mercoledì 28 ottobre 2020

Rubrica: Quattro lady per un libro. Recensione: Tu che avanzi nel buio della notte di Virginia Dellamore

Rieccomi come annunciato stamattina per una Rubrica che adoro e a cui sono felicissima di partecipare.


Quattro Lady per un libro è una Rubrica a cadenza mensile in cui io e altre tre blogger decidiamo di comune accordo di parlarvi di un libro storico, regency o comunque ambientato nel passato che stuzzica la nostra curiosità. Non faremo solo la semplice recensione, ma ognuna di noi si occuperà poi di un aspetto particolare della storia: Stile di scrittura, Trama, Personaggi, Ambientazione. Grazie alla bellissima creatività di Tania del blog My Crea Bookish Kingdom per la grafica perfetta.
In quest'avventura non sono da sola e infatti vi suggerisco di passare a leggere le recensioni di Tania My Bookish KingdomCatia Rivendell Katy Booklover e Lara La Nicchia Letteraria e i loro approfondimenti specifici.

Il libro scelto questo mese è Tu che avanzi nel buio della notte di Virginia Dellamore


Tram
Nonostante la sua giovane età e la sua straordinaria bellezza, Elizabeth è una ragazza dai gusti semplici, ben diversi da quelli delle sue coetanee. Mentre le altre fanciulle sognano di lasciare la quiete della campagna e di trascorrere una Stagione indimenticabile, lei non ha alcuna intenzione di abbandonare il paesino del Derbyshire nel quale vive. Preferisce la pace dei boschi e lo splendore dei laghi allo sfarzo di Londra. La città non l’attrae e il matrimonio non le interessa.
Finché, un giorno, incontra il ragazzo più affascinante che abbia mai visto: Lord Cecil Cavendish, l’erede del conte alle cui dipendenze lavora suo padre. Un partito apparentemente irraggiungibile per la figlia di un modesto servitore.
Meno irraggiungibile si dimostra invece un altro ragazzo, Jem Black, un tipo rude da poco giunto al villaggio in cerca di lavoro e subito assunto come stalliere.
Tanto Cecil è timido e gentile, quanto Jem è spavaldo e sgarbato.
Tanto Cecil incarna l’idea del principe delle fiabe, quanto Jem sembra un pericoloso pirata.
Sebbene così diversi fra loro, però, entrambi celano importanti segreti.
Per chi batterà il cuore di Elizabeth? Chi sconvolgerà la sua giovinezza? A chi donerà il suo amore per sempre?
Ho letto molti libri di Amabile Giusti e il suo stile mi piace, ecco perché ero curiosa di scoprirla nella sua veste storica. Quando scrive regency e storici usa questo pseudomino, all'inizio non lo sapevo e ne sono stata fin da subito incuriosita così alla prima occasione ho comprato questo libro e d'accordo con le mie amiche blogger abbiamo deciso di intraprendere questa lettura.
Risultato? Bello, ma con qualche riserva.
Oltre a parlarvi del libro, il mio compito oggi è quello di puntare l'attenzione sullo Stile di Scrittura e su quello vorrei soffermarmi subito.

Amo la narrazione in prima persona, ormai lo sapete la prediligo sempre soprattutto nei romance ma quando si tratta di un regency, di uno storico o comunque di una storia ambientata nel passato allora la narrazione deve essere rigorosamente in terza persona al passato. Lo trovo più giusto, più coerente con l'epoca e anche adatto all'ambientazione. Qui troviamo una cosa insolita perché oltre ad esserci il doppio pov abbiamo Liz, la protagonista femminile con la terza persona e James il protagonista maschile in prima. All'inizo questa novità mi è piaciuta, ma dopo l'ho trovata una scelta azzardata e poco consona a una storia come questa e lo dico con tutta l'adorazione per i pov in prima persona, ma secondo me qui si poteva evitare per dare il corretto valore al genere. Ovviamente è una mia idea e resta personale, ma leggendo i capitoli di James era come se leggessi un contemporaneo e ha spazzato via la gioia di tuffarmi nel passato come mi accade sempre quando leggo uno storico.
Apprezzo molto quest'autrice nel contemporaneo e qui ho trovato il suo stile diretto, immediato e scorrevole. C'è anche una notevole differenza sulle caratteristiche fisiche di personaggi. Di solito lei tende a a descrivere i suoi personaggi maschili bellissimi mentre le ragazze non di aspetto appariscente, a volte anche brutte, qui invece la situazione è ribaltata perché stavolta è lei ad essere una dea scesa in terra e lui un comune ragazzo dall'aspetto rude. Credo che Ambile/ Virginia sia brava a creare storie che sembrano uguali ma che si differenziano ogni volta e anche questo è il caso.
Tuttavia per quanto abbia trovato lo stile che conosco bene, familiare e molto bello, questa volta non mi ha appassionato perchè l'ho trovato troppo vicino a un contemporaneo e poco adatto a uno storico. Non mi sento nemmeno di definirlo regency come mi sarei aspettata e ammetto di esserne rimasta un po' delusa, forse sono io che sto diventando esigente in fatto di letture soprattutto quando si tocca un genere che adoro e che leggo più che volentieri, ma stavolta non mi ha convinta del tutto.
Altra cosa che mi ha lasciato perplessa è stato il finale. Dopo che i due protagonisti ne hanno passate tante e davvero, davvero tante gli ultimi capitoli con epilogo compreso si accelerano non poco per dare vita a avvenimenti solo raccontati e poi giungere a un finale dolce, ma affrettato. Perchè? Per quale motivo ha dovuto fare così in fretta per chiuderla? Oramai pagine in più non avrebbe guastato una storia già prolissa di suo, anzi arrivati a questo punto, a mio parere, l'avrebbe resa ancora più completa.




Sto descrivendo solo i lati negativi e me ne rendo conto, eppure la storia ha del potenziale che nel complesso non mi è dispiaciuto per niente. Liz e James sono due personaggi davvero sfortunati, che per raggiungere la felicità insieme devono superare tante peripezie perché a volte raggiungere anche la serenità più piccola c'è bisogno di continue lotte.
Per entrambi ho provato molta tenerezza, si trovano coinvolti in situazioni per niente facili come se la vita li mettesse costantemente alla prova eppure non perdono mai loro stessi, anzi migliorano e in positivo perchè insieme sono una vera forza.
Questa storia ci dimostra quanto seguire il proprio cuore sia sempre e comunque una scelta giusta. Le decisioni che prendiamo scegliendo di seguire il suo consiglio ci portano sempre verso la direzione giusta, quelle invece dettate solo dalla testa ci coinvolgono in spiacevoli conseguenze e penso che questo sia un monito da tener presente nella vita di tutti i giorni. Può apparire scontato e banale e invece questo consiglio è davvero importante e secondo me dovremmo tutti seguirlo alla lettera. Non parlo solo di decisioni amorose, ma in linea generica perché seguendo il cuore non si sbaglia mai.
Infine vorrei fare un piccolo riferimento a Ferdinand il cugino di Liz. Ho adorato il suo personaggio e anzi, non mi sarebbe per niente dispiaciuto leggerlo più spesso. L'affetto sincero per una cugina ritrovata, il suo intervento importante per la sua storia d'amore e la sua schiettezza me l'hanno reso simpatico fin da subito.
Nel complesso credo che sia una storia carina, adatta a chi ama il lieto fine e le storie d'amore tormentate dove l'amore trionfa sempre.

Valutazione 3/5








6 commenti:

  1. In ritardo arriva il mio commento.
    Devo ammettere di essere rimasta abbastanza delusa da questo romanzo, sono diversi gli aspetti che non mi hanno convinta e mi trovo perfettamente d'accordo con il tuo pensiero.

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    1. Un vero peccato vero?
      Delusione che abbiamo condiviso tutte purtroppo

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  2. Sai che anche io sono diventata più esigente con le storie appartenenti ai generi che più amo e leggo? XD Comunque, concordo su tutto, anche se ammetto di non aver notato la "brevità" della parte finale... Però non ho ancora perdonato James per lo smacco nella stalla... Lì non ho potuto fare a me di odiarlo tantissimo :\

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    1. Il fatto che siamo diventate lettrici esigenti secondo me è una cosa bella e d'altronde naturale visto che comunque leggiamo tanto.
      Peccato per questa storia che ci ha fatte impazzire poco

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  3. A me non è dispiaciuto ma ammetto di non aver letto altro dell'autrice per poter fare un paragone. Sicuro non è tra gli storici più belli che abbia letto finora ma comunque carino.

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    1. Per me è stata una piccola delusione, ma forse proprio perchè la conosco in altre vesti

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