Pagine

venerdì 8 settembre 2023

Recensione: Dove c'è più luce di Sualzo

Rieccomi amici lettori.
Ritorno con una lettura completamente diversa perchè parliamo di Graphic Novel.

Ringrazio Tunué per la copia omaggio.


Trama
La vita del signor Voynich, rinomato libraio antiquario, è stata sconvolta dall'abbandono della moglie che, a causa di un'amnesia globale retrograda, l'ha dimenticato. In seguito a ciò, il signor Voynich passa le sue giornate spiando la donna e cercando di risvegliare in lei i ricordi. 
Reso cinico dalle vicende della sua vita, l'uomo tende ad essere scortese con chiunque, tranne con suo nipote Carlo e con Anna, l'anziana assistente della sua libreria antiquaria. 
Un giorno, però, in libreria arriva una ragazza che vorrebbe stimare un libro, e il signor Voynich, per quanto cerchi di mascherarlo, rimane colpito da lei.

Avevo puntato quest'uscita non appena l'ho visto e nel momento in cui l'ho avuta tra le mani l'ho praticamente divorata.
E' una graphic novel che però racconta un pezzo di cuore, che tocca argomenti delicati, importanti ed è anche sofferenti. Sì, perché c'è tanto dolore in queste pagine, tanta malinconia ed è inevitabile essere coinvolti nella storia di questo libraio che apparentemente è senza cuore, ma in realtà è soltanto una persona profondamente sola.
Si circonda di libri, sa riconoscere il valore di ogni testo eppure non conosce cosa c'è all'interno di quelle pagine.
Assurdo vero? Perchè lui non legge niente e detta così sembra una cosa davvero assurda soprattutto per noi lettori che non sappiamo resistere e invece il signor Voynich è una persona molto bizzarra, estremamente crudele e dedito agli affari, ma questo è quello che vuole mostrare.
Nel cuore porta una sofferenza che nessuno riesce a capire a fondo e il lettore la scopre soltanto pagina dopo pagina.
Sua moglie è vittima di una malattia senza scampo che l'ha portata a dimenticare ogni cosa della sua vita compresa quella di avere un marito.
Cosa si prova quando la donna che hai sposato, la donna che ami non ricorda più niente di te?
Non oso immaginare ciò che ha provato il nostro povero libraio, costretto a vedere la donna che non riesce a dimenticare senza però poter far niente per avvicinarla.
E' un supplizio infinito e se a questo si aggiunge dover assistere anche ad episodi che preferirebbe non vedere ecco che tutto diventa complicato, devastante per una persona sola.
                                          

Anna la sua assistente è l'unica che riesce a vedere oltre le apparenze, ma resta comunque una figura marginale nella sua vita. Chi invece lo fa uscire da quel guscio solitario è suo nipote Carlo.
Adoro il loro rapporto perchè vedere un uomo così consumato dal dolore riuscire a sorridere grazie a un bambino è come un dono dal cielo di cui si dovrebbe sempre ringraziare.
I bambini riescono a tirare il meglio di noi, ogni volta, con poco, con piccoli gesti, piccole affermazioni o semplicemente essendo se stessi.
Genuini, dolci, ingenui, loro ci aiutano a stare bene senza alcuno sforzo, riescono a farci vedere le cose da un altro punto di vista perchè il loro modo di guardare il mondo è completamente diverso e da loro possiamo imparare tanto. Lo penso davvero e penso che chi abbia avuto a che fare con i bambini possa senz'altro capire e comprendere meglio.
E' una storia parecchio malinconica, ma che fa riflettere, fa pensare a quanto la vita possa essere imprevedibile e a come le cose possano cambiare senza che tu possa fare niente per evitarlo. Dalle cose brutte però può nascere qualcosa di bello perchè la vita continua a sorprenderci, sempre.
I disegni sono bellissimi, con un unico colore che fa da padrone riesce a catturare, avvolgere e coinvolgere fino alla fine. Anche l'edizione è riccamente curata fin nei minimi dettagli e si vede quanto impegno c'è dietro a un lavoro del genere.
E' una lettura che sicuramente non lascia indifferenti e che sono contenta di aver fatto perchè a volte abbiamo bisogno di ricordarci a quanto siamo fortunati.

                                                   

5 commenti:

  1. Ciao Susy, non ho mai letto una graphic novel, ma se dovessi farlo di certo non mi lascerò scappare questa storia che, dalle tue parole, sembra davvero molto intensa ed emozionante :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Ariel. Questa è molto malinconica, affronta temi forti però è bella e le graphic novel riescono a farti entrare di più nella storia grazie alle immagini che comunque sono sempre bellissime

      Elimina
  2. Ciao Susy, anch'io non ho mai letto una graphic novel ma non perché non mi piacciano, semplicemente perché non mi è mai capitata l'occasione.
    Questo sembra molto interessante, è una bella storia. Grazie della recensione ☺️

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Fra. Le Graphic Novel per me possiedono quella marcia in più permettendo di dare immagine alla parole e quindi la storia scorre più veloce, questa è malinconica seppur bella, se cerchi qualcosa di più leggero sicuramente c'è l'imbarazzo della scelta

      Elimina