venerdì 3 aprile 2020

Recensione; I pirati del lago di Mariangela Camocardi

Ciao a tutti amici lettori.
Siamo appena a inizio aprile, cosa ne pensate dell'arrivo di questo nuovo mese?
Io spero solo che sia più tranquillo per tutti, me lo auguro.
Per distrarvi oggi vi parlo della mia ultima lettura perchè i libri aiutano sempre tanto a non farci pensare troppo.

Tama
Milano, 1412. Cristiana è giovane, bella, sola e circondata da nemici, finché non incontra gli splendidi occhi azzurri del capitano di ventura Fabrizio. Lo fa quando tutto sembra perduto: il padre Jacopo è morto, il fratello Mattia è lontano e la madre Ippolita è succube del nuovo marito, Arrigo, che l'ha sposata solo per la sua ricchezza e sta cercando, aiutato dalla figlia Clarice, un mondo per impadronirsi definitivamente delle fortune della famiglia.Nel momento in cui Ippolita viene uccisa e la colpa ricade su Cristiana, il piano diabolico dei suoi sembra avere successo. E' però solo l'inizio di una vicenda che ci trascinerà nel cuore della Milano dei Visconti, fra intrighi, congiure, tradimenti, ma anche amori inaspettati e bruciante desiderio. Perché ci sono incontri che non si possono evitare, e quello con Fabrizio sembra scritto nel destino: il suo è uno sguardo che scalda, rassicura, fa battere forte il cuore di Cristiana. Basterà - quello sguardo - a placare la sua sete di giustizia e di amore?
Come sapete non è il primo libro di Mariangela che leggo. Spero di vederla quest'anno al Fri perchè mi piacerebbe proprio conoscere dal vivo questa persona che sto scoprendo sempre più brava a raccontare questo genere di storie alla perfezione.
Il suo stile semplice, lineale e scorrevole permette di leggere le sue storie con la voglia di scoprire cosa è successo sempre con trepidazione.


Rigorosamente in terza persona come questo genere richiede, scopriamo Cristiana una giovane ragazza la cui vita non è stata per niente gentile con lei. Con un padre morto e una madre succube del suo patrigno, lei rischia seriamente grosso quando quell'uomo egoista, Arrigo, comincia ad avere mire assurde su di lei. Pensa di essersela scampata grazie all'aiuto di una domestica, ma le brutte notizie per lei non sono finite. Si ritrova invischiata in una situazione assurda e l'unica cosa da fare è scappare da colui che potrà aiutarla: suo fratello Mattia.
L'uomo è lontano da casa da molti anni e non conosce bene le dinamiche di quella famiglia che è diventata una trappola mortale per la povera Cristiana e lei desidera informarlo di ciò che sta succedendo, ma non è facile per una donna sola in un mondo dove la guerra è alle porte e i pericoli sono in agguato.
Ecco che a quel punto appare Fabrizio, un militare che lei incontra per caso e si autoproclama suo salvatore personale per ripagare un debito di riconoscenza nei suoi confronti. Cristiana è costretta, suo malgrado, a mettere la sua vita nelle mani di quell'uomo che non le è indifferente e sarà proprio grazie a lui che riuscirà finalmente a trovare un po' di serenità.



Una storia ricca di colpi di scena che regala tante emozioni fino alla fine dove la giustizia regna sovrana com'è giusto che sia. L'ambientazione storica è perfetta e non appesantisce per niente la trama, anzi la completa e ci rende più partecipi di un periodo storico che forse non tutti conoscono.
Mariangela è stata brava a caratterizzare tutti i personaggi, dal più subdolo a quello più buono contribuendo ad arricchire la storia che sicuramente non lascia indifferenti.
Fabrizio rappresenta il classico eroe dalla scintillante armatura che arriva proprio al momento giusto per aiutare la fanciulla in difficoltà. Sebbene a mio avviso lui sia abbastanza cieco da non notare l'ovvio, è un bel personaggio che ci ricorda quanto al mondo esistono davvero belle persone, quelle capaci di dare una mano senza chiedere nulla in cambio. La sua positività è un toccasana in un mondo popolato purtroppo da persone crudeli, subdole come Arrigo che pensano solo al proprio tornaconto senza badare ai sentimenti altrui. Arrigo è sicuramente un personaggio totalmente negativo che però serve a forgiare ancora di più il carattere di Cristiana una ragazza dolce, ma in grado di affrontare le più pericolose difficoltà facendo affidamento sulla forza interiore.
Lei è una protagonista che mi è piaciuta molto. Non si abbatte nonostante la vita la getti sempre a terra, lei si rialza sempre e lo fa senza rumore, ma rimboccandosi le maniche e cercare una via d'uscita. Non mancano i momenti in cui può apparire abbattuta, ma riesce sempre con forza a superare ogni cosa e questo è un bellissimo esempio di forza che è bellissimo da vedere. Inoltre, nonostante la cattiveria che le è stata inferta gratuitamente, lei non perde di vista la bontà. Resta buona, generosa fino alla fine mettendo prima la felicità dei suoi cari e poi la sua e questo dimostra che quando una persona è buona dentro lo resta sempre anche se è vittima di ingiustizie.
La sua storia con Fabrizio l'ho trovata dolce e delicata, l'amore tra loro non scoppia all'improvviso ma quanto divampa è forte e potete come ogni grande amore dovrebbe essere.
In conclusione penso che questa sia una storia bellissima per staccare la spina, per ricordarci che l'amore nel mondo esiste e che il bene vince sempre.

Valutazione 4/5



4 commenti:

  1. che bella recensione Susy. Sai che non sono tanto da questo tipo di libri, ma mi hai incuriosita

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    1. Grazie Chiara.
      Semmai dovesse venirti voglia, Mariangela è molto brava

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