Review Party. Recensione: La vita è un circo di Magne Hovden

Ciao a tutti amici lettori.
Domani troverete on line un libro nuovo e interessante e io sono felicissima di averlo potuto leggere in anteprima partecipando al Review Party con vero, vero piacere.

Grazie alla Fabbri Editori per la copia omaggio e a Francy di Libri, Libretti, Libracci per la bellissima grafica.

Ricordatevi di passare da tutti i blog per leggere le loro impressioni su La vita è un circo di Magne Hovden.

Trama

Cinica, fredda e materialista: sono questi gli aggettivi che meglio descrivono Lise Gundersen, donna in carriera che ha trascorso gli ultimi dieci anni della sua vita a costruirsi una posizione di rilievo in una società di investimenti di Oslo. Ma come reagisce quando nel suo ufficio si presenta un clown? Di certo non è una scena alla quale è preparata, e ancora meno si aspetta di scoprire che uno zio di cui ignorava l'esistenza le ha lasciato in eredità un circo, con tendone e artisti al seguito. Ovviamente non ne vuole sapere e decide immediatamente di vendere l'attività per ricavarne più denaro possibile. Ma nel testamento lo zio ha fatto inserire una clausola: Lise potrà entrare in possesso e disporre a suo piacere del circo solo dopo averne diretto cinque spettacoli. Inizia così un viaggio imprevedibile, in cui i piani di Lise dovranno fare i conti con quelli (numerosi e contrastanti) di un gruppo di artisti indominiti: un clown deciso a boicottare la nuova proprietaria, una veggente che invece la prende sotto la sua ala, una bellissima trapezista, due gemelli giocolieri. E ancora un uomo proiettile con il terrore del cannone, un ginnasta che si ostina a negare gli acciacchi dell'età, una prestigiatrice divorata dalla gelosia, un mangiaspade snob - persino un elefante indiano. Ognuno con la propria storia, le proprie ferite, le proprie irrinunciabili aspiraizoni. Ma ciò che per Lise si preannuncia come un'esperienza infernale si rivelerà un percorso in grado di aprirle gli occhi sulla vita, su ciò che desidera e su ciò che realmente conta.

Ho letto questo libro non troppo tempo dopo aver visto il live action di Dumbo (molto meno triste della versione Disney, mi è piaciuto tanto) quindi ero ancora in fase circo e mi ha aiutata tantissimo essere in quest'atmosfera perchè mi ha permesso di apprezzare ancora meglio l'intera storia.

Ammetto che questo mondo mi ha sempre affascinato, non solo per le varie esibizioni che ci sono, le moltiplici persone che ci lavorano ma soprattutto per il legame indissolubile che si crea tra tutti loro senza in realtà avere nessun legame di sangue.
Lo scopre Lise sulla sua pelle quando un bel giorno scopre di avere ricevuto in eredità da uno zio che non ha mai conosciuto un circo. Secondo il testamento sarà suo a tutti gli effetti soltanto dopo che avrà organizzato cinque serate e sebbene l'idea non l'alletti del tutto, decide di lanciarsi in questa nuova avventura pensando ai guadagni futuri quando potrà vendere l'intera barracca e dimenticare questa parentesi assurda della sua vita.
Lise non è un personaggio facile, fin da subito mostra il suo carattere freddo e distaccato. Cinica, venale e per niente empatica rende complicato al lettore apprezzarla, infatti per quanto mi riguarda mi è stata antipatica per buona parte della storia. Un'antipatia però diversa dalle solite, perchè nel suo caso era come se dietro quella scorza dura si nascondesse altro ed ero curiosa di capire cosa l'abbia resa così e perchè continuava a non capire quanto si perdesse tanto dalla vita.
Il suo segreto lo scopriamo molto dopo così come veniamo a conoscenza di quello di suo zio, una persona che tutti amavano e che come lei ha avuto bisogno di qualcuno per risollevarsi da brutte cadute. Sebbene non si fossero mai conosciuti, avevano molto in comune e ad entrambi è stato proprio il circo che ha cambiato la vita e questa similutidine mi è piaciuta molto.

La storia si legge bene, scorre veloce e ci fa entrare nel mondo circense con molta semplicità. Lise ne viene travolta suo malgrado e anche per chi lo legge è facile essere lì con loro avendo quasi voglia di conoscere dal vivo ogni persona che la compone. Sono un'unica grande famiglia, anche se sono bizzarri, strani e del tutto fuori del comune si supportano sempre l'uno per l'altro. Ognuno ha una sua storia, un suo vissuto e nel circo sono accettati per quelli che sono, forse è per qeusto che la loro unione funziona così bene.
Lise imparerà tante cose da loro e si renderà conto che prima di conoscerli, non conosceva nemmeno se stessa e quella che voleva diventare. Questo piccolo viaggio la porterà a una nuova consapevolezza in un percorso interiore che mi è piaciuto molto, lei ci insegna che non è mai troppo tardi per prendere la direzione giusta. A volte siamo abbagliati dalle cose belle, ci lasciamo condizionare dal comportamento e dalle parole di persone che crediamo vogliamo il meglio per noi e invece dobbiamo sempre ragionare con la nostra testa, senza lasciarci influenzare troppo. La vita è nostra e noi siamo gli unici a dover decidere, possiamo avere consigli, suggerimenti, ma la scelta finale è nostra sempre e comunque. Lise ci sprona a migliorarci nel vedere le cose sotto un'altra prospettiva e ci fa capire che nella vita tutti possono cambiare se aprono gli occhi e si rendono conto di cosa è davvero importante. Questo messaggio mi è piaciuto molto, rende l'idea dell'intera storia secondo me e perciò mi è piaciuta tantissimo. Detta così sembra una storia pesante, ma non lo è affatto anzi sebbene ci sia questa forma di riflessione, è un libro leggero che alterna momenti surreali a quelli più seri e ci porta a capire quanto nella vita non si fnisce mai di imparare.
Consiglio questa lettura a chi cerca qualcosa di diverso, a chi ama il circo e a chi vuole una storia con un messaggio finale che resta dentro.

Valutazione 4/5