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giovedì 19 marzo 2015

Recensione: L'abbazia di Northanger di Jane Austen


Trama

Catherine Morland, la protagonista del romanzo, è invitata a trascorrere qualche giorno presso l'ex abbazia di Northanger, residenza della famiglia del giovane pastore anglicano con cui si è fidanzata, e che la crede una ricca ereditiera. Suggestioinata dal luogo e ancora di più dalle intense letture di romanzi dell'orrore all'epoca in gran voga, la giovane vive alternando banali eventi quotidiani alla luce di immaginarie atmosfere di terrore.
Una serie di malintesi, frutto della sua fantasia sovreccitata, mette a repentaglio, il rapporto sentimentale appena nato, pregiuficato anche dalla scoperta delle sue reali condizioni economiche.

In questo libro della Austen a differenza degli altri si parla di un'eroina differente dalle altre perchè Catharine, secondo me, è più buffa, più divertente delle altre.

Ha molta fantasia che praticamente le fa pensare anche cose non vere, nella lettura dei suoi adorati libri si perde quasi in un mondo tutto suo dove le cose sono diverse da come sono in realtà.
Una protagonista che ha poco in comnune con le altre eroine come Lizzie Bennet o Emma perchè Catherine ha invece una fervida immaginazione che la rende un personaggio quasi unico, con la sua totale mancanza di malizia rende tutto così semplice e naturale da risultare impossibile non affezionarsi a lei nel corso della storia.
Si fa tranquillamente il tifo per lei anche se alla fine è palese che tutto quello che accade è solo frutto della sua testa e niente è reale anche se in alcuni casi quasi lo sembra.

Vive l'amore in maniera fanciullesca, anche per l'età, romantica ma anche seria e romanzata un vero esempio di quella che dovrebbe essere la ragazza che ancora non conosce il mondo ma che è alle prime armi con il fantastico mondo dell'amore.

Un libro leggero, comico, buffo che vale la pena di leggere se si vuole conoscere un altro aspetto di Jane Austen.

Catherine è per me un personaggio buffo e imprevedibile ma nello stesso tempo sincero e leale, che purtroppo  non possiede cattiveria. Dico purtroppo perchè in certi casi avrebbe dovuto, secondo  me reagire di più a ciò che le capitava ma proprio quel suo carattere buono, pronto a vedere il meglio negli altri e soprattutto a credere nella bontà degli altri la fa essere una perfetta protagonista.

Valutazione 3/5







6 commenti:

  1. E' uno dei romanzi della Austen che mi ispira di più... fino ad ora ho letto solo O&P, devo rimediare!

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    1. sono tutti belli ma Orgoglio e Pregiudizio resterà un mito, bhe almeno per me

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    2. Invece secondo me ne ha scritti di migliori, anche se i suoi sono tutti bellissimi.

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    3. esattamente Lella tutti sono belli è un'autrice bravissima

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  2. Ciao, Leonie! Come promesso, sono passata a dare un'occhiata al tuo angolino e mi sono anche iscritta con piacere :D
    Adoro Jane Austen, è una delle mie autrici preferite, e questo non è propriamente il classico romanzo austeniano ma mi è piaciuto proprio perché esce fuori dallo schema narrativo a cui l'autrice ci ha abituate... :) Non è il migliore, a mio parere, ma è stata comunque una bella lettura! I miei preferiti sono "Orgoglio e Pregiudizio" e "Persuasione".

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    1. Ciao Giorgia grazie per essere passata benvenuta!
      Oltre ai tuoi due preferiti io aggiungo Ragione e sentimento i miei tre preferiti di lei, anch'io la adoro molto!

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