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mercoledì 1 dicembre 2021

Review Party. Babbo Natale e l'inaspettata Neve di Michele D'Ignazio

Buon primo dicembre amici lettori.
Oggi comincia ufficialmentei l mese più bello dell'anno, quello in cui si festeggia finalmente il Natale.
L'anno scorso un po' tutti l'abbiamo festeggiato non benissimo, ma adesso speriamo che sia meglio: dita incrociate!
Cominciamo questo bellissimo mese con un grande ritorno: quello di Michele D'Ignazio e delle avventure di Babbo Natale.




Ringrazio la Rizzoli per la copia omaggio.


Trama
Babbo Natale ha messo su famiglia.
Vivere con Bice e la piccola Neve è meraviglioso, ma anche strano, per lui che è rimasto a lungo da solo e che i bambini di solito li conosce solo per lettera.
Come legare con Neve?
Far ballare i calzini spaiati nella lavatrice o volare tra le stelle a bordo della slitta potrebbe essere un buon inizio, ma non basta: per diventare un vero papà, Babbo Natale dovrà ricordare qual è il dono più importante di tutti.
Dopo "Il secondo lavoro di Babbo Natale" e "Babbo Natale fa gli straordinari", l'avventura continua.

Prima di parlarvi di questo libro, vi voglio ricordare gli altri due che ho letto e amato e che, vanno letti secondo l'ordine cronologico per evitare di avere qualche pezzo mancante.

Il secondo lavoro di Babbo Natale

Babbo Natale fa gli straordinari

(cliccare sui titoli per le recensioni)


Mi sono piaciuti tantissimo i primi due e leggere quest'altro libro è stato come tornare di nuovo tra vie familiari dove, sai, può succedere qualsiasi cosa.
Michele D'Ignazio è bravissimo a narrare le vicende di questo buffo omino che tutti i bambini del mondo, e non solo, amano alla follia d'altronde come si può restare indifferenti di fronte a qualcuno che regala sempre doni preziosi?
Babbo Natale è un personaggio amato da tutti e l'autore l'ha reso una persona normale, non inavvicinabile infatti adesso vive con Bice e con Neve.
La storia di Bice è stata dolcissima e gli ha permesso di capire tante cose, adesso svolge più di un lavoro e poi ha Neve. Lui ama i bambini e averla intorno all'inizio è bellissimo, poi diventa strano perché sì, lui ama i bambini, ma li vede poco e non è abituato ad averla davanti ogni istante della giornata.
Come ci si comporta con una bambina? Come si fa a dirle le cose per evitare di commettere gaffe?
In questo libricino vediamo il grande Babbo Natale alle prese con un vero e proprio dilemma: fare il papà.

                                    


Riccamente illustrata questa storia è dolcissima, bella e regala la bellezza dello spirito del Natale. Adoro in particolar modo questi libri perchè la magia di una festa così bella e magica deve sempre esserci, non dobbiamo dimenticarla e grazie a storie del genere che viene più voglia di festeggiare.
Non è adatto solo ai piccoli che senza dubbio l'ameranno, ma anche ai grandi perchè offre spunti di riflessione, ci fa pensare quanto sia difficile e complicato il ruolo dei genitori e in più ci ricorda di godere delle piccole cose, di apprezzare quello che abbiamo e di non lasciarci troppo abbagliare dal chiedere troppo perchè la salute, l'amore delle persone care è tutto ciò di cui abbiamo bisogno per stare bene.
E' un libro bellissimo, che mi ha fatto venire voglia di tornare bambina e scrivere anch'io la famosa letterina perchè era bello quando tutto era più semplice e credevamo che scrivere quello che volevamo avrebbe dimostrato che i sogni si avverano. Crescendo si perde quell'ingenuità, ma i sogni continuano ad avverarsi, bisogna soltanto guardare le cose da un'altra prospettiva.
I bambini di tutto il mondo continuano a farlo e io auguro loro di crescere il più tardi possibile perché quella magia è bellissima e deve essere conservata più a lungo che si può.
Questo libro ha poi il pregio di essere più maturo rispetto agli altri due perchè parla di famiglia, dei rapporti che ci sono tra familiari mettendo in luce ombre e difetti e proprio per questo va doppiamente apprezzato. Secondo me l'autore è stato bravissimo e non era scontato dopo due libri di regalarci di nuovo una storia così bella, si poteva andare nel banale, nel ripetitivo ma lui ha completato alla grande quella che per adesso è una triologia. Se dovesse poi scriverne un altro sarò in prima fila pronto a leggerlo, se dovesse finire così ne sarei contenta lo stesso perchè mi ha lasciata con un grande senso di soddisfazione quando ho chiuso il libro e mi è venuta voglia non solo di Natale, ma anche di rileggerli tutti e tre di fila.
Li conoscete? Se la risposta è no, correte a rimediare.

Valutazione 5/5


                                

                                                



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