giovedì 6 ottobre 2022

Recensione: Chi me l'ha fatto fare di Sonia Lippi

Ciao a tutti amici lettori.
Oggi vi parlo del romanzo di Sonia Lippi collaboratrice del blog Il colore dei libri, una ragazza sempre molto carina che seppur non ho mai visto dal vivo ho sempre apprezzato per la sua passione sincera e per la voglia di mettersi in gioco.
Quando mi ha contattata per poter leggere il suo libro, non ho esitato un momento e capirete perchè quando leggerete sotto la sinossi.

Ringrazio l'autrice per la copia omaggio.


Trama
Proveniente da una storia di violenza e soprusi da parte del suo ex, Tania è ora impelagata con Adriano, in un rapporto d’amore senza sbocchi. Adriano è un ragazzo più giovane di lei, egoista, anaffettivo e succube della madre e della sorella. Dopo l’ennesimo venerdì sera disastroso, passato con la famiglia del ragazzo, Tania capisce che è arrivato il momento di liberarsi dall’angoscia continua che l’attanaglia. Così, dopo un evento tragico, trova il coraggio di interrompere quella relazione tossica e comincia a respirare una vita nuova. Di notte, si infila le cuffiette nelle orecchie, inforca la sua fedele bicicletta e passeggia per il centro di Roma fino all’alba. Durante una delle sue uscite notturne conoscerà Lola, un’anziana ex cantante, un po’ stramba, che tutte le notti si esibisce per un pubblico inesistente. L’amicizia tra le due donne è immediata e quando la ragazza viene a conoscenza del dramma che sta vivendo Lola, decide di aiutarla. Tania è felice che la sua vita stia tornando ad essere piena ed appagante, ma quando tutto sembra andare nella giusta direzione il passato torna prepotentemente nella sua vita, rigettandola nell’angoscia e nel terrore.

Ho letto Sonia come blogger, ma non l'avevo mai letta come autrice e quindi era curiosa di conoscerla in questa nuova veste soprattutto perchè questa è una di quelle storie che già sai che faranno male, ma nello stesso tempo aspetti che ti arricchiscono.
In particolar modo ho apprezzato il prologo, il modo in cui Sonia entra in punti di piedi in tematiche per nulla facili da raccontare, ma importanti da far conoscere.
Penso che le situazioni che vivono donne come Tania non vadano giudicate, non si può puntare il dito soltanto perchè si pensa che noi al loro posto avremmo agito diversamente. Come possiamo saperlo con certezza? Certe situazioni bisogna viverle, non mi stancherò mai di ripeterlo e a volte penso che siamo troppo pronti a giudicare quando invece dovremmo comprendere certe cose.
Non posso dire di aver apprezzato tutti i suoi comportamenti, ma l'ho capita, ho compreso il suo malessere e l'ho vista con occhi diversi.
Lei è in una sorta di limbo da cui non riesce a uscire. Ha paura di essere sola e si aggrappa a una persona che in realtà le dona solo briciole del suo tempo, della sua attenzione: perchè si fa questo?
Si potrebbe pensare che sia una persona debole, ma in realtà la questione è molto complessa perchè Tania viene da una storia d'amore tossica e adesso sta voltando pagina, ma come spesso accade si è trovata intrappolata in un'altra relazione sbagliata e ci metterà un po' prima di rendersi conto di quanto sia sbagliato farsi calpestare in questo modo.
Non giudico Tania, anzi mi sono sentita molto fiera di lei quando ha finalmente preso in mano la propria vita e ha riacquistato la libertà che meritava fin dall'inizio.


                                            
Confesso, però, che non sono riuscita bene a comprendere l'amicizia che la legava ai suoi più cari amici. Posso capire la famiglia alla quale raccontava poco e niente per vergogna, per proteggerli, ma gli amici erano al corrente di come era trattata questa povera ragazza e, a mio parere, avrebbero dovuto insistere un po' di più arrivando anche ad intromettersi, invece loro a parte parole di conforto e telefonate interrotte senza un saluto, hanno fatto poco. Ecco, questa seconda è un po' la nota dolente che non mi è tanto piaciuta perchè penso che l'amicizia vera sia tutt'altra cosa.
Pensiero mio ovviamente.
Se tralasciamo questa parte, penso che la trama sia ben costruita e ci porta purtroppo a pensare quanto la vita sia profondamente ingiusta perchè la cattiveria umana esiste anche negli sguardi di chi crediamo brave persone. 
C'è da rabbrividire se pensiamo che situazioni come quelle di Tania sono reali e sono quasi all'ordine del giorno. La sua storia, per quanto sia raccontata in un romanzo, è forte, fa male eppure racconta la verità.
L'autrice però ci dona speranza, ci porta a credere che anche dopo tanto orrore c'è la luce, che quell'oscurità in cui si piomba con facilità può essere messa da parte se c'è lo splendore di una nuova vita, di un futuro diverso in cui si è padrone delle proprie scelte e si smette di avere paura.
Quello di Tania è un insegnamento bellissimo e penso che possa servire da esempio per molte donne che hanno dovuto sopportare certe situazioni.
Quello di Sonia è un bellissimo messaggio che lancia perchè la speranza non dobbiamo mai abbandonarla, nemmeno nei momenti più bui. La speranza ci dona forza e quella forza poi ci aiuta a diventare persone più consapevoli con un'identità che finalmente ci piace.
Lo stile narrativo è semplice, la storia si legge in fretta senza problemi, tuttavia per un mio pensiero personale, in alcuni punti l'ho trovato un po' acerbo e poco emozionante, ma penso sia giustissimo per chi è ancora alle prime armi. Ho sperimentato sulla mia pelle quanto la pratica e il tempo siano importanti e Sonia ha tutte le carte per fare una lunga e bellissima strada.
L'ambientazione è nelle sue corde, si vede che "si trova a casa" perchè durante la lettura mi sono ritrovata a Roma sebbene non conosca benissimo la nostra capitale con una familiarità contagiosa.
I personaggi sono ben caratterizzati sia i buoni sia i cattivi e la storia procede verso quello che è un vero e proprio riscatto per Tania, la nostra protagonista.
Se cercate quindi una storia di rinascita, di riscatto interiore e di seconde possibilità sicuramente questa storia è perfetta.

Valutazione 3/5

                                

                                                   

4 commenti:

  1. Sembra davvero molto bello, forse in questo periodo sarebbe un po' forte per me. Concordo con te sul fatto che sia normale per un'autrice che sta scrivendo i primi libri avere uno stile un po' acerbo. Trovo che abbia avuto molto coraggio a lanciarsi fin da subito in una storia così complessa emotivamente e quindi non facile da gestire ❤️. Come sempre bellissima recensione ❤️

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    1. Sono d'accordo con te Enrica, penso che Sonia sia stata brava a lanciarsi in quest'avventura e le auguro tutto il bene

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