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lunedì 14 ottobre 2024

Recensione: Bestie selvagge di Marcus Hakon

Rieccomi amici lettori.
Sono tornata per parlare di libri per ragazzi o meglio di libri fantasy per ragazzi, un'accoppiata secondo me sempre vincente.

Ringrazio DeA per la copia omaggio.


Trama

Embla ha tredici anni e si sente sola. Diversa. Sbagliata. Un'aliena in casa propria.
Da quando poi la sua migliore amica si è trasferita e sua sorella Malene è diventata una delle ragazze più popolari della scuola, è come se Embla fosse ancora più sola.
Forse ha davvero qualcosa di sbagliato... Dopotutto, non è normale notare piccoli insetti che lasciano bizzarri messaggi utilizzando le lettere dell'alfabeto. E non è normale se l'unico ragazzo che le ronza attorno, Mikael, ha gli occhi di un colore giallo inquietante.
Ma seguendo i curiosi indizi disseminati nella propria vita, Embla fa una scoperta sensazionale. Le stranezze, i presentimenti sono legati alla sua natura di giraforma.
Esiste una realtà nascosta e intrisa di magia in cui i protagonisti sono infatti i giraforma: creature speciali in grado di cambiare aspetto e piegare la natura al proprio volere.
Embla, a quanto pare, è una di loro.
Ancora non sa quale forma animale si celi nel proprio cuore, ma è pronta a seguire Mikael e scoprirlo avventurandosi in un mondo fantastico, al contempo oscuro e feroce.
Forse il suo io giraforma sarà quello di una preda, dolce e pavida? O sarà quello di una creatura con zanne e artigli?
Solo Embla potrà capirlo e trovare se stessa.

Avvincente, avventuroso e scorrevole. Ecco i primi tre aggettivi che mi vengono in mente per descrivere questa storia.
Una lettura ricca di azione che trovo perfetta per un pubblico giovane amante o no del fantasy perché secondo me riesce a dare spunti di riflessione in entrambi i casi.
Embla ha tredici anni, ama stare per conto suo, non ha amici se non i suoi libri e non si sente sola perché la sua vita scorre serena e tranquilla almeno fino all'avvicinarsi del giorno del suo compleanno.
I genitori la spingono a organizzare una festa, a uscire di più, a non stare sempre chiusa in stanza, vogliono per lei qualcosa di diverso ma per Embla questa è una vera e propria punizione e trova, inaspettato, l'aiuto di sua sorella con la quale non va mai d'accordo.
                                      
La festa sembra essere l'occasione giusta per acquistare punti con i compagni nuovi, con nuovi visi che potrebbero diventare amici, ma tutto va a rotoli perché la diversità di Embla diventa qualcosa che è impossibile da tenere a freno.
Ho mal sopportato la sorella, i finti amici e il modo in cui questa ragazzina soltanto perché non segue la massa sia trattata male e ho apprezzato molto il suo modo di reagire nonostante possa apparire drastico era l'unico sistema per emergere, per dimostrare prima di tutto a se stessa di potercela fare.
Embla e', a mio parere, un bel personaggio. Mi è piaciuto molto il suo percorso di crescita e il modo in cui con determinazione e coraggio continua per la sua strada senza scoraggiarsi troppo perché la forza di una ragazzina e' a volte più forte di un adulto, lei vuole mostrare di essere degna di valore, lei vuole essere speciale e in realtà lo è già, se ne rendo conto poi nel corso delle pagine.
Un libro quindi molto carino che esplora le emozioni più forti, che porta alla riflessione, che ci spinge a chiedere quanta forza possediamo nel momento in cui scegliamo di intraprendere una strada nuova e soprattutto ci regala tante sorprese.
Lo stile narrativo l'ho trovato acerbo, non tanto coinvolgente come credevo per quanto sia semplice e scorrevole. Come sapete leggo tanti libri per ragazzi, ma forse questo in particolare sarebbe più' adatto a un pubblico giovane che saprà di certo apprezzarlo meglio di me.

Valutazione 3/5

                                    

                                                       

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