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lunedì 16 marzo 2015

Recensione: Shopping con Jane Austen di Laurie Viera Righler



Trama

Courtney Stone vive a Los Angeles, ha un fidanzato con cui sta finalmente per convolare a nozze ed è un'incallita lettrice di Jane Austen. Quando sorprende il suo promesso sposo con un'altra, l'unica cura al suo dolore sono la vodka ghiacciata e una copia di "Orgoglio e pregiudizio", che inizia a rileggere prima di sprofondare in un sonno consolatore. Al risveglio è a dir poco disorientata: non si trova più nel suo appartamento del Ventunesimo secolo, e neppure nel suo corpo, ma nella sontuosa stanza di una magione inglese e nei panni di una signorina dell'era della Reggenza. A dispetto di ogni spiegazione logica, Courtney non solo è intrappolata nella vita di un'altra donna, ma è costretta a fingere di essere davvero lei, e a fare i conti con una realtà ben diversa da quella cui è abituata. Neppure il folle amore per Jane Austen l'ha preparata ai vasi da notte e alle luride locande dell'Inghilterra del Diciannovesimo secolo, per non parlare della realtà di essere una single alle prese con accompagnatori soffocanti, seduttori sprovvisti di preservativo e commenti malevoli sulla sua condizione di zitella. Ma Courtney scopre però che la nuova identità ha anche dei vantaggi e incomincia ad apprezzare le "passeggiate nel boschetto" e le sale da tè, le feste da ballo e i pomeriggi di "shopping" dal sarto. Quando poi entra in scena l'enigmatico Mr. Edgeworth, tanto simile al Mr. Darcy della sua eroina Elizabeth, le cose si fanno proprio interessanti...

Questo libro come l'altro della stessa autrice non ha un inizio, spiega direttamente la protagonista Courtney che si ritrova nel corpo di Jane nel 1813 circa duecento anni prima del suo attuale tempo.

Si trova catapultata in un'epoca che non la sua senza nessuna spiegazione logica, dopo l'iniziale turbamento decide di vivere meglio che può questo momento così particolare.
Amante dei racconti di Jane Austen si identifica con facilità nei modi di dire, di fare e di comportarsi di una signorina di quei tempi.
Ama gli scenari, i vestiti di un tempo che ha letto e riletto dei suoi libri e anche se ha ricordi della sua vita di Courtney con la sua personalità, ha anche ricordi, flash di Jane che le fanno lentamente ricordare le cose.
Trova in Mary un'ottima amica che, sebbene non creda alle sue parole quando dice di non essere Jane, le sta accanto in ogni momento.
Trova in Edgeworth un uomo da cui è attratta e che impersonifica l'uomo da cui dovrebbe stare alla larga sebbene lui la riempia di attenzioni e complimenti.

Scena bellissima quella quando Jane/Courtney incontra il suo mito Jane Austen mentre fanno compere. Credo che sarebbe una cosa bellissima ed entusiasmante per tutti conoscere la scrittice che più amiamo e trovandocela in carne e ossa davanti a lui, se poi si aggiunge il fatto che la scrittrice in questione è morta da duecento anni la conoscenza è ancora più bella.

Moltissime citazioni dei libri della Austen che fanno piacere a chi, come me, ama questa scrittrice rende la storia più bella e nel complesso, la storia lo è, molto carina ma niente di eclatante come mi aspettavo.
Per certi diversi diventa un pò ripetitivo come se facesse sempre le stesse cose aspettando un punto di svolta che non arriva, un pò piatto ma che man mano si aggiusta rendendo la lettura scorrevole quanto basta.

Di rilievo il protagonista maschile perchè quello principale è solo quello di Jane che nonostante provenga da un'epoca differente si cala perfettamente nel ruolo di una signorina di altri tempi.
Un finale che fa capire ma non fa capire lasciando un pò nel dubbio sul perchè Jane e Cortney si siano scambiati le vite come se un motivo logico non ci fosse e che quindi mi ha lasciato un pò perplessa.
Mi aspettavo un pò di più.

L'altro libro della stessa autrice è In viaggio con Jane Austen (cliccare sul titolo per la recensione)

Valutazione 3/5










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