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mercoledì 9 marzo 2022

Review Party. Recensione: L'erede misterioso di Georgette Heyer

Ciao a tutti amici lettori.
Sul blog torna un'autrice che mi piace molto: Georgette Heyer.
L'ho scoperta per caso e ho capito che dovevo assolutamente recuperare tutti i suoi libri, ecco perchè sono contenta che Astoria abbia deciso di pubblicare le ristampe di tutti i suoi libri così da fare in modo che siano ancora più conosciuti.


Ringrazio Astoria per la copia omaggio.

Vi consiglio di seguire anche le altre blogger che aderiscono al Review Party in modo da avere un'idea più chiara su questa storia


Trama
C'è fermento a Darracott Place, antica ma decaduta magione nel Sud dell'Inghilterra. È in arrivo Hugo, il nuovo erede di titolo e beni del tirannico lord Darracott, il cui carattere è divenuto ancor più irascibile dopo la morte del primogenito Granville e di suo figlio Oliver, annegati al largo della Cornovaglia durante una sfortunata spedizione navale. Hugo, militare di carriera, è sconosciuto a tutti gli altri Darracott. È figlio, infatti, del secondogenito del dispotico capofamiglia, ripudiato da quest'ultimo per aver sposato una tessitrice. Il suo arrivo, quindi, è visto con grande avversione sia da chi pensava di ereditare il titolo, sia semplicemente da chi dà per scontato che Hugo sia uno zotico; anche la ribelle Anthea, sua cugina e promessa sposa per volere del nonno – che vuole rialzare il tasso di sangue blu in famiglia – teme di fare un pessimo matrimonio. Hugo in effetti appare fin da subito piuttosto avulso dal contesto in cui dovrà inserirsi: non ha un cameriere personale, non viaggia in carrozza e parla nel rustico dialetto dello Yorkshire. Ma è davvero un “borghesuccio” come tutti temono o in realtà si diverte a prendersi gioco dei suoi nobili parenti?

Leggere la Heyer vuol dire ridere, divertirsi e soprattutto ritrovarsi in situazioni surreali che provocano sempre tanta allegria.
Di solito sono le protagoniste femminili fuori dal comune, stavolta invece abbia una diversità perchè in realtà è Hugo che crea scompiglio generando situazioni assurde e comportamenti del tutto stravaganti.
Quando arriva a Darracott Place c'è grande fermento, lui è il figlio di un figlio che Sua Signoria non vorrebbe ricordare perchè ha bandito quell'uomo dalla propria vita nel momento in cui ha deciso di sposare una tessitrice. Adesso che non è più in vita tocca a Hugo prendere in mano le redini di quella magione che sta andando lentamente in decadenza, sconosciuto da tutti tranne che dal nonno, quest'uomo arriva sconvolgendo tutti i parenti che non si aspettavano di avere un cugino.
Contrariamente a loro, Anthea compresa, Hugo ha sempre saputo di essere il figlio di un aristocratico anche se ha dedicato la sua vita nell'esercito combattendo in prima linea e assicurandosi il ruolo di maggiore. Tuttavia per quanto sia in un certo senso un eroe di guerra, Hugo ha un temperamento pacifico, irriverente e non si capisce mai quando scherzi e quando faccia sul serio.
Ligi alle regole, composti e abituati ad avere a che fare con persone del loro rango, l'intera famiglia è sconvolta dai modi per nulla convenzionali di Hugo, ma pian piano cominciano ad accettarlo comprendendo che proprio quella diversità aiuterà tutti.

                              
Simpatici e per nulla sterotipati i personaggi di Anthea e Hugo che riescono a far emergere il lato più ironico dell'autrice, quello che tanto mi piace.
I due sono promessi secondo la decisione del capofamiglia, ma in realtà non sono per niente convinti di quell'imposizione. Anthea da sempre ribelle non può accettare che il nonno la costringa a sposare un uomo che nemmeno conosce e Hugo a quanto pare non sembra interessato.
Solo apparenza o si nasconde qualcosa?
Naturalmente in questi libri nulla è come sembra e ne vedremo davvero delle belle.
Una storia simpatica, allegra che però, a mio parere, non è bella quanto i libri precedenti della Heyer che ho letto. Purtroppo mi trovo in grande difficoltà a non dover dare una valutazione massima a un'autrice che mi piace tanto, ma questa storia non ha rispettato appieno quello che di solito mi aspetto da lei. Ovviamente è un pensiero personale e del tutto soggettivo, ma mi sono sentita poco coinvolta nella storia che a un certo punto ho trovato troppo prolissa. Peccato davvero, tuttavia non la sconsiglio del tutto ma penso soltanto che forse avevo aspettative troppo alte e invece a volte è meglio "volare bassi" per non incappare in queste situazioni.
Penso sia perfetta per chi cerca qualcosa di leggero, senza troppe pretese, con ambientazioni antiche e con un linguaggio che fa scattare il sorriso senza che nemmeno te ne rendi conto. Letture "da evasione" come questa sono sempre un vero toccasana.

Valutazione 3/5

                                

                                          

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