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sabato 22 gennaio 2022

Recensione: Se eravamo nel mondo di Antonella Vitali

Buon sabato amici lettori.
Di solito dedico questo piccolo spazio del week end per parlarvi di scrittura, ma oggi faccio una piccola eccezione di parlo di un libro. Di un libricino in realtà, perchè è molto breve ma non per questo meno intenso.
Il libro esce il 24 gennaio in edizione digitale e il 24 febbraio in cartaceo e io sono molto contenta di averlo letto in anteprima.


Ringrazio Le Trame Di Circe per la copia omaggio.


Trama

Una landa lontana, l'attesa inquieta e dolce dell'uomo amato. Lei sembra vivere di questo, trama nel suo cuore i dettagli dell'accoglienza, li confessa bramando che lui arrivi. E lui non arriva mai. L'ode all'amore che percorre la storia è vinta dall'inganno; e allora muta. Diviene geografia della memoria in luoghi remoti, dello spirito e della Terra: Benin, Costa d'Avorio, Burkina Faso, Sénégal, Cameroun e Mali. Ecco l'Africa in cui le lettere di Lei sono composte mentre lavora come operosa insegnante, dedita al volontariato. È la sua strada verso la libertà dal passato, che ha aspetto gentile e un cuore subdolo e traditore. Ma tutto è possibile, finché si spera: la speranza è amore stesso. Antonella Vitali dipinge i paesaggi dell'illusione e della passione infrante, le scontorna col linguaggio della poesia: una potenza capace di concentrare verità e volo solitario, il sopraffiato del dolore e la volontà della rinascita.
Ho conosciuto Antonella attraverso il suo libro d'esordio Nettlesfield ed ero curiosa di leggerla ancora.
Mi aveva colpito il suo stile di scrittura che qui, forse, è ancora più evidenziato grazie alla brevità della storia e dal significato profondo che trasmette.


Lo stile di scrittura è senza dubbio quello che più salta all'occhio: delicato, attento, onirico anche perchè lei riesce con termini quasi soavi ad ammaliare il lettore e condurlo nella sua rete senza che nemmeno ci si renda conto di essere stati già intrappolati.
Mi è piaciuto molto come l'autrice, a inizio libro, ci accompagna per mano in questo viaggio fatto di parole ma soprattutto di tanto, tantissimo sentimento.
E' palese l'amore che lei nutre per le parole, riesce a levigarle con cura e attenzione, fa di tutto per renderle perfette ma nello stesso tempo sofferte, amabili come se avessero un'anima e in certo senso è così.
La voce narrante è una donna che sta lentamente riprendendosi da una realazione terminata male, il racconto si alterna tra lettere appassionate e la scoperta che niente sarà più lo stesso. Si alterna da racconto epistolare a quello riflessivo e devo dire che è la prima che leggo una storia del genere e ne sono così trasportata.

                           

E' breve e si legge davvero in un soffio, ma come dicevo prima questo non vuol dire che sia meno bello, ha semplicemente la durata giusta affinchè si percepisca tutto il dolore e l'amore che questa donna ha attraversato nella sua vita.
C'è ampio riferimento all'Africa, luogo importante per l'autrice e si vede da come ne descrive ogni aspetto da quelli meno brutti a quelli splendidi. Penso che per giudicare anche solo un luogo, un posto bisogna vederlo con i propri occhi e leggere il modo in cui è descritto è come essere lì all'improvviso circondato da bellezza e sofferenza, travolti dal desiderio di saperne di più e preoccupai nello stesso tempo per quello che potrebbe succedere.
E' un libro molto diverso da quello a cui sono abituata, eppure ve lo consiglio perchè la scrittura di Antonella è secondo me qualcosa da conoscere e valutare. Se non conoscessi la verità, penserei che questo stile così "antico", lirico appartenga ad autrici lontane del tempo e invece è bellissimo sapere che è frutto di una ragazza dei giorni nostri, una grande appassionata e una formidabile narratrice.
Secondo me con questo suo secondo libro, ha messo in mostra ancora di più le sue qualità.
Alla fine dona quella speranza di cui mi sono sentita sommersa, lo fa con leggerezza, con unicità e in un modo che ti lascia soddisfatta.
Non sono sicura che sia una lettura adatta a tutti, ci sono forse persone che storceranno il naso non abituati a questo sitle, ma io consiglio comunque di non scartarla a priori perché, forse, ne sarete conquistati anche vuoi.


                                        


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