Recensione: Highlander Amori nel tempo di Karen Marie Moning

Trama

Hawk è un predatore leggendario, invincibile sul campo di battaglia quanto nelle camere delle dame di tutto il regno,

Nessuna donna è in grado di ignorare il suo fascino, ma mai nessuna è riuscita a scalfire il suo cuore, finchè un mago assetato di vendetta non trasporta Adrienne de Simone dal Ventesimo secolo alla Scozia medievale.

Prigioniera di un secolo troppo distante da lei, con la sua intraprendenza e i suoi modi diretti, Adrienne diverrà la sfida più ardua che Hawl abbia mai affrontato.

E quando i due vengono costretti a sposarsi, Adrienne si ripromette di tenerlo a debita distanza.. ma lui le ha sussurrato che presto non potrà fare a meno di pronunciare il suo nome nel buio della notte, e questa volta lei dovrà ricredersi perchè anche nel più duro dei predatori può celarsi la promessa di una felicità sconfinata.

Per assaporarla insieme dovranno vincere le ultime resistenze che stringono i loro cuori.

Come sarebbe se si potesse viaggiare nel tempo?

Sono stati fatti molti film e scritti molti libri in proposito e questo ne è uno di loro scritto, a mio parere, molto bene.
Qui si parla della storia di Adrienne una ragazza emancipata, moderna, indipendente e molto bella che dopo una sofferta delusione amorosa viene senza alcun apparente motivo catapultata indietro nel tempo e si trova improvvisamente ad essere la moglie del leggendario Hawk un uomo bellissimo, uno scozzese che nonostante lei lo neghi duramente la colpisce fin dal primo momento.
Adrienne ha giurato a se stessa che non si fiderà mai più degli uomini belli, non vuole soffrire un'altra volta e per questo tratta con distacco il suo nuovo marito sebbene lui non le sia affatto indifferente.
Hawk ha la fama di aver avuto molte donne ma non di non essersi mai innamorato eppure quando vede Adrienne la freccia di Cupido lo colpisce duramente e quella che inizia come una sfida si trasforma ben presto in qualcos altro, vuole conquistare il cuore di sua moglie e per farlo è disposta a fare e dire qualsiasi cosa.
Nessuno dei due pensava di innamorarsi e invece i loro cuori sembrano lo stesso, le loro anime sembrano fondersi e quando stanno insieme i due fanno scintille.
Tra incantesimi, bugie, mezze verità e incomprensione l'amore dei due protagonisti vince su tutto e tutti anche sul più impossibile degli ostacoli..

Una storia che sembra una favola dove non manca anche un pizzico di magia che rende l'atmosfera ancora più fantastica.
Scritto molto bene da un'autrice che non conoscevo e che mi ha molto sorpresa.
L'unica critica che mi sento di fare a questo libro è quella che non è stata approfondita bene la questione dei viaggi del tempo, trovo quasi surreale che Adrienne abbia accettato il fatto di essere indietro di cinquecento anni accettando la cosa quasi con tranquillità, un pò senza senso ma d'altronde la cosa penso che viene giustificata col fatto con nella sua epoca Adrienne non ha niente e nessuno che lo aspetta mentre capisce che Hawk è il suo futuro e solo con lui può essere veramente felice.
Persone che sono nate e cresciute in due epoche differenti eppure si ritrovano come se fossero destinati a stare insieme e che sono decisamente fatti l'uno per l'altra.

Belli entrambi i protagonisti Hawk che nasconde dietro la sua vanità di essere bello e desiderato da tutte le donne del regno, un cuore puro e generoso, che ama sua madre più di se stesso e la sua gente e il suo meraviglioso castello.
Un pò se lo meritava di trovare una donna che gli desse del filo da torcere visto che praticamente prima di Adrienne tutte gli sono cadute ai piedi.
E bello anche il personaggio di Adrienne che ha trovato l'amore che ha sempre desiderato, quello vero e puro che dura per sempre.

Sono piacevoli anche le descrizioni dei paesaggi di quell'epoca e il castello che fa apparire come una dimora bellissima in cui viene voglia di viverci.
Belle anche le storie secondarie che fanno da contorno a quelle principali e il ruolo che i rom il popolo nomade che Hawk conosce praticamente da sempre gioca in tutta la storia.

Valutazione 4/4