Pagine

lunedì 18 settembre 2023

Recensione: Quei giorni felici di Heike Koschyk

Buon lunedì amici lettori.
Apriamo la settimana con una storia che parla di una saga.

Ringrazio Piemme per la copia omaggio.


Trama

Amburgo, 1902. Il giovane Otto Lagerfeld emigra in Sudamerica per provare a realizzare il suo sogno, diventare un imprenditore di successo. Quando, tornato ad Amburgo per visitare la famiglia, incontra la sorella del suo migliore amico, Theresia, ne rimane incantato, ma decide comunque di ripartire, spinto da un irresistibile istinto per l'avventura e per gli affari. Viaggerà fino a Vladivostok per dedicarsi a un nuovo commercio: la vendita di latte in scatola importato dagli Stati Uniti. Ma lì viene sospettato di spionaggio e chiuso in carcere. Finché un giorno, ritrovatosi in tasca il quadrifoglio che gli aveva regalato Theresia, capisce che l'unico modo per avverare i suoi sogni è tornare dalla sua famiglia scappando da quella prigione. Quei giorni felici è la storia di un bambino che vede nel padre imprenditore un modello di vita. Una storia che ci porta in giro per il mondo e attraversa le pagine più drammatiche del Novecento.

Sono sempre belle le storie che intrecciano passato e presente e questa non è da meno.
Ci troviamo prima nel 1942 quando facciamo la conoscenza di Otto Lagerdeld un uomo preso dal suo lavoro e dai vari impegni.
Chi era però prima di diventare un grande imprenditore? Per scoprirlo ci spostiamo nel 1897 quando alcune cose della sua vita cominciano a prendere forma.
E' un viaggio lungo che ci porterà a scoprire meglio questo personaggio che fin dall'inizio sembra ermetico e pieno di misteri, ma che invece vediamo come la vita, in particolare l'amore, l'abbia portato ad essere una persona completamente diversa.
Penso che sia normale essere diversi e cambiare nel corso della vita, a volte sono proprio le esperienze che ci portano a cambiare, le scelte che prendiamo, le situazioni che dobbiamo affrontare, tutto ciò che vediamo, le persone con cui parliamo ci portano a cambiare.
Otto nella sua vita ha visto tante cose, ha fatto la conoscenza di svariate persone e questo l'ha portato anche a cambiare modo di rapportarsi con gli altri a seconda di chi aveva davanti.
E' un uomo che ha lottato tanto per raggiungere il posto che occupa adesso, è un uomo che ha inseguito un sogno anche se all'inizio non sembrava tale e che è riuscito a realizzare ciò che voleva, anche forse qualcosa in più, ma raggiungere il successo lavorativo a volte porta anche delle conseguenze.

                                 
Ho notato uno stile scrittura non sempre fluido, tuttavia mi è piaciuto seguire la storia di Otto e vedere insieme a lui come ogni cosa mutava tranne una: l'amore per Theresia.
L'autrice non è stata gentile con le gioie e devo ammettere che qualcosa non me l'aspettavo, anche se forse in un certo senso a un certo punto si è anche capito.
E' una lettura diversa perchè ci mostra un periodo storico particolare, di quello che cambia sotto i tuoi occhi senza che puoi fare niente per rimediare, senza poterti opporre come desideri perchè è tutto molto più grande di te.
E' una storia che sì, ci fa vedere la strada di Otto ma anche dei personaggi al suo fianco, anche di una famiglia che diventerà grande e che subirà le conseguenze delle sue azioni, che gioverà delle sue scelte e che, adesso, ha finalmente trovato una stabilità economica e mentale.
Per coloro che apprezzano le saghe familiari questo libro piacerà molto, per coloro che apprezzano lo stile di autrici straniere così dedite ai dettagli sarà sicuramente una bella lettura e per chi cerca qualcosa di nuovo forse potrebbe farci un pensierino.

                                      

3 commenti:

  1. Ciao Susy! Il genere storico mi intriga sempre :-)

    RispondiElimina
  2. Le saghe familiari sono sempre coinvolgenti

    RispondiElimina
  3. Le saghe familiari mi piacciono, ne ho lette un po' ed è un genere che ancora continua ad incuriosirmi. Questo libro finisce dritto nella mia lista!

    RispondiElimina