Questa volta leggo. Recensione: La sciarpa ricamata di Susan Meissner

Ciao a tutti amici lettori.
Oggi approfitto della Rubrica Questa volta leggo per parlarvi di una storia che mi ha ispirata dalla prima volta che l'ho vista.

Questa Volta Leggo è una rubrica a cadenza mensile in cui dopo un sondaggio scegliamo un argomento comune e tante blogger partecipano con una recensione per tutto il mese. La rubrica è stata creata da Chiara, Dolci e Laura.

Il sondaggio vincente di questo mese riguarda un libro non ambientato in Italia.

La mia scelta è ricaduta su un libro di un'autrice che non ho mai letto ma che mi è piaciuto moltissimo.

Trama

Ellis Island, settembre 1911. Dopo aver perso l'uomo che amava, Clara ha scelto di prendersi cura degli emigranti che ogni giorno approdano all'isola, in attesa di ottenere il visto d'ingresso negli Stati Uniti. Un giorno, tra le migliaia di persone, un uomo attirala sua attenzione. Ha la febbre, forse è destinato a morire e non si separa mai da una bellissima sciarpa con un motivo floreale su cui è ricamato un nome: Lily...Manhattan, settembre 2011. Taryn lavora in un negozio di tessuti nell'Upper West Side. Rimasta vedova, è faticosamente riuscita a trovare un nuovo equilibrio e un pò di serenità. Ma non riesce a cancellare il ricordo del giorno in cui le Twin Towers sono crollate, seppellendo suo marito. E neppure a cancellare il senso di colpa: lei infatti si è salvata grazie a uno sconosciuto che ora, a distanza di dieci anni, bussa alla sua porta, portando con sè la sciarpa che Taryn aveva quel giorno: una sciarpa antica con un motivo floreale...

Quando ho visto questo libro per la prima volta mi aveva subito incuriosita, ma per mancanza di tempo non ho approfondito la nostra conoscenza. Poi mi è capitato sotto gli occhi in un secondo momento e ho capito che avevo aspettato fin troppo: dovevo leggere questo libro.
Adesso a lettura ultimata posso solo dire: perchè ho aspettato tanto?

La sciarpa ricamata non è solo una bella lettura, è molto molto di più. E' una storia meravigliosa che ti trascina tra passato e presente in un suesseguirsi di emozioni così profonde che staccare la lettura diventa davvero impossibile.
Questa storia ha una sola e unica protagonista: una sciarpa. No, non sto scherzando nè sto parlando di una sciarpa animata ma una semplice e bellissima sciarpa che nel corso del tempo ha aiutato due donne molto diverse in due epoche diverse salvando loro la vita.
So che adesso starete pensando che una sciarpa non può salvare la vita, invece è esattamente quello che è successo alle nostre due protagoniste.
Tutto comincia con Clara infemiera di guerra nel lontano 1911. Quando vede questa sciarpa la prima volta è al collo di un uomo, i suoi colori sono così accesi che la nota subito e poi un accessorio femminile addosso a un uomo si nota subito. Non ci vorrà molto perchè scopra che l'uomo in questione la indossa perchè è l'unico indumento che gli resta della sua moglie defunta da poco.
Anche Clara ha perso una persona cara ed entra subito in empatia con questo paziente, la sua posizione privilegiata di infermiera le permette anche di scoprire cose sul paziente che la mettono in seria difficoltà. E qui si pone un tema molto interessante. Quando scopriamo qualcosa che può ferire una persona, gliela diciamo lo stesso o evitiamo a questa persona la sofferenza di scoprire la verità?
Non mi sento di giudicare Clara per la sua scelta, penso che non ci sia una scelta sbagliata ma che soltanto trovandosi davvero in quella situazione si capisca quale sia la strada giusta da fare,
E la sciarpa cosa centra? La sciarpa non è servita solo a farli incontrare, la sciarpa è servita a far capire a Clara la strada da percorrere, l'ha portata verso un futuro diverso, le ha aperto gli occhi e l'ha decisamente fatto acquistare fiducia in se stessa. Non è un oggetto magico, è semplicemente un oggetto che le è servito da incoraggiamento per trovare la forza dentro di se.
Quella stessa sciarpa ha salvato la vita di Taryn nel 2011. E' capitata tra le sue mani per pura coincidenza, è sempre la medesima sciarpa e anche se Taryn non ha mai conosciuto Clara le due donne sono legate da quella sciarpa anche se non lo sanno. Sono due donne cresciute in epoche diverse, eppure in certi versi molto simili. Se si fossero incontrate secondo me sarebbe andate molto daccordo. Sono capaci, intelligenti, determinati e molto forti. Da sole si sono rimboccate le maniche e create un futuro dove potevano farcela da soli, senza l'aiuto di nessuno.

Mi sono piaciute entrambe anche se, per parere personale, ho apprezzato di più la storia di Clara. Sarà che il passato ha sempre un certo fascino, sarà che viene dato più spazio a Clara ma la sua storia davvero mi ha coinvolta totalmente.
Lo stile dell'autrice è autentico e scorrevole. Come ho detto prima, difficilmente riesci a staccarti dalle pagine, vuoi scoprire cosa succede, vuoi sapere come andrà a finire e l'interesse non scema mai anche se è un libro abbastanza lungo.
I capitoli alternati di Clara e Taryn ci fanno saltare tra passato e futuro con faciltà e ci mostrano come alcune cose nel tempo non sono mutate.
Se per Clara essere donna ai suoi tempi era complicato, per Taryn non è da meno. Entrambe però hanno avuto al loro fianco persone che le sono state vicine e le hanno spronate a non arrendersi mai. Entrambe hanno vissuto un dolore forte, un dolore che solo il tempo allieva ma non guarisce completamente ed entrambe hanno reagito isolandosi da tutti. Poi d'un tratto hanno ricevuto uno scossone forte che le ha fatte risvegliare dal tepore in cui erano crollate.
Hanno capito che era tempo di rialziarsi e voltare pagina perchè solo in quel momento si poteva davvero tornare ad essere felici. E la sciarpa è stata fondamentale per entrambe, la sciarpa ha segnato l'inizio di un nuovo periodo e la fine di un altro. Anche se può sembrare impossibile quella sciarpa ha davvero salvato le loro esistenze.
Una storia davvero bella che ho letto tutto d'un fiato e che consiglio sicuramente a chi cerca le storie particolari e ben scritte.
Sapevo che mi sarebbe piaciuta, ma non in questo modo e sono davvero felice di averla letta. Non posso che dare il mio giudizio pieno.

Valutazione 5/5

E adesso vi lascio al calendario per non perdere tutte le altre tappe