martedì 6 novembre 2018

Blogtour L'istante Perfetto di Jay Asher: Speciale Alberi di Natale

Ciao a tutti amici lettori.
Siamo ancora a inizio novembre è vero però l'argomento di oggi ci trasporta un pò al mese prossimo dove si respira assolutamente aria natalizia.
E' un pò presto? Forse sì, ma io amo così tanto il Natale che spero mi perdonerete se oggi parleremo soltanto di quello.
Oggi infatti con piacere il Blogtour dedicato all'ultimo libro di Jay Asher edito Mondadori.



Ringrazio la Mondadori per la copia omaggio e Francesca di Libri Libretti e Libracci per la grafica.

Da quasi trent’anni la famiglia di Sierra coltiva “alberi di Natale” in un grande vivaio dell’Oregon. E ogni inverno si trasferisce per un mese in California per venderli. Sierra vive perciò due vite: una in Oregon e l’altra in California, ma solo per il periodo natalizio. Finché si trova lì si è ripromessa di non legarsi a nessun ragazzo, perché sarebbe doloroso poi, dopo solo un mese, doverlo lasciare. Ma quando incontra Caleb, tutto cambia. Certo, da quel che si dice in giro, non è proprio il fidanzato ideale. Pare infatti che, anni prima, abbia commesso un errore enorme, del quale sta continuando a pagare le conseguenze, fatte di ostilità, pregiudizi e isolamento. Ma a Sierra tutto questo non interessa. Anche se migliaia di pensieri le ronzano in testa minacciando di distoglierla dal momento magico che sta vivendo, forse vale la pena di chiudere gli occhi, lasciarsi andare e mandare al diavolo la logica. Dopo tutto, la logica non sa quello che desideri e che quello che conta, alla fine, è l’amore. Vero, puro, necessario. Come il loro.

La tappa di oggi prevede un argomento che come vi ho anticipato adoro perchè riguarda il Natale ma più precisamente Gli Alberi di Natale.

L'albero utilizzato più comune è l'abete anche se alcuni usano anche l'alberto artificiale. Alla base dell'albero natalizio ci sono usi  molto antichi, già i Vichinghi credevano che l'abete rosso avesse dei poteri magici perchè non perdeva le foglie nemmeno in inverno col gelo quindi tagliavano gli abeti portandoli a casa e decorandoli a loro piacimento. Successivamente col Cristianesimo, diventò un simbolo di Cristo anche se la tradizione è sentita non solo nella religione cattolica, ma anche protestante.
L'attività lavorativa di coltivare pini, abeti rossi sempreverdi è radicata negli Stati Uniti.
Sierra, la protagonista di questa storia infatti fa parte di una famiglia dove per tradizione coltivano alberi di Natale destinate alle famiglie che vanno lì appositamente per avere in quel giorno magico un albero perfetto.

L'albero di Natale è anche il luogo dove si posano tutti i regali destinati per quella giornata speciale, senza questo particolare ornamento è un pò come se il Natale non entrasse in casa.
Esistono vari tipi di abeti che possono diventare il nostro perfetto albero di Natale quindi anche scegliere l'albero è un compito non facile, perchè bisogna immaginarlo ricco di decorazioni e perfetto per una stanza particolare della nostra casa.
Sierra è ben felice di accontentare tutti i clienti che arrivano da lei per cercare un albero giusto, quando completano l'acquisto lei si sente bene perchè ha regalato un pò di magia del Natale.
Respirare quegli alberi è un pò come respirare l'aria di Natale ed essere circondati da tanti abeti prossimi a diventare alberi di Natale fa sentire un pò a tutti l'atmosfera natalizia.

Anche Caleb, il protagonista maschile di questa storia, ama gli alberi di Natale e il suo compito è un pò come quello di Sierra perchè aiuta le persone a non privarsi di quel simbolo così magico.
Insieme i due ragazzi, donano amore e gioia grazie a un albero che rappresenta un pò il simbolo che finalmente tutto andrà bene o almeno è quello che ci si augura.
Gli alberi di Natale sono molto importanti in questo libro sia per le vicende personali dei protagonisti, sia per l'intera situazione del libro e mi è piaciuto come l'autore li abbia valorizzati molto rendendoli parte integrante dell'intera storia.

L'usanza che io uso praticamente è sempre è quella di preparlarlo l'8 dicembre giorno dell'Immacolata  ma non è l'unica,  a Milano si prepara il 7 dicembre il giorno di Sant'Ambrogio mentre a Bari  il 6 dicembre giornata dedicata a San Nicola. In tutti i casi comunque vige la regola unica e cioè che l'albero di Natale rappresenta un simbolo natalizio impossibile da dimenticare. Non lo vediamo soltanto nelle nostre case, lo vediamo come decorazione anche in negozi in quel periodo dell'anno, alberi ovunque che ci mostrano come un pino possa diventare qualcosa davvero di magico.
Esattamente come lo è per Caleb e Sierra anche perchè, proprio grazie a questi abeti rossi si sono conosciuti quindi per loro non c'è niente di più significativo.

Cosa ne pensate degli alberi di Natale? Amate farli?
Vi aspetto nei commenti e vi ricordo domani l'appuntamento con il review dell'Istante Perfetto.

Intanto vi lascio il calendario per seguire con attenzione tutte le interessanti tappe di questo blogtour.





6 commenti:

  1. Ciao Susy, non conosco il romanzo, ma lo trovo davvero perfetto per questo periodo :-) Credo che anch'io farò l'albero l'8 perchè, anche se abito in provincia di Milano, al momento lavoro in Brianza, dove non festeggiano S. Ambrogio ;-)

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    1. Ciao Ariel.
      Si è davvero perfetto per questo periodo davvero dolce.
      Anch'io l'8 ormai è tradizione *-*

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    1. ^-^ felice ti piaccia Chiara. Io ho amato scriverla, mi ha fatto già venire voglia di festeggiare il Natale *_*

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  3. Adoro il Natale <3 Quando avevamo il sempreverde in giardino, lo decoravamo con le lucine <3 Ora però abbiamo perso questa usanza... Dopo averlo abbattuto, abbiamo cambiato la tradizione, praticamente :( Un giorno, spero, tornerò a farlo con la mia famiglia <3 Mi piacciono i preparativi in grande, purché mantengano la loro semplicità intrinseca ;) <3

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    1. Amo tutto ciò che riguarda il Natale e mi piace che sia sempre presente anche se diventiamo grandi e la vita cambia e tutto intorno a noi è diverso amo che resti sempre qualcosa che ci ricorda questo magico momento.La semplicità poi è fondamentale

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