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martedì 3 giugno 2025

Recensione: Quando scompare il cielo di Petra Pellini

Ciao a tutti amici lettori.
Oggi vi parlo di una bella amicizia.

Ringrazio Corbaccio per la copia.


Trama
Linda ha quindici anni, un'infanzia difficile alle spalle, un futuro incerto davanti a sé e tutto quel che vorrebbe fare è fuggire lontano. Non lo fa solo perché ci sono due persone nella sua vita a cui tiene. Kevin, l’amico convinto che il mondo sia sull’orlo del baratro, e Hubert, un suo vicino di ottantasei anni, un bagnino in pensione, vedovo, che ormai non esce quasi più di casa. Linda lo va a trovare tre volte alla settimana per dare un po' di respiro a Ewa, la badante. Ma anche perché a lei piace, non le pesa la sua demenza senile. Con Hubert non deve dimostrare nulla, non deve sforzarsi di diventare qualcosa, come tutti le chiedono: gli insegnanti, la madre, tutti preoccupati per il suo avvenire e nessuno che cerchi di capire chi è lei, in questo momento. Hubert non pretende, a stento parla, ma nel suo sguardo limpido Linda sa leggere quando lui è perso e quando invece è lì con lei. Il loro è un rapporto che funziona e che fa bene a tutti. Fino a quando il destino non cambia le carte in tavola in un modo imprevedibile e scontato al tempo stesso... Petra Pellini, attraverso la storia di un'amicizia bellissima e particolare, racconta con grande tenerezza, sensibilità e umorismo la difficoltà di diventare grandi e quella di invecchiare perdendo sé stessi.
Sono fermamente convinta che l'amicizia non debba avere limiti di età e questa storia ce lo insegna.
Ovviamente quando si è coetanei ci sono modi di pensare, di agire e di comportarsi molto simili, si hanno tante cose in comune e c'è un dialogo più immediato, tuttavia le amicizie che nascono in età diversa possono trovare delle graditissime sorprese.
Linda, la protagonista di questa storia ha quindici anni. Non è una ragazzina socievole con tutti eppure si ritrova ad essere molto amica di Hubert che di anni ne ha 86 anni e soffre di demenza.
E' il suo vicino di casa e Linda non ha problemi ad andare a trovarlo, chiacchiera con la sua badante Ewa e tenergli compagnia perchè Hubert nei suoi silenzi, nei suoi comportamenti a volte illogici è per lei una porto sicuro dove andare.

                                     
Ho trovato molto tenero questo rapporto che si instaura quasi per caso ed è bello per una giovane ragazza come Linda avere la sensibilità giusta per stare accanto a una persona con una problematica piuttosto delicata.
Lei non è indispettita da quei silenzi, a volte dialoga con lui senza ottenere risposta, altre volte è come se ascoltasse attentamente ogni cosa e fosse pronto a darle la risposta che cerca ma nel complesso Hubert è una compagnia che la rassicura, che la fa stare bene anche se in realtà è lei a fare del bene con le sue visite, con la sua presenza, con il suo chiacchiericcio.
Ewa non è italiana eppure si affeziona molto a Linda e il sentimento è reciproco perchè ci si prende cura di una persona che ha bisogno di aiuto è inevitabile che arriva l'affetto e quel senso di protezione verso colui che sa di non potersi difendere da solo, di non poter affrontare da solo tante cose perchè a volte il mondo fa paura e c'è bisogno della giusta guida per non essere immobilizzati e inerti quando capita qualcosa di spiacevole.
Nel terzetto collaudato c'è anceh Kevin.
Kevin è un amico molto particolare, lui non dona la sua amicizia a chiunque e forse nessuno si sforza di capirlo. Lui è pessimista, vede sempre tutto nero ed è convinto che il mondo finirà da un momento all'altro portandoselo via. Ha spesso pensieri funesti e la sua forma di apatia, malinconia mette Linda nella posizione di avere troppa pazienza nei suoi confronti.
Non lo considera un peso o una persona da cui stare alla larga, tuttavia il suo atteggiamento è spesso fonte di litigio eppure Kevin mi ha suscitato un enorme tenerezza.
Linda si districa quindi tra due amicizie insolite e una vita piena di nuove opportunità, di occasioni che le sembrano lontane, effimere e che invece rappresentano il suo futuro più roseo.
Con una scrittura non sempre totalmente scorrevole, con una sintassi però adatta a tutte le età l'autrice mette in mostra questo rapporto bellissimo che ha formato Linda e che la crescere e reagire più in fretta di quello che credeva quando ogni cosa cambia e tutto assume contorni più preoccupanti, più malinconici.
Il finale è agrodolce, non posso dire di averlo amato, ma posso dire di averlo compreso perchè a volte c'è bisogno di qualcosa di forte in grado di creare uno scossone potente per poter capire tante cose.

                                             

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