mercoledì 9 ottobre 2019

Recensione: Stupefacente banalità di Pitti Duchamp

Ciao a tutti amici lettori.
Com'è il tempo dalle vostre parti?
Qui da me sembrava essere arrivato l'inverno, poi di colpo è tornato il sole a ricordare che l'estate forse si prolunga ancora per un po' forse dimenticandosi che siamo ad ottobre ed è tempo di lasciare le magliette a mezze maniche. Con questi sbalzi di temperatura improvvisa, adesso spero solo che non mi ammali come succede spesso, quindi speriamo bene.
Concentriamoci però sull'argomento del giorno che è quello di un libro che ero molto curiosa di leggere.

Ringrazio la Dri Editore per la copia omaggio.

Trama
Lui è un manager di punta di un'azienda produttrice di macchinari agricoli, malato di lavoro. Lei una ex modella con figlio problematico a carico, che tenta di riciclarsi nel mondo dell'agricoltura senza la minima preparazione. Lui fa della calma e del sangue freddo le sue migliori virtù, lei dell'ansia il suo peggior difetto. Tra ricordi dolorosi che affiorano inesorabili dal passato, crisi post adolescenziali di un figlio cresciuto senza padre e problemi economici di ogni sorta, una storia solo apparentemente banale si fa strada tra le piante di ulivo della nostra splendida Toscana, diventando piano piano... stupefacente!
Ormai chi mi segue lo sa benissimo che leggere Pitti per me è facile e naturale. La seguo fin dall'inizio e sono davvero felice di averla conosciuta perché ho visto attraverso gli anni la sua maturazione come autrice convincendomi sempre di più che lei merita di essere letta sempre e comunque.


Ho avuto modo di leggere un altro suo contemporaneo Sabbia bianca (cliccare sul titolo per la recensione) e mi aveva convinto subito. Ecco perché leggere un altro suo romance mi incuriosiva molto.

Narrato in terza persona, questa storia racconta la storia di Raimundo e Artemisia - Mimi - due persone così diverse che a vederli non sembrerebbero mai così bene assortiti. A volte diamo per scontato che un certo tipo di persona stia bene soltanto con qualcuno che gli somiglia: i belli con i belli, i brutti con i brutti, i grassi con i grassi ecc. perché diciamolo l'occhio vuole la sua parte e quando per strada vediamo per esempio un ragazzo magrissimo con una ragazza più in carne ecco che la coppia un po' stona. Siamo così abituati agli stereotipi, soprattutto nei libri, in cui il bello deve stare con la bella che è stato interessante leggere qualcosa di diverso.
Mimì è bellissima, non passa inosservata perchè la sua bellezza mette fuori uso gli occhi di chiunque la guardi, lei ne è consapevole eppure non sfodera il suo fascino in modo esagerato, è semplicemente se stessa sempre.
Raimondo invece non spicca per bellezza, adora mangiare e si definisce una persona piuttosto ordinaria. Ecco quindi che una coppia del genere a vederla stona parecchio perchè il primo pensiero che uno si pone è: come fanno a stare insieme? E' terribile pensare che il pregiudizio possa influenzare così tanto e invece purtroppo è quello che succede se si guarda solo all'apparenza. Mimi però va oltre, lei si rende conto che dietro quell'immagine così banale, semplice e scontata si nasconde invece qualcosa di stupefacente oltre ogni aspettativa e pian piano si sente sempre più attratta da quest'uomo così diverso dagli altri e così vicino a renderla davvero felice.
Invece Raimondo affascinato da questa donna stupenda, dimenticherà per un momento cosa vuol dire fare la cosa giusta e ci mancherà davvero poco per mandare tutto all'aria, perchè a volte scegliere la strada più facile non è sempre la decisione più saggia. Per ottenere davvero una serenità interiore bisogna lottare, soltanto in questo modo quello che abbiamo avuto acquista un valore più importante.
Il messaggio che vuole lanciarci la storia io credo sia proprio questo: niente nella vita è mai facile, la felicità va conquistata, non ti arriva come per magia dal cielo, bisogna afferrarla prima che scappi via, stringerla e tenerla al sicuro senza lasciarla mai andare via. Non è facile, alcune volte è davvero impossibile, ma cosa nella vita è davvero facile?



Questa storia narra con molta semplicità i valori più importanti, ci fa riflettere su come la vita alle volte sia così frenetica da dimenticare le cose essenziali che ci fanno stare bene davvero.
Raimondo preso dal lavoro che gli occupa gran parte della giornata, capisce grazie alla presenza di Mimi quando invece sia importante il contatto umano, si rende conto che il solo lavoro non gli dona le soddisfazione che può avere una compagna, e perché no anche una famiglia.
L'ambientazione è molto bella, semplice e naturale sembra di essere lì con loro in quei campi immensi dove si può coltivare di tutto. La passione dei due personaggi per i propri lavori e i sogni che vogliono inseguire sono quelli che potrebbero avere chiunque rendendo questi protagonisti quasi reali. Ho apprezzato inoltre l'età di queste due persone che testimonia un'esperienza di vita, ma nello stesso tempo una voglia di scoprire nuove cose insieme alla persona giusta, era come se aspettassero proprio di incontrarsi per capire cosa significava essere davvero felici.
La scrittura fluida e scorrevole di Pitti mi ha permesso di leggere il libro davvero in fretta, ne ho apprezzato i messaggi positivi eppure per mia sfortuna non sono riuscita ad essere trasportata dalla storia d'amore dei due protagonisti che purtroppo non mi hanno suscitato molto empatia. So benissimo che questo è un parere puramente soggettivo, mi piace essere travolta dalla storia, ma ancor di più da chi la racconta e qui non è successo. Mi è dispiaciuto molto perché questo libro aveva tutte le carte in regola per essere una di quelle storie che avrei adorato subito, ma quando non scocca la scintilla c'è poco da fare.
Non me la sento però di sconsigliare questo libro, anzi credo che sia adatto a chiunque cerchi qualcosa di leggero e semplice, a chi vuole una storia che nella semplicità insegni qualcosa.

Valutazione 3/5





2 commenti:

  1. un'autrice che ancora non conosco, ma questo non sembra il libro adatto a me

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    1. Pitti è bravissima con gli storici, so che non ti piacciono ma semmai dovessi cominciare a leggerli, lei è molto brava 😉

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