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lunedì 13 dicembre 2021

Review Party. Recensione: Il segreto della libraia di Parigi

Rieccomi amici lettori.
Sono tornata per parlarvi stamattina di un libro davvero bello, forse leggendo la trama penserete che non sia adatto per questo periodo festoso, ma in realtà è un vero e proprio miracolo di Natale ed è stato speciale leggerlo.



Ringrazio la Newton per la copia omaggio e Esmeralda viaggi e libri per la grafica.

Trama
L’ultima volta che Valerie è stata a Parigi aveva tre anni. Da allora ha vissuto a Londra, e non ha mai conosciuto nonno Vincent, che adesso è l’unico parente che le rimane ancora in vita. E soprattutto è l’unica persona che conosce la verità sul perché venne mandata via da Parigi e su cosa successe ai suoi genitori. Ma Vincent Dupont non è un tipo facile e Valerie ha paura che se gli dicesse subito chi è otterrebbe ben poco da lui. Ha la fama di uomo antipatico, esigente e inflessibile: l’unica cosa che gli interessa è la sua libreria, ma i suoi gusti in fatto di libri non sono in vendita. Si dice che arrivi persino a insultare clienti dai gusti poco raffinati e a cacciarli dal negozio. E così, tremante ma decisa, Valerie si fa assumere come commessa sotto mentite spoglie dal nonno materno, per entrare nelle sue grazie, e ottenere così preziose informazioni sul suo passato…
Una storia indimenticabile di amore, paura e coraggio in tempo di guerra. Un romanzo capace di fare immergere il lettore in una Parigi dove i passi dei soldati nazisti sull’acciottolato delle strade riecheggiano pericolosamente e l’aria è piena di sussurri e sospetti.

Come sapete mi piace sempre molto leggere questo genere di libri, "ascoltare" attraverso le pagine un pezzo di storia che abbiamo vissuto. La nostra storia ma vista da punti di vista diversi perchè ci permette di scoprire sempre cose nuove e soprattutto ci aiuta a non dimenticare.
Protagonista della storia è Valerie una giovane donna che decide di scoprire di più del suo passato.
Ha sempre saputo che i suoi genitori sono morti e che l'unico parente in vita era la zia che l'ha cresciuta, adesso però la zia le confessa un grande segreto: suo nonno è in vita e vive a Parigi.
Senza perdersi d'animo vola da Londra in quella città che non ha mai conosciuto ma da cui si sente attratta e decide di conoscere quell'uomo che per lei è un estraneo, ma che rappresenta una parte di famiglia che vorrebbe tanto scoprire.
Vincet Dupont però non è un uomo facile. Scorbitico, ha un modo tutto suo di rapportarsi alle persone e quando Valerie fa domanda per essere assunta in quella libreria decide di non rivelare subito la sua identità timorosa di essere mandata via.
Vuole prima conoscerlo e comprendere le  motivazioni che l'hanno spinta a mandarla lontano, ciò che scoprirà sarà in realtà una rivelazione enorme che le permetterà di scoprire non solo le sue origini, ma soprattutto di comprendere che le seconde occasioni possono accadere.



Una storia davvero bella, toccante e profonda che parla di seconde opportunità, quelle che nella vita capitano almeno una volta ma che bisogna afferrare a braccia aperte perchè sono rare e quindi preziose.
Una storia che parla anche di speranza, quella che in un certo senso rappresenta Valerie. La sua stessa nascita è un simbolo di speranza e scoprendo la verità è come se chiudesse un cerchio interrotto con la sua partenza altrove, Parigi è il luogo che le appartiene e se ne accorge ascoltando la storia dei suoi genitori, quella del nonno un uomo che in realtà è solo provato da mille esperienze ma che è un orso buono con un cuore enorme che aspetta solo di donare tanto amore.
Ho adorato Valerie. Dolce e tranquilla, nasconde invece un coraggio incredibile. Non tutte avrebbe fatto come lei: prendere un treno verso una destinazione ignota senz altro che una piccola valigia con pochi averi, poteva finire male, molto male ma lei era intenzionata a scoprire la verità sicura che le cose si sarebbero sistemate. Istinto oppure Imprudenza? Non possiamo saperlo con esattezza, ma il risultato è ottimo quindi possiamo dire che la prima ha avuto ragione.
E' stato bello come l'autrice ci abbia spiegato la storia dei genitori senza rendere troppo pesante la scoperta. Credo invece che la sua tecnica narrativa sia stata perfetta alternando i pov e i salti temporali, in questo modo mi sono sentita più coinvolta nella storia riuscendo ad apprezzarla davvero bene.
Si parla di guerra, di discriminazione e delle violenze che ci furono, ma non è focalizzato su quello. Ecco perché dicevo che è perfetto per questo periodo anche se non sembra, rappresenta in un certo senso un miracolo di Natale dove tutto può accadere anche l'impensabile.
Intorno a Valerie e Vincent ruotano tanti personaggi importanti e io li ho adorati tutti, sono essenziali per la storia ma non voglio rivelarvi troppo perchè è giusto scoprirli leggendo.
Penso sia fondamentale e importante assaporare questa lettura fino in fondo e dopo, come me, sono certa che vi ritroverete col sorriso sulle labbra perchè ogni cosa è andata proprio come doveva andare.
Per ovvie ragioni ci saranno momenti di tristezza d'altronde era palese iniziando la lettura e guardando il periodo storico, ma devo dire che l'autrice è stata brava a renderla più leggera possibile riuscendo a cogliere un punto fondamentale: l'amore può fare la differenza.
Leggendo le note finali mi riallaccio a quello che ho scritto a inizio post e cioè che mi piace leggere questo genere di storie perchè ogni volta li si guarda da un punto di vista differente e quello di oggi è stato bello, dona una luce diversa su vari fattori e proprio per questo va letta.
Lo stile dell'autrice poi è semplice, lineare e la lettura si divora in un soffio.

Valutazione 4/5

                                   

                                                 

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