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martedì 1 febbraio 2022

Review Party. Recensione: E l'amore anche ha bisogno di riposo di Drago Jancar

Buon primo febbraio amici lettori.
Oggi vi parlo di un libro che racconta un pezzo di storia che è sempre importante ricordare.

                            

Ringrazio La Nave di Teseo per la copia omaggio.


Trama

1944. Dopo l’occupazione militare della Jugoslavia da parte della Germania, la città slovena di Maribor viene annessa al Terzo Reich e il tedesco imposto come lingua ufficiale. Mentre in montagna avanza la resistenza armata, sulle vie del capoluogo, ribattezzato Marburg an der Drau, piovono bombe: le sorti della guerra sono segnate e questo rende i tedeschi ancora più feroci. Sonja, una giovane studentessa di medicina, è incerta quando riconosce sotto l’uniforme da ufficiale delle SS Ludek, un compagno d’infanzia con cui sciava da bambina. Ma ora ha troppo bisogno dell’aiuto di quell’amico influente per esitare: il suo ragazzo, Valentin, è in arresto da mesi, accusato di cospirazione, e nelle carceri del Reich finire in un lager o alla fucilazione è questione di un colpo di penna. Ludek, che ha cambiato il suo nome in Ludwig ed è un fervente nazista, accetta di aiutarla, tuttavia una richiesta così delicata esige un compenso adeguato. Valentin viene liberato e, portando nel cuore il dubbio atroce che Sonja possa aver sacrificato se stessa per lui, prende la via dei monti per unirsi ai partigiani. Valentin, Sonja e Ludwig si ritroveranno lungo i sentieri tortuosi di una guerra fratricida nel centro dell’Europa, raccontata in una prospettiva inedita e a noi molto, troppo, vicina. Drago Jančar torna con un impetuoso romanzo di passioni attraversato da una rivalità fortissima e da un amore che non è disposto ad arrendersi.


Questa trama mi ha colpita subito, ero pronta a trovarmi di fronte una storia molto intensa dal punto di vista emotivo e così è stato.
Ludek, Valentin e Sonja sono tre personaggi molto diversi, condividono però l'aver vissuto in un periodo storico dove ogni cosa era sospetta, ogni preoccupazione era amplificata e dove si rischiava di morire ogni giorno.
Sonja è una studentessa innamorata di Valentin e quando lui viene catturato pensa che il modo giusto per aiutarlo sia chiedere aiuto a Ludek, un uomo che aveva conosciuto anni addietro con suo padre. Sa che domandare l'interferenza di un agente delle SS sia pericoloso eppure non esita un solo istante pur di salvare il suo ragazzo.
Ludek è un uomo ligio al dovere,convinto che quello che faccia sia giusto. Ama il rispetto che incute la sua uniforme, il terrore che vede negli altri quando lo guardano eppure anche lui non è felice, non quanto vorrebbe.
E infine Valentin. Tra i tre lui è stato il personaggo che ho preferito di meno. Quando viene rilasciato e capisce che è stata Sonja a intercedere per lui non reagisce come la ragazza si aspettava e si avventura invece in una vita pericolosa e del tutto fuori controllo dove non è mai del tutto pronto. Secondo me lui è troppo giovane, impulsivo e poco avvezzo al sangue freddo che invece dovrebbero avere le persone che decidono di percorrere una determinata strada, non che sia un codardo ma non mi ha trasmesso quella sicurezza che di solito sarebbe necessaria in coloro che battono per la libertà.

                                   


La storia prosegue su tre binari diversi, ma intrecciati tra loro portando il lettore a chiedersi cosa succederà e come le atrocità che accadono ogni istante possano davvero essere esiste. Ai tre personaggi principali se ne aggiungono altri che, apparentemente, causano soltanto nomi in più da ricordare ma che invece svolgono un ruolo fondamentale e che chiudono un cerchio lasciato aperto fin dal primo capitolo.
Una storia che non racconta le cose con giri di parole, lo fa descrivendo la cruda realtà spiegando quello che è successo nel passato con attenta dedizione. Ci parla di emozioni forti che passano dalla speranza alla rabbia più feroce, dalla paura all'amore e il tutto condito con un'ambientazione che mette ansia perchè in un certo senso sai come andrà a finire, ma nello stesso tempo ti auguri in un miracolo.
Penso che a un certo punto sia complicato distinguere il i cattivi dai buoni perchè ognuno agisce pensando di far del bene ma i risultati dimostrano che non era per tutti così. E' complicato comprendere le motivazioni di quelle morti spesso ingiustificate, ma questa storia ci mostra un altro punto di vista, quelli di coloro che agivano secondo un ideale in cui credevano fino in fondo.
Vite spezzate, sconvolte, distrutte, come è possibile andare avanti dopo aver vissuto in prima persona certe situazioni? Sonja è quella forse più turbata di tutte, di lei si presume svolga un certo percorso, ma la vita, lo sappiamo, è imprevedibile e nulla è deciso, nemmeno ciò che veramente vogliamo.
Indubbiamente i sopravvissuti di quei momenti ne sono usciti cambiati ed è naturale, è difficile giudicare senza aver vissuto ma di certo è impossibile restare uguali e chi è stato davvero fortunato è colui che è riuscito a voltare pagina, non era per niente semplice.
Una lettura forse non per tutti, ma che sicuramente è interessante per ricordarci di non dimenticare.
Di libri che trattano certi argomenti per quanto spinosi credo che non mi stancherò mai e non solo perchè parlano di realtà, ma ci permettono anche di vedere le cose da vari punti di vista rammentandoci che niente è come sembra nemmeno in quelle giornate così particolari.

Valutazione 3/5

                                  

                                                 

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