Come anticipato stamattina, sono tornata perchè oggi è una giornata speciale è il Giorno della Memoria, una ricorrenza internazionale per commemorare le vittime dell'Olocausto.
Si decise di celebrare proprio il 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell'Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz e proprio oggi è giusto parlarvi di una storia a tema.
Ringrazio la DeA Planeta Libri per la copia omaggio.
Partecipare a questo Review Party è stato un vero piacere e mi raccomando di leggere tutte le recensioni di tutte le blogger che partecipano a questo evento importante.
Trama
Max non ha mai avuto un animale domestico e adesso che c'è Auguste non si stancherebbe mai di guardarlo mentre nuota felice nella sua boccia. Ma il mondo attorno a loro sta cambiando. Ora bisogna andare in giro con una stella d'oro sul petto. Si parla di "discriminazione" e "rastrellamento", ma nessuno spiega a Max che cosa vogliano dire queste parole. Fino a che un giorno a casa Geiger, la casa di Max e Auguste, non arrivano i tedeschi. E' il 16 luglio 1942. E la famiglia Geiger deve fare le valigie. Max non sa per dove, sa solo che il pesciolino Auguste non potrà seguirlo.Forse un giorno riuscirà a tornare da lui?
Penso che certe tipologie di storie dovrebbero proprio essere conosciute dai ragazzini, addirittura nelle scuole per permettere ai più giovani di comprendere da vicino la crudeltà che ha attraversato la nostra vita passata.
Questa storia è vera, cruda, reale e ci racconta quanto sia stato difficile vivere in quel periodo storico dove l'umanità veniva dimenticata.
Max è un bambino come tanti che un bel giorno è costretto a indossare una stella sui suoi vestiti, non dà molto peso alla cosa, anzi si sente speciale e nemmeno immagina ciò che lo aspetta.
Impossibile non affezionarsi a questo bambino che con la sua ingenuità cerca di trovare un senso a tutto ciò che gli accade. Tenta di essere sereno prendendo tutto quello che di bello può rassicurarlo e da un certo punto di vista ci riesce, molto probabilmente un adulto al suo posto non sarebbe stato così tranquillo. La sua ingenuità, forse, lo aiuta a vivere meglio quei momenti terribili che per chiunque altro sono catostrofici.
L'unica cosa che riesce a pensare e che lo riempie di preoccupazione è il suo pesciolino rosso lasciato a casa, per il resto è sicuro che questa piccola gita sia temporanea soprattutto perché non è solo, ma insieme alla sua famiglia.
E poi le cose mutano ancora una volta quando un giorno tutto cambia e Max si troverà ad affrontare una nuova e straordinaria avventura che lo porterà a comprendere, forse con più attenzione, che la vita dopo quel giorno in cui la sua famiglia è stata portata via dalla sua casa non sarà mai più la stessa.
Con uno stile semplice, l'autrice racconta una storia che fa rabbrividire per la cattiveria e nello stesso tempo regala un briciolo di speranza. Come l'autrice racconta nelle note finali questa non è una storia vera, ha preso spunto da una situazione reale trasformandola in un racconto che in un certo senso ha un lieto fine, tuttavia l'ho trovata davvero bella e di facile impatto.
Complice le bellissime illustrazioni che rendono la lettura ancora più scorrevole, il libro si legge davvero in fretta. Non appena mi è arrivato l'ho praticamente divorato e penso che succederà a tutti voi quando lo avrete tra le mani, una storia del genere deve necessariamente essere nella vostra libreria per non dimenticare. Credo sia importante farlo, nonostante siano passati anni, sebbene adesso essere ebrei non comporta più diversità, ancora oggi c'è ignoranza su certi fenomeni perché considerati superati e quindi inutili da conoscere. Invece sapere cosa è veramente successo, essere a conoscenza della verità su certe cose è importante, ci aiuta a capire quanto hanno sofferto le persone e quanta sofferenza poteva essere evitata se le persone fossero state meno cattive.
Adoro le storie ambientate in questo periodo storico perché senza tanti giri di parole raccontano la verità e ci permettono di ricordare quanti passi abbiamo fatto avanti nel corso della storia, ci ricorda che non dobbiamo tornare indietro ma andare sempre avanti perchè gli ebrei non sono diversi da nessuno soltanto perchè credono in una religione diversa, sono persone come noi e come tali vanno rispettate.
Il giorno speciale di Max è un libro che come ho detto dovrebbe essere raccontato ai bambini per farli comprendere meglio, dovrebbe girare nelle scuole e sicuramente dovrebbe essere letto da tutti. Non è una lettura impegnativa, è leggera e breve ma sicuramente intensa e di certo non posso che consigliarvelo.
Valutazione 4/5
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