giovedì 2 luglio 2020

Fiera Virtuale del Romanzo Italiano Intervista alla Genesis Publishing

Ciao a tutti amici lettori.
Come state sopportando il caldo? Qui da me sta cominciando a diventare sempre più pressante, si vede che è arrivato luglio e adesso spero che si calmi man mano.
Per fortuna il caldo non impedisce di parlare di cose e oggi sono felicissima di dare il mio contributo per la Fiera Virtuale che sta ancora proseguendo sui vari social.


Sono onorata e felice di aver contribuito in piccola parte nell'organizzazione e di aver partecipato come autrice.
Per continuare a seguirci o recuperare i post vecchi vi suggerisco di seguirci nel gruppo Facebook  QUI

sempre aggiornato.
Oggi è il mio turno per presentare una delle Case Editrici presente in modo attivo nella Fiera e quindi dò il benvenuto ad Annarita Calaudi la fondatrice della Genesis Publishing.
Prima di cominciare però ci tenevo a dire che stimo tantissimo Annarita, è una delle prime Ce che ha creduto in me come autrice, è diventata un'amica ed è un piacere enorme lavorare con lei ogni volta.
Ospitarla qui è davvero davvero gioia pura per me.
Se non la conoscete, questa è l'occasione giusta per farlo.
Cominciamo quindi?


Sono davvero emozionata e onorata di averti ospite qui nel mio blog oggi e ti ringrazio tanto per aver accettato di essere presente. 

Carissima Susy, grazie a te – e a tutti gli organizzatori di questa meravigliosa Fiera Virtuale – per avermi invitata, l’onore è tutto mio.


Ho conosciuto la Genesis Publishing per caso e subito mi sono trovata benissimo a lavorare con questa Ce. Il tempo mi ha poi dimostrato quanto avessi fatto bene ad affidarmi a loro, soprattutto a una persona in particolare che è diventata per me davvero importante: Annarita Calaudi. 

Adesso non vorrai farmi arrossire, vero? In fondo, a me piace lavorare con persone competenti e di talento, ecco perché ci siamo trovate così bene.


1. Com’è nata l’idea di creare una Casa Editrice tutta tua? La realizzazione è stata difficile? 

Vedo che iniziamo subito con domande “toste”! E allora buttiamoci.
Sono sempre stata una divoratrice seriale di libri, con la passione per la storia, l’archeologia e la letteratura. Il mio sogno di diventare archeologa si è presto infranto, quando, intrapresi gli studi universitari umanistici mi sono scontrata con la realtà: trovare un posto di lavoro in tale campo, che non ripiegasse sull’insegnamento, era quanto di più utopistico potessi immaginare. Così, ho deciso di mettere a frutto l’altra mia più grande passione: i libri e la letteratura. Ho fatto corsi nel settore e ho lavorato come editor, da qui all’idea di fondare una casa editrice il passo è stato breve e pressoché scontato (per me!). Per ottimizzare il capitale e gli sforzi economici mi sono immediatamente rivolta al digitale, che sette anni fa – oddio, sono passati già sette anni?! – non era ancora tanto diffuso come oggi. Ho pensato che una casa editrice specializzata nella pubblicazione di ebook sarebbe potuto essere un ottimo modo per iniziare a muovere i primi passi. Devo dire però che la realizzazione di questo progetto – per rispondere alla tua seconda domanda – non è stata semplice come avevo previsto in un primo momento. Sono inciampata tante volte, ho studiato come una matta, ho imparato talmente tante cose di cui ignoravo l’esistenza che spesso mi sono ritrovata a chiedermi: “ma cosa diamine sto facendo?”, nella certezza che fosse tutto molto, troppo, più grande di me. Mi sono resa conto, col tempo, che l’esperienza è il bagaglio più importante, perché la gran parte delle cose studiate in precedenza mi sono servite poco o nulla. Ho sanguinato sul campo di battaglia, come si suol dire, e a distanza di quasi sette anni posso dire di aver raccolto già qualche piccola grande soddisfazione grazie alla fiducia dei miei Autori e alla costanza dei Lettori che non ci abbandonano mai. No, non è stato facile, come non lo è tutt’ora, è un continuo divenire, ma di certo ne è valsa la pena.



2. Ormai il mondo digitale è sempre più ampio. Tante persone, me compresa, leggono spesso in ebook per lo spazio, per il prezzo e per l’immediatezza. Hai mai pensato di far restare la Genesis solo come mercato digitale? 

Come accennato prima, la Genesis nasce inizialmente per rivolgersi solo al mercato digitale attraverso la vendita esclusiva di ebook. Amazon, Kobo e gli Store di Streetlib sono state le nostre uniche vetrine per tanto tempo. E devo dire che fin da subito abbiamo riscontrato la validità e la convenienza di tale mercato. È stato molto interessante valutare il percorso che gli ebook hanno avuto nel tempo, imparare a crearli, prendere sempre più familiarità con termini quali DRM, Epub, Mobi, Kindle e così via. Tuttavia, ho sempre pensato che l’ebook non sostituirà mai in toto il cartaceo, ma di certo si è rivelato essere una validissima alternativa per chi – come molti al giorno d’oggi – preferisce la praticità alla tradizione.

3. Il cartaceo però conserva sempre il suo fascino. Io per prima ne compro tanti per poterli toccare con dita, è nata per questo la scelta di far uscire anche i libri in librerie specializzate? 

L’introduzione del cartaceo, tramite lo strumento del Print on demand, è stata una sorta di premio con cui abbiamo voluto gratificare i nostri fedelissimi Autori e Lettori. Abbiamo così mantenuto la nostra originaria natura digitale – il POD lavora sempre tramite circuiti online – ma abbiamo dato la possibilità a chi ama il profumo della carta di poter avere nella propria libreria anche i titoli targati Genesis Publishing.
È invece di recentissima realizzazione il progetto di portare il nostro Catalogo anche in librerie fisiche ed è stato possibile grazie all’azienda YouCanPrint. Attraverso la loro affiliazione con oltre 4500 librerie (indipendenti e non) è possibile ordinare e ritirare i nostri titoli, anche “fisicamente”, presso questi punti vendita. Se pensiamo al fatto che siamo partiti con l’esclusiva pubblicazione in digitale, posso ritenermi un pizzico soddisfatta per i passi in avanti fatti fin qui.


4. Ci sono state delle pubblicazioni che ti sei pentita di aver accettato? E ci sono stati autori con i quali è stato difficile collaborare? 

Posso passare alla prossima domanda? No, vero? (ridacchia)
Beh, sì, devo ammettere che qualche Opera accettata – soprattutto nei primissimi tempi – ha richiesto molto più lavoro del previsto in fase di pubblicazione, creando diversi contrattempi e nervosismi. Ma questo è il prezzo che si paga per fare esperienza nel settore, quei famosi inciampi di cui parlavo prima. Però… non me ne pento. In fondo, sbagliando s’impara a non ripetere gli stessi errori; certo, non è piacevole ma quale errore lo è?


Per rispondere alla tua seconda domanda: la rosa degli Autori Genesis conta davvero tanti nomi (oltre un centinaio) e com’è ovvio non si possono avere sempre tutti le stesse vedute, quel feeling che si instaura quando il punto di vista combacia. Nonostante questo però, se dovessi fare una stima, non pecco di presunzione nel ritenermi più che fortunata. Sono circondata da Autori che hanno dimostrato di rispettarci, di avere fiducia in noi, di apprezzare i nostri sforzi e i nostri sacrifici in un periodo storico in cui le piccole case editrici non hanno moltissimi mezzi a cui affidarsi se non la propria passione e dedizione.

5. La Genesis pubblica vari generi. All’attivo ha numerosi titoli con tantissimi autori e autrici sparsi ovunque, c’è un genere che da lettrice vorresti vedere sempre pubblicato ma che come Ce ti è vietato proporre troppo perché non andrebbe bene? 

Mmm, con questa domanda mi hai fatto riflettere. La mission della Genesis è sempre stata quella di dare voce a tutti quegli Autori che avevano un messaggio da proporre, ma anche quella di spaziare nei generi letterari più disparati proprio per aprirsi a un target di Lettori più ampio possibile. Ho sempre cercato di calarmi in quelli che potevano essere i gusti della “maggioranza” e vista la quantità di collane presenti spero di esserci riuscita più o meno bene.
Poi, la “specializzazione” in uno o in un altro genere è avvenuto col tempo, sulla base dei manoscritti che ci venivano proposti in valutazione. Per esempio, la collana InFantasia – dedicata a tutti i tipi di fantasy – è diventata la più corposa in pochissimo tempo, mentre altre collane come In Tempo o InVersi – dedicate rispettivamente ai romanzi storici e alle raccolte poetiche – sono rimaste un po’ più indietro.
Questa premessa per dire che di norma pubblico tutti i generi (tranne qualche piccola eccezione) ed è solo un caso che quelli che più amo leggere – thriller, spionaggio, poliziesco – non siano molto presenti nel Catalogo. Dipende semplicemente dal fatto che, in proporzione, ne arrivano molti meno in Redazione rispetto ad altri generi letterari.
Oddio, non so se sono stata esaustiva nel rispondere, spero di non aver divagato.


6. Ci sono tante Case Editrici che si possono trovare facilmente sul web, perché ci si dovrebbe affidare alla tua? Ci puoi dare qualche parola per convincerci? E infine come vedi la Genesis tra qualche anno, quali sono i tuoi progetti futuri? 

E mi sembra giusto concludere con un’altra domanda “tosta”!
Premetto che non sono brava ad autopromuovermi, anzi sono pessima e spesso mi sento di essere inopportuna. Siamo arrivati a un punto in cui nuove valutazioni e nuovi contratti sono relativamente fermi, proprio perché nel corso di questi anni tantissimi hanno creduto in noi, in una piccola casa editrice digitale che lotta con unghie e denti per emergere, che – passo dopo passo – si muove tra squali e predatori più grandi, in cerca del proprio posticino sicuro. Questa è la mia più grande soddisfazione: sapere che senza troppo clamore o pubblicità, le persone (non solo Autori, giornalmente ci arrivano tantissime richieste di Collaborazioni in tutti i settori!) sono arrivate comunque a noi e ci hanno apprezzato, letto, recensito.

Se dovessi però fare uno sforzo per consigliare i libri Genesis, punterei senz’altro sulla qualità. Fin da subito, il mio primo obiettivo è stato quello di creare dei prodotti ben fatti, corretti, graficamente di impatto. Ho investito prima di tutto nella qualità perché sono certa che sia il miglior biglietto da visita per qualsiasi azienda, a maggior ragione, quando “crei” un oggetto tanto prezioso quanto sa esserlo un libro. Anche qui, col tempo, ci sono stati moltissimi miglioramenti grazie alla scoperta di Collaboratori sempre più competenti.
Mi sento un po’ in una trasmissione televisiva adesso (xD), ma posso ringraziare quelli che hanno avuto un ruolo particolarmente importante nel corso degli anni? Un grazie grande quanto il mondo va a Valentina Camarda, editor d’eccezione, è entrata nello staff dopo appena un anno dalla fondazione della CE, siamo cresciute insieme, abbiamo pianto e sorriso insieme, e per questo la porto sempre nel cuore; a Ester Kokunja, una grafica che mi ha subito colpita con il suo magnifico talento, che sa leggermi nel pensiero come pochi, dando vita a creazioni che sanno lasciarmi col fiato sospeso, e chi la molla più! Sara Marrano, editor di recentissima acquisizione ma che ha saputo conquistarsi la mia fiducia, dimostrando competenza ma anche un umorismo fuori dal comune.
Infine, un ringraziamento speciale non può che andare al mio braccio destro, senza di lei la Genesis non esisterebbe: Roberta Calaudi. Sorella, amica e compagna di avventure.
Ok, adesso smetto di approfittare della tua ospitalità Susy e torno a risponderti – nella speranza che i tuoi lettori abbiano resistito alla tentazione di fuggire! –, come vedo la Genesis tra qualche anno? Posso essere sincera nel dirti che… non ne ho idea? Mi piace pianificare l’immediato futuro, tutto il resto rientra nella categoria dei sogni, che preferisco tenere a bada. Quest’ultimo periodo funesto che stiamo attraversando mi ha insegnato che è importante mettere un piede dietro l’altro e tenerli ben piantati in terra, solo così si possono risolvere le crisi e andare avanti. In compenso, però, posso accennarti a qualche progetto che vedrà la luce nei prossimi mesi. Parlo di un’Antologia di racconti “brividosa”, nuovissime pubblicazioni e un’idea balzana che rimbalza nella testa da qualche mese, chissà che non apriremo presto a un mercato alternativo del libro?
Di certo, punteremo molto di più sugli eventi promozionali, sui Social in continua espansione, grazie anche alla bellissima collaborazione instaurata col tuo blog, Susy, e con quello di altre fantastiche blogger.
Adesso, giuro che la smetto di parlare. Però devo assolutamente ringraziarti per le domande molto belle e stimolanti. Alla prossima! 

Siamo giunti alla fine.
Spero che quest'intervista vi sia piaciuta. A me ha dato ottimi spunti di riflessione.
Se volete comunque fare un giro sul sito web della Ce allora cliccate QUI o comunque andate sulla pagina facebook per trovare qualsiasi altra informazione utile.
E ricordate di continuare a seguire la Fiera perchè le sorprese della Genesis non sono finite qui.






8 commenti:

  1. Puoi conoscere una persona nel cuore e nell'anima, ma non immaginare quanto profonda la sua passione e dedizione sia e questo è quello che ho pensato leggendo la tua intervista Anny che mi ha scaldato il cuore.
    Ti devo moltissimo, ammetto che la Genesis e la possibilità di pubblicare con Voi è stata la molla che mi ha permesso negli anni di credere in me stessa e nel mio talento, insomma questo per dire che il tuo lavoro, ogni lacrima e gocciolina di sudore, va oltre a quello che di fisico e tangibile offre. Spesso riesce a cambiare proprio la vita delle persone.
    Degli autori, che attraverso qualcuno che crede in loro, possono vedere la loro vita cambiare in meglio a livello emotivo e mentale. Ma anche dei lettori che attraverso i libri di qualità che pubblicate si trovano a trovare in quelle storie un pezzo di sè stessi.
    Avanti tutta e non mollare mai, non quando di certo sai che -anche e soprattutto nel privato- c'è chi crede e tifa per te.
    Ti ammiro sei una vera ispirazione!

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    1. Mi hai lasciata senza parole Cristina! Grazie grazie grazie <3

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  2. Bravissima Susy! Mi piaci tanto quando vai di domande toste ahahahah e bravissima Annarita per averle affrontate e aver soddisfatto la nostra curiosità <3 Siete persone fantastiche con cui è un piacere collaborare e parlare.

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    1. Tania! Queste domande mi hanno davvero stimolata e spinta a guardarmi indietro, tirando due somme... è stato catartico! Sono io che ringrazio voi per questa meravigliosa opportunità e per le persone meravigliose che siete!

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  3. Che bella intervista, interessenta e molto istruttiva. Non ho mai fatto mistero, nelle mie rencesioni, della stima che provo per questa casa editrice. A parer mio resta una delle migliori se non la migliore sotto tanti punti di vista.

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  4. grazie ancora di tutto Susy, questa fiera è stata un'esperienza bellissima

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