune di loro dovranno crescere più in fretta del solito perchè la vita a volte è spietata e ci mette davanti a delle scelte a cui è complicato sottrarsi.

Meg, Jo, Beth e Amy sono quattro sorelle completamente diverse l'una dell'altra ma accomunate dallo stesso amore forte e incondizionato verso la loro famiglia. Amano i loro genitori che hanno saputo trasmettere valori importanti nonostante le misere condizioni in cui vivono. Non sono una famiglia benestante, anzi molto spesso devono rinunciare a quello che hanno per andare avanti eppure sono ricchissime di cuore. Ognuna di loro possiede un cuore generoso e altruista che, alla prima occasione, lo mette a disposizione degli altri e questa è una cosa che mi ha sempre colpita della loro storia.
A volte si tende a incattivirsi, a cambiare decisamente modo di agire, di pensare quando si vive di stenti e invece a loro non succede o comunque non in maniera eclatante, conservano invece i loro ideali restando fedeli a se stesse fino in fondo.
Buona parte del merito va a due genitori che hanno saputo regalare alle loro figlie l'amore per la vita e la generosità d'animo, con due persone come loro a guidarle come poteva andare altrimenti?
Eppure, nonostante tutto sono quattro persone molto diverse che cercano ognuno a modo di loro di "combinare" qualcosa nella vita. Commetteranno errori, sbagli e avranno rimorsi ma questa è la vita e la realtà ben rappresentata in questa storia la rende ancora più attuale, più vicina a noi.


Uno dei motivi per cui adoro questo libro è proprio l'attualità che regna in tutte la pagine, l'empatia istantea che si crea con la storia e la trama in generale. Certo ho la mia preferita tra le sorelle e quella che non sopporto, ma credo sarà successo anche a voi proseguendo la lettura ma quello che amo particolare è il legame meraviglioso che si crea tra loro.
Ora, non voglio sembrare troppo esagerata, nè essere cattiva, ma secondo me se non si ha una sorella è difficile capire il vero e sincero legame che si crea tra consanguinee. Sì, lo si può immaginare ma non è la stessa cosa, non voglio apparire puntugliosa ma è la verità. La sorellanza è un sentimento forte, unico e niente e nessuno lo spezza mai, questa storia ce lo insegna alla perfezione e ci mostra quanto sia importante fa parte di una famiglia unita.
Se ancora non si fosse capito ho amato questa storia in modo particolare, la consiglio assolutamente a tutti coloro che ancora non l'hanno letta e vi assicuro che vi stupirà in positivo.
Lo stile dell'autrice anche se ambientato non ai giorni nostri, non appesantisce ma anzi è di facile impatto e quindi un altro buon motivo per leggerlo tutto d'un fiato.

Valutazione 5/5


E adesso passiamo all'approfondimento.
La mia tappa prevede che vi parli anche dell'autrice e mi sembra giusto, è stata lei è dare vita a questa storia così conosciuta anche per sentito nominare e in questo periodo quasi natalizio è quasi d'obbligo.
Ma chi è Louisa Mary Alcott?
Seconda di quattro sorelle fu costretta fin da giovane a lavorare perchè le condizioni economiche della sua famiglia non erano buone. Fin dalla tenera età ha sempre sviluppato per la scrittura un grande amore e cominciò a sfruttarlo per guadagnare qualcosa, anche se non era tanto ne andava fiera. Aveva un carattere determinato, deciso e forse indurito da una vita non sempre semplice, si mostrò sempre pronta a difendere i diritti delle donne d'altronde tutta la sua famiglia era formata da donne che lavoravano ed erano ugualmente importanti come gli uomini.
Tuttavia la mentalità arcaica di alcune persone non le permise subito di scrivere con il suo vero nome, pubblicò perciò sotto pseudomino e riscontrò un notevole successo. Questo le fece acquistare ancora più sicurezza in se stessa e decise di pubblicare col suo nome quello che è poi diventato un fenomeno editoriale "Piccole donne" nel 1868. Quella storia la scrisse prendendo spunto dalla sua stessa famiglia, un romanzo a tratti anche autobiografico perché raccontava dei stenti di una famiglia formata da sole donne e dalla voglia di rivalsa di ognuno di loro, di malattie, morti e amori non corrisposti.
Continuò a scrivere libri per bambini e per adulti e anche un seguito "Piccole donne crescono" per dimostare che la vita va avanti e che c'è sempre una piccola sorpresa dietro l'angolo. Ha scritto di Jo, la voce narrante modellandola su se stessa e trasmettendole lo stesso amore per la scrittura, riesce anche a farla sposare cosa che nella realtà non avverrà mai perchè Louisa resta single fino alla fine quando morì per un avvelenamento da mercurio molto probabilmente contratto durante il volontario di infermiera che fece nella Guerra Civile Americana.

E adesso vi aspetto nei commenti.
Conoscete questa storia? Vi è piaciuta tanto com'è successo a me?



8 commenti:

  1. Ciao Susy, anche a me piace molto questa storia, che ritengo perfetta soprattutto durante il periodo natalizio :-)

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    1. Si vero Ariel? E' decisamente adatta per il periodo che verrà :)

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  2. Amo Le piccole donne, e leggerei di loro un centinaio di volte 🥰🥰

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    1. Si Gresi che bello che anche a te piace tanto! E' una di quelle storie anche se datate che non passano mai di moda

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  3. ciao, ho riletto recentemente questa storia e mi è piaciuta molto. Adoro piccole donne.

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    1. Che bello Robby che piace anche a te, è un libro bellissimo davvero

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