Trama
Stephen de Lacey, Barone di Winmberleigh, non ha mai fatto mistero di ciò che pensa della vita di corte e del suo sovrano. Eppure Enrico VII, indispettito dal suo atteggiamento sprezzante gli impone di sposare la vagabonda che ha cercato di rubargli un cavallo e lui è costretto, suo malgrado, a ubbidire.
Convinto che il re si stancherà presto di quell'ennesimo giochetto e che sia solo questione di tempo prima che che gli conceda l'annullamento, decide di stare ben lontano dalla novella sposa e di far finta che lei non esiste.
Eppure Juliana riesce a poco a poco a conquistare il suo cuore, a scioglere i nodi più cupi della sua aniama e a svelare i suoi più intimi segreti.
Mi piace moltissimo Juliana una vera eroina, dolce, generosa, romantica eppure forte, determinata che sa quello che vuole.
La sua famiglia di origine è nobile, lei stessa è una principessa russa, vede sotto i suoi occhi la sua famiglia essere sterminata da un misterioso nemico e si da alla fuga insieme agli zingari che diventano poi la sua famiglia.
Ha un solo scopo che la fa andare avanti, la vendetta ma quando incontra il re lo fa in circostanze che non avrebbe voluto infatti è stata vista rubare un cavallo, ma non un cavallo qualsiasi ma Cipria il cavallo di Stephen de Lacey che vedendola in quelle vesti da straccione non crede insieme al re che lei sia in realtà una principessa russa.
Il re contrariato da tanto clamore e desideroso di mettere Stephen in difficoltà gli ordina di sposarla altrimenti la impiccherà e per quanto lui abbia già la sua dose di problemi non gli va di essere pieno di rimorsi perciò accetta a condizione che presto il matrimonio sarà annullato.
Juliana va a vivere nella sua lussuosa tenuta eppure non mi mostra a disagio, anzi i suoi modi di fare indicano che non sempre ha vissuto da zingara, piano piano Stephen le crede e capisce che da quando Juliana è entrata nella sua vita le giornate sono più belle, lei illumina una stanza appena vi varca, si fa presto amare da tutti e lo aiuta nelle faccende di lavoro oltre a riuscire in una difficile impresa far collaborare zingari e i contadini.
Juliana dal canto suo capisce che la reputazione di Stephen è sbagliata, non è un rude uomo aristocratico, ma un generoso signore delle sue terre che ha a cuore la salute e il benessere di tutti eppure anche se è molto apprezzato spesso lo trova solitario, assente e profondamente triste. Stephen si tiene a distanza da lei trattandola a volta anche male perchè lei fa qualche domanda di troppo ma Juliana non si lascia mai scoraggiare, non ci resta male per le sue parole dure nè si pente della sua scelta di entrare in profondità della sua anima e lenire le sue sofferenze col suo amore.
Il matrimonio potrebbe essere annullato come Stephen aveva supposto quando passa un periodo di tempo ragionevolmente lungo ma a quel punto lui si rende conto che non è quello che vuole che Juliana è la donna della sua vita e lo pensa anche Oliver che si affeziona molto a lei.
Adoro questo generi di libri con le ambientazioni storiche di contorno, qui vediamo Enrico VIII, si parla di Anna Bolena, dei Tudor e nello stesso tempo si parla di un amore bellissimo in cui i due protagonisti si incastrano alla perfezione perfetti l'uno per l'altra.
Entrambi i protagonisti mi hanno preso subito ed è stato per questo che ho apprezzato molto questo libro fino in fondo, una coppia davvero bella.
Si parla anche di un argomento delicato per quei tempi, la malattia di Oliver, l'asma che per fortuna viene guarita in tempo.
Il libro termina con un dolce epilogo e un bel lieto fine.
Ho scoperto solo dopo che questo libro è il primo di una triologia e presto parlerò anche degli altri due.
Il secondo In nome dell'amore è recisinto
QUI
Valutazione 5/5
Questo libro deve esser mio :)))
RispondiEliminaciao Alessia, si è bellissimo te lo consiglio
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