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mercoledì 20 dicembre 2023

Rubrica I love regency. Recensione: Un conte dalle nobili intenzioni di Deborah Hale

Ciao a tutti amici lettori.
Torna la rubrica regency in collaborazione con la mia amica Catia dove leggiamo un genere che adoriamo:  I love regency.



I love regency è una rubrica a cadenza mensile in cui io e Catia di Rivendell Katy Booklover vi parliamo di un libro scelto insieme nel panorma regency e historical romance.
La scelta è ricaduta su un libro che eravamo curiose di leggere.


Trama
Ferito nel corpo e nello spirito, il colonnello Gavin Romney è tornato a casa dopo la difficile e sanguinosa battaglia di Waterloo. Ha giurato a un suo commilitone morente che non avrà pace finché Napoleone Bonaparte non sarà assicurato alla giustizia. Ma la convalescenza è lunga e prima di potersi lanciare all’inseguimento del despota, Gavin dovrà battere un altro formidabile avversario, stavolta sul fronte domestico, Miss Hannah Fletcher, la devota istitutrice dei suoi figli.
Capace e premurosa, Hannah non può sopportare che i bambini che tanto ama rischino di rimanere orfani di entrambi i genitori come è successo a lei. Perciò è decisa in tutto e per tutto a sfruttare il periodo di convalescenza del conte per creare quel legame – sia col figlio maggiore che coi gemellini appena nati - che il colonnello, sempre impegnato nell’esercito, ha trascurato. Ma Gavin dubita di poter essere un buon padre: si è sempre visto come un guerriero e non un uomo di famiglia; e anche il suo infelice matrimonio ne è stata una prova.
Oltretutto, un attaccamento maggiore alla famiglia potrebbe distoglierlo dalla sua solenne promessa…
Dapprima su posizioni diametralmente opposte, Hannah e Gavin si troveranno a dover rivedere le reciproche opinioni sull’altro, riconoscendo i propri pregiudizi e scoprendo di condividere un passato non dissimile. Basterà questo, però, a far loro fare fronte comune?
E cosa fare di quei crescenti quanto inaspettati sentimenti che mettono a rischio il cuore di entrambi? Mentre la situazione, con Napoleone, in Europa, sembra precipitare, sia Gavin che Hannah dovranno prendere decisioni importanti per il loro destino.

Avevamo letto insieme Un'istitutrice per il Barone e mi era piaciuto molto, quindi la curiosità di questa storia della storia autrice che ha come protagonista l'amica della precedente protagonista mi incuriosiva molto. 
Sono libri autoconclusivi che possono essere letti anche separatamente.
Decisamente mi è piaciuto più il primo, ma per una questione puramente personale.
Andiamo però con ordine.
Hannah è un'istitutrice molto in gamba, ama i bambini della sua padrona come fossero suoi, questo attaccamento, quest'amore genuino me l'ha fatta diventare subito simpatica e mi ci sono trovata in lei tante volte. Ha un passato difficile, un'indole gentile, generosa e un cuore buono, è un personaggio molto positivo però mi è piaciuto che non fosse mai debole o fragile perchè il suo temperamento forte e determinato mi ha strappato più volte un sorriso di soddisfazione.
Adoro personaggi così che bilanciano bene le due cose, d'altronde può esistere una persona dolce ma anche forte perchè un sentimento non toglie l'altro.
Alla morte della sua padrona teme per il futuro dei piccoli soprattutto perchè il padre, tornato dalla guerra con una ferita per niente superficiale sembra più interessato a Napoleone che al benessero dei suoi figli e allora farà di tutto per farlo restare e per creare quel legame di cui tutti hanno bisogno.

                                        
Nel complesso devo dire che la storia non mi è dispiaciuta, mi è piaciuto tantissimo come Hanna spingesse quell'uomo restio a prendere in braccio dei neonati a capire le sue priorità.
Gavin non è una cattiva persona, ma non sa cosa vuol dire essere padre soprattutto perché ha avuto un pessimo esempio dal suo, ci va quindi in punta di piedi e teme di sbagliare, ma grazie alla rassicurante e anche impertinente presenza dell'istitutrice si rende conto che essere genitore vuol dire anche sbagliare e commettere errori e che insieme a loro può ritrovare quella pace da sempre desiderata.
Ho apprezzato molto il significato e il messaggio che l'autrice ha voluto lanciare con questa storia che offre tanti spunti di riflessione, mi sono piaciuti i due personaggi così fieri e determinati eppure così fragili quando si tratta di sentimenti perchè è il momento in cui ci si offre vulnerabili alla persona che su cui vogliamo essere sinceri al cento per cento.
La parte secondo me poco convincente è stata la parte romance, improvvisamente i due si dichiarono innamorati l'uno dell'altra quando in realtà c'è stata poca interazione a parte scambiarsi notizie su Napoleone e sulla guerra e su qualche aneddoto familiare.
Sì, ci sono stati momenti insieme in cui si sono confidati, hanno cominciato ad abbassare la guardia quando si parlavano tuttavia quest'amore sbocciato così potente mi è sembrato troppo veloce e non sono riuscita ad appassionarmi alla loro storia come avrei dovuto per quanto ci fosse del grande potenziale secondo me sfruttato non benissimo.
Peccato perchè se fosse stata sistemata meglio questa parte sarebbe stato un libro più che bello, tuttavia non lo sconsiglio totalmente dato che ha molti punti forti e comunque si tratta di una mia percezione personale, anzi sarei curiosa di sapere cosa ne pensate se lo leggerete anche voi. Intanto posso dire che è una lettura veloce, scorrevole e aiuta a far passare qualche momento di serenità.

Valutazione 3/5

                                      

                                      

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