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lunedì 17 giugno 2024

Review Party. Recensione: La primogenita di Sonia Milan

Buon lunedì amici lettori.
Iniziamo la settimana con una storia di donne e di famiglia.

Ringrazio Garzanti per la copia omaggio.


Trama
Roma, 1849. Floreat in adversis: fiorisca nelle avversità. Queste parole sono incise all’interno dell’antico medaglione che Ortensia stringe al petto per trovare coraggio. Tutt’intorno, Roma fa sentire la propria voglia di indipendenza, e lei vuole seguire quel fiume ribelle per cambiare vita. Cresciuta orfana, sa che quel ciondolo è l’ultimo dono di una madre che le ha dato il nome di un fiore perché, anche nella terra più brulla, un seme riesce sempre a germogliare. Con il passare degli anni, il medaglione e la sua eredità si tramandano di generazione in generazione. Ogni primogenita lo porterà al collo per credere nei propri sogni anche quando sembra impossibile realizzarli. Così è per la figlia di Ortensia che, in una Parigi infiammata dalla rivolta della Comune, segue i cronisti dell’epoca armata di taccuino, anche se una donna non può fare la giornalista. È invece la nascita di una bambina illegittima a vanificare il sogno di Violette di fare la ballerina, ma proprio l’amore per la sua primogenita la spronerà a non arrendersi mai. Quella primogenita francese che a Roma vuole aprire un atelier di moda tutto suo, a dispetto del nazionalismo esasperato del fascismo. Dopo di lei, Erica lotta per diventare medico in un ambiente fatto solo di uomini e sua figlia, macchina fotografica al collo, non si fa spaventare dai tumulti degli anni di piombo. Tocca a Iris, infine, scoprire da dove viene quel medaglione e dove tutto è cominciato. Tocca a Iris scoprire un segreto che affonda le sue radici in un amore contrastato e nelle speranze di una giovane donna che ha cercato di lasciare alle sue discendenti il monito più importante: non abbiate paura di fiorire nonostante le avversità.

Una lettura bella corposa ci fa viaggiare indietro nel tempo e ripercorre la vita di una famiglia per generazioni fino ad arrivare ai giorni nostri.
Un unico punto in comune è un medaglione che accompagnerà tutte le primogenite della famiglia guidandole e facendole sentire  amate e mai sole qualsiasi sia la loro strada.
Penso che questo sia il libro con più salti temporali che abbia mai letto e devo dire che è stato molto interessante.
Mi è piaciuto come l'autrice sia riuscita a collegare prologo ed epilogo rendendoli tutt'uno e dando un senso a qualcosa che non era ben chiaro.
Sarebbe semplice dire che c'è solo una protagonista intorno a cui ruota tutto, ma è in reatà il medaglione a mio parere ad essere importante e in un certo senso il vero e unico protagonista.

                                

Ortensia è colei che da vita a tutto, ma in realtà c'è Gelsomonia ancor prima e poi arrivano Violetta, Erica, Lili e tante tante altre ancora prima di arrivare a Iris colei che invece sistemerà ogni cosa e farà in modo di chiudere un cerchio rimasto aperto per troppo tempo.
Tutte donne perchè sono loro che hanno il diritto ad avere quel medaglione che si tramanda da generazioni, che ha viaggiato per continenti diversi, situazioni e vite diverse dimostrando che tutto è possibile anche quando tutto sembra troppo complicato.
Accurate e dettagliate le descrizioni storiche di ogni epoca in cui ci spostiamo, si vede che l'autrice ha svolto un ottimo lavoro di ricerca e questo rende la storia ancora più veritieria, giusta.
Le donne di questa famiglia non sono sempre state fortunate in amore, alcune hanno sofferto anche troppo mentre altre sono riuscite a realizzarsi così bene nel lavoro che è come se avessero trovato la loro gisuta direzione, poche hanno trovato l'amore vero e questa è una cosa che confesso mi ha messo un po' di tristezza perchè sembrava che queste poverine non raggiungessero mai la felicità anche se poi l'hanno raggiunto per vie diverse e quindi il #maiunagioia è stato per un po' sfiorato.
Ogni volta che ci spostiamo nel tempo vediamo la donna protagonista del momento affrontare problemi diversi, avere sempre la famiglia accanto e percorrere un pezzo della propria strada che porta al raggiungimento finale e questa è una cosa che mi è piaciuta molto.
Ognuna di loro ha vissuto situazioni diverse, ognuna di loro è differente dall'altra per modo di pensare o di agire eppure ogni volta che toccano il medaglione al collo è come se la forza celata dietro quel gioiello così antico diventasse la loro a tutti gli effetti.
E' stata una lettura forse un po' troppo prolissa che però è stato interessante leggere per conoscere varie protagonista che sono riuscite a lasciare il segno. Non posso dire che mi siano piaciute tutte allo stesso modo, ma è solo una questione di gusti, oggettivamente hanno dato il meglio di loro nell'epoca in cui si trovavano riuscendo a realizzare i propri sogni a discapito di tutto e anche a distanza di tempo perchè non ci deve mai essere fretta per queste cose così l'attesa è pù bella.

Valutazione 3/5

                                 

                                            

2 commenti:

  1. Una storia tutta al femminile, mi piace molto, come mi piace il fatto che tutte abbiano il nome di un fiore e il motto di "fiorire nonostante le avversità". Questi romanzi di famiglia che coprono diversi anni mi appassionano.

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    1. Si sono d'accordo, le storie familiari sono sempre belle

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