martedì 17 novembre 2015

Rubrica Favole #3: L'incantesimo della sorgente



Di solito quando aggiorno questa rubrica, parlo di favole Disney o comunque fiabe molte conosciute.

Oggi, invece ho deciso di parlare di qualcosa di diverso, di una fiaba polacca che mi è capitata tra le mani e che mi è piaciuta molto.
Trovo che le favole, le fiabe facciano sempre riflettere molto e poi quando c'è il lieto fine è qualcosa che mi piace ancora di più.





La fiaba in questione è polacca e racconta la storia di una ragazza semplice, generosa e molto dolce che grazie al suo grande spirito di battagliera non si da per vinta e lotta fino in fondo per avere la felicità.

Katia, la protagonista di questa storia è una vera eroina. Mi piace molto e trovo la sua storia molto bella.



Per chi non conoscesse questa storia o per chi ha voglia di rileggerla eccolo un breve riassunto.

In un piccolo villaggio della Polonia viveva un uomo con tre figlie che svolgeva una vita semplice e tranquilla.
Un giorno si ammalò e non ci fu verso per farlo guarire, l'unica soluzione sarebbe stata quella di bere l'acqua della magica sorgente così le figlie decisero di aiutarlo.
Per prima andò la primogenita ma, quando stava per attingere alla fonte le fu detto da una  voce misteriosa che l'unico modo per avere la brocca piena era quello di sposarla.
Lei scappò via spaventata così ci provò la seconda.
Anche a lei fu detta la stessa cosa, e anche lei scappò via così ci provò Katia la più piccola.
Lei aveva un'anima buona e generosa e promise che avrebbe rispettato la promessa a patto di avere la fonte magica.
Tornò a casa con la brocca piena e presto il padre guarì.
Dopo alcuni giorni bussò alla porta un essere coperto da una pelle di lupo dicendo a Katia che doveva rispettare la sua promessa e sposarlo.
Le sorelle scapparono spaventate e Katia restò ferma ad affrontare il suo destino. A quel punto la pelle di lupo cadde ai suoi piedi e Katia vide il suo futuro sposo, un bellissimo giovane che era costretto a indossare le viste per un maleficio. A mezzanotte infatti doveva andare via tutte le notti e non poteva mostrare il suo volto a nessuno tranne a lei che aveva accettato di sposarlo, senza nemmeno conoscerlo.
Lui si chiamava Stanislas e cominciò a provare dei sentimenti molto forti per la sua giovane sposa che contraccambiava.
Katia non tenne fede alla promessa, perchè si confidò con suo padre e lui credendo di aiutare sua figlia un giorno presa la pelle di lupo e la bruciò.
Stanislas, disse però a sua moglie che doveva andarsene per un paese lontano e se lei voleva seguirlo doveva calzare delle scarpe di ferro per camminare e riempire di lacrime un paiolo di ferro.




Alla sua partenza Katia pianse tanto e il padre usò le sue lacrime per riempire un paiolo e il padre per aiutarla, le preparò le scarpe di ferro.

Quando passarono dei giorni e suo marito non tornò, Katia decise di seguirlo anche se camminare con quelle scarpe non fu affatto facile.
Durante il cammino incontrò un gentile uomo anziano a cui raccontò la sua storia e lui le consigliò di interrogare la Luna.
La Luna le disse che non l'aveva visto ma che era il caso di domandare a suo fratello il Sole.




Katia così andò a chiedere il Sole portando con s ela noce che le aveva regalato la Luna.

Nemmeno il Sole seppe dirle nulla, le consigliò di chiedere al Vento e le regalò una seconda noce.

Il Vento fu in grado di aiutarla dicendole che Stanislas abitava al di la del mare e che era prigioniero della maga della sorgente.
Katia, che aveva già fatto tanta strada, non si perse d'animo e raggiunse il castello chiedendo udienza.
Per entrare doveva fingersi una principessa ma non aveva gli abiti adatti così aprì una noce che aveva conservato e ne uscì un bellissimo abito.
La maga padrona del castello, subito volle per se quell'abito e Katia glielo concesse in cambio di un giorno in compagnia di Stanislas.
La donna acconsentì e Katia sperò così di portare via suo marito da quel posto, quando cominciò a parlargli si rese conto che lui non ricordava nulla.
Non voleva ancora arrendersi e provò il giorno dopo ad aprire una nuova noce che le rivelò un abito ancora più bello.
Barattò quello con la maga in cambio di una giornata con Stanislas e tutto proseguì uguale, il giovane non ricordava nulla, sembrava così ammaliato.
Katia era certa che qualcosa non andava. Il terzo giorno osservò la maga mettere un intruglio nella bevanda di Stanislas e attenta scambiò l'elisir con l'acqua e scambiò il terzo e ultimo vestito della noce con la maga per passare un giorno con Stanislas.
Quando cominciò a parlargli del loro incontro, della pelle di lupo e del loro amore ecco che Stanislas non più vittima del sortilegio dell'elisir ricordò tutto.
Le disse che la maga lo teneva imprigionato in quel posto perchè innamorato di lui, Stanislas però aveva sempre amato una sola fanciulla: Katia.

Questa volta però Katia, che aveva notato il gesto della maga, riuscì a sostituire la magica essenza con dell'acqua. E quando rimase sola con Stanislas questi si ricordò della sorgente, della pelle di lupo e della fanciulla così dolce che egli aveva tanto amato.






Riabbracciò sua moglie e quell'amore così forte che li univa servì a spezzare l'incantesimo.

Grazie alle scarpe di ferro e al piolo di lacrime, adesso Stanislas non doveva più lasciarla a mezzanotte e grazie ai ricordi che erano tornati da Stanilas la maga non poteva più costringerlo a restare.
L'amore aveva trionfato.





4 commenti:

  1. Mi sembra di averla già sentita questa favola ...... comunque molto bella :-)
    Amo le Favole soprattutto quelle antiche e fatte bene
    Un saluto buon pomeriggio e migliore continuazione di settimana

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    1. Ciao Arwen, anch'io amo le favole fatte bene e questa mi piace molto.
      Un saluto anche a te, a presto

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  2. Ciao! Non ho mai sentito questa favola, davvero interessante! =)

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    1. Ciao! Io amo le favole e questa mi ha colpito subito

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