venerdì 5 aprile 2019

Review Tour. Recensione: E' il suono delle onde che resta di Clizia Fornaiser

Ciao a tutti amici lettori.
Oggi giornata molto importante che mi riguarda da vicino, quindi eccezionalmente per oggi doppio post. Vi aspetto più tardi per la ghiotta novità, ma prima voglio parlarvi di una lettura particolare in cui partecipo grazie al lungo Review Tour.
Vi ricordo di passare da tutte le altre per leggere i vari pensieri.


Ringrazio la Harper Collins per la copia omaggio


Trama

E' la notte di Natale su un'isola remota, circondata dal mare scuro. Caterina è una vecchia signora stravagante, un'artista, che ha scelto per sè un destino di solitudine. Non vuole prendersi cura di niente e di nessuno, nemmeno di un gatto, e per questo vive reclusa nella sua casa arroccata su uno scoglio, lo spazio in cui dà vita alle sue opere d'arte. Mentre il resto del mondo festeggia davanti a una tavola imbandita, Caterina sta per andare a dormire, sola come sempre. I suoi occhi stanno per chiudersi, quando sente un rumore di vetri che si infrangono. In salotto giace una bambina, bagnata e svenuta. L'emozione di quell'improvviso contatto umano è troppo forte, e l'unica cosa che Caterina riesce a fare è stenderle addosso una coperta, sperando che la notte le sia clemente. La mattina dopo la bambina si è svegliata, ma non ricorda nulla della sua vita precedente. Sta disperatamente cercando il papà, ma di lui rammenta solo la voce e una musica lontana. Adele, come Caterina chiama la piccola, travolge l'anziana e reticente artista con tutta la vita e i colori che porta con sè. Inizia così per entrambe un'avventura che le porta fino agli angoli più remoti della terra e che cambierà irrimediabilmente le loro esistenze e i loro cuori.
Ci sono dei libri che ti ispirano subito, storie che quando leggi la trama sai che vanno letti perchè ti restano impressi. Mi è successo con questo libro, ho capito che era una storia che andava letta e ho fatto benissimo.


L'autrice è al suo esordio, ma la sua penna è così leggiadra e poetica che non si nota l'inesperienza. Il suo stile è particolare, non simile ad altri perchè spicca per originalità soprattutto nelle descrizioni.
Mi è piaciuto molto questo suo modo di raccontare e man mano che la storia acquistava maggiore importanza ho capito che quello stile era proprio perfetto per questa trama.

A un certo punto della storia ho cominciato ad intuire qualcosa devo ammetterlo anche se dicevo a me stessa che non era possibile, poi però arrivata alla fine i dubbi sono stati sciolti e quel colpo di scena finale ha spiegato tante cose e messo a tacere ogni dubbio.
L'intensità di questa storia mi ha travolta, emozionata e resa consapevole del fatto che la vita ci sorprende sempre. Questo libro ci mostra come il cuore sia davvero un organo enorme capace di raccogliere sentimenti ed emozioni di un numero indefinito. Non raccogliamo soltanto sentimenti positivi, non raggruppiamo soltanto sensazioni allegre perchè il cuore assorbe tutto come una spugna e se qualcosa ci sembra troppo doloroso lo lascia in un angolo senza cancellarlo. Niente viene perso, nulla viene dimenticato ma soltanto nascosto in un posto lontano e chiuso bene a chiave. Ma cosa succede quando quella chiave apre la porta? Cosa accade quando tutto quello che si voleva tenere nascosto risale in superficie?
Le reazioni sono piuttosto soggettive così come le motivazioni di voler accantonare tanto dolore, ma la soluzione è sempre unica: bisogna affrontare ogni cosa. I problemi, le avversità, gli ostacoli non si superano fingendo che non esistono ma si affrontano e non importa la tempistica, possono essere affrontati subito o in seguito ma l'importante è farlo.
Questa storia ci insegna questo e mi trovo perfettamente in linea col pensiero dell'autrice perchè soltanto quando troviamo la pace interiore riusciamo davvero ad essere sereni e vivere la nostra vita.



Caterina, la protagonista di questa storia, ce lo mostra pagina dopo pagina. E' una donna di mezz'età incattivita con la vita, scorbutica, sola e isolata dal mondo. Poi però  una bambina sconosciuta riesce a scaldare quel cuore inaridito dal tempo. Non ricorda il suo nome, non ha che pochi ricordi e Caterina le dà un nome: Adele. Si prende cura di lei nonostante la titubanza iniziale e comincia a comprendere che avere una compagnia le fa bene, attraverso l'innocenza e la schiettezza di una bambina comincia lentamente a cambiare anche se non è perfettamente consapevole.
Lei e Adele si aiuteranno a vicenda, capiranno qualcosa di loro stesse soltanto stando insieme e comprenderanno che incontrarsi in quella notte di Natale è stato proprio un miracolo.

Profonda e intensa questa storia mi è piaciuta molto, mi ha fatto sorridere ma anche intristire e mi ha regalato tante emozioni. Decisamente la consiglio a chi cerca qualcosa di alternativo, a chi ha la mente aperta e chi pensa che l'amore sconfigge spazio e tempo perchè resta sempre lei la forza più potente del mondo capace di abbattere ogni barriera universale.

Valutazione 4/5




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