lunedì 18 novembre 2024

Review Party. Recensione: La ragazza senza radici di Cristina Caboni

Buon lunedì amici lettori.
Iniziamo la settimana con una storia che sono molto contenta di aver letto.

Ringrazio Garzanti per la copia omaggio.


Trama
Un vino che ha riposato sul fondale sabbioso del mare, cullato dalle onde. Adeline non aveva mai sentito parlare di nulla del genere. Eppure, da quando lo ha assaggiato, è cambiato qualcosa in lei. Forse perché a donarglielo è stata Miranda, l'anziana donna che un giorno, all'improvviso, si è presentata agli archivi del comune di Nizza, dove Adeline lavora, per avere informazioni su un figlio che credeva morto alla nascita. Miranda è certa di averlo visto, ormai adulto, ma non ha fatto in tempo a fermarlo. Adeline sa che non deve assecondare le sue richieste, che il passato è passato e va lasciato dov'è. Se lo ripete ogni giorno per non pensare ai genitori che l'hanno abbandonata neonata senza mai cercarla. Ora è una donna realizzata, non deve voltarsi indietro. Ma l'emozione e la disperazione che ha letto negli occhi di Miranda hanno smosso qualcosa dentro di lei. Deve aiutarla a trovare suo figlio. Da sempre affascinata dalla genealogia, Adeline è capace di frugare tra vecchi documenti e carte dimenticate per scovare un indizio; una ricerca in cui vorrebbe accanto a sé Damien, l'assistente sociale che le ha insegnato a guardare avanti e a medicare le proprie ferite. Ma lui ha paura che indagare le origini di una famiglia possa farle troppo male. Adeline ne è consapevole, ma qualcosa di speciale la lega a Miranda. Quello che non sa è che le famiglie nascondono sempre dei segreti che non per forza vanno svelati. Alcuni possono mettere tutto in discussione. 
Intensa e coinvolgente, questa è una lettura che mette in mostra i sentimenti e le emozioni più profonde.
Ancora una volta Cristina Caboni ha scritto una storia che tocca il cuore, che parla al cuore e che fa bene al cuore. 
Si parla di radici, di famiglia, di legami importanti, ma soprattutto si parla di rapporti speciali.
Adeline è una protagonista che per la maggior parte della storia avrei voluto abbracciare. La sua forza si alterna a una fragilità che tenta di mascherare con il silenzio, con l'isolamento, ma in realtà Adeline ha tanto da dare, ha tanto da offrire e nonostante non abbia vissuto un'infanzia come tutti, lei adesso è una persona che si fa voler bene e che tutti apprezzano per la sensibilità che possiede.
La sua vita si intreccia a quella di Miranda. Un incontro casuale, ma in realtà voluto dal destino perché sarà proprio quella semplice conoscenza a unire queste donne così diverse eppure unite dallo stesso dolore e anche dallo stesso amore.

                               
La storia di Miranda è un colpo al cuore, ho provato tristezza e impotenza leggendo il suo racconto, ma anche speranza perchè Miranda si è rialzata e ha trovato uno scopo nella vita, un grande amore e la vera felicità. Questa felicità però è offuscata dal pensiero di non aver fatto tutto il possibile per il suo unico figlio, l'uomo che è sicurissima di aver visto di sfuggita.
Quando Adeline si premura per aiutarla le dona una nuova forza, quella speranza che credeva perduta e che adesso cresce più che mai.
Il mistero che si cela dietro questo figlio perduto non me l'aspettavo, è stato un vero e proprio colpo di scena che però sistema tutto, rende chiare tante cose sospette e riesce anche a far vacillare le convinzioni. Sì, perchè devo dire che credevo di aver compreso delle cose e invece poi mi sono ricreduta, questo segreto svelato ha rimesso tutto in discussione e per quante certe cose personalmente non le abbia approvate, ho capito le motivazioni e compreso certi comportamenti, d'altronde quando ci sono in ballo i sentimenti è la cosa più logica sbagliare in buona fede.
E' stata una lettura coinvolgente, interessante e anche ricca di spunti di riflessione perchè su determinate cose, su alcuni argomenti così delicati bisogna avere una visione completa prima di scegliere da che parte stare.
La scrittura della Caboni è attenta, precisa, c'è una minuzia dei particolari che mi ha permesso di vedere, come se l'avessi davanti a me, quelle vigne spettacolari, quei luoghi stupendi che viene voglia di visitarli, ma non solo. Si vede che c'è tanta ricerca per la spiegazione di concetti reali e tanto interessanti, si vede che c'è la passione per ciò che si descrive e si spiega.
Una lettura che, per quanto mi riguarda, ha riconfermato la bravura di questa penna e che ci regalato personaggi così reali, così imperfetti, così veri che sarà difficile dimenticare.
Un piccolo appunto lo farei per una cosa triste che succede nel corso delle pagine e che avrei preferito non succedesse, fino alla fine ho aspettato il miracolo perchè l'ho trovato molto ingiusto anche se penso di aver intuito la motivazione dietro cui c'è stata questa scelta.
In conclusione quindi una storia che assolutamente consiglio e che sono contenta di aver letto.

Valutazione 4/5

                                

                                                    

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