martedì 27 aprile 2021

Review Party. Recensione: Poet X di Elizabeth Acevedo

Ciao a tutti amici lettori.
Oggi vi parlo di una lettura atipica ma davvero interessante che mi ha fatto piacere leggere.



Ringrazio la Sperling per la copia omaggio e Esmeralda viaggi e libri per la grafica.



Trama
C'è potere nella parola. Avere quindici anni non è mai facile, men che meno se hai un corpo dalle curve prorompenti che non passa inosservato e che sembra raccontare tutto di te prima ancora che tu apra bocca. Xiomara se ne rende conto in fretta, mentre cammina per le strade di Harlem, inseguita da fischi e commenti lascivi, perciò impara a difendersi come può, con la lingua tagliente e i pugni levati. Non si concede mai di abbassare la guardia, se non quando appunta i suoi pensieri su un quaderno con la copertina di pelle, in cui scrive d'amore, di passione, del difficile rapporto con la madre, tradizionalista e molto religiosa, che mai e poi mai deve venire a conoscenza dei suoi tumulti interiori, dei suoi desideri più reconditi. E che la metterebbe in punizione, se venisse a sapere che la figlia si è iscritta al club di poetry slam della scuola, dove ha la possibilità di interpretare le sue poesie. Xiomara è consapevole di rischiare grosso, ma una volta assaporata la libertà di raccontare ad alta voce il suo mondo, come può accettare di tornare al silenzio?

Che trama particolare vero? Appena l'ho addocchiata ero già convinta che l'avrei letta perchè ci sono certe sinossi che proprio catturano l'attenzione e ti spingono a volerne sapere di più sulla storia in questione.
Xiomara è la nostra protagonista e voce narrante, potreste pensare che sia un nome particolare e del tutto assurdo, ma in realtà è un nome che conserva tanto altro prima di tutto la determinazione perchè lei non è una protagonista come tante e non c'entra nulla la sua età, lei è davvero forte.
Mi è piaciuta tantissimo, sebbene sia giovanissima lei ha tanto da insegnarci e dovremmo anzi prendere esempio da lei per affrontare molte, moltissime cose d'altronde io lo dico sempre che dai bambini non finiamo mai di imparare e ci credo fortemente. Certo lei più che una bambina quanto una ragazza adolescente che però ha vissuto sulla pelle tante cose e per questo in grado di fare la differenza.
Non ha un esempio di famiglia perfetta alle spalle, a parte il rapporto molto bello con suo fratello non riesce ad essere del tutto empatica con i propri genitori visto che suo padre è sempre assente e la madre pensa più alla chiesa e a quello che deve e non deve fare per dedicarsi completamente a lei.
Di certo fare il genitore non è semplice ma credere che i propri figli debbano essere identici a loro è assolutamente sbagliato, ogni persona ha una mente sua, un pensiero suo e questo non vuol dire che sia sbagliato o giusto ma semplicemente che sia soggettivo. L'atteggiamento della madre io sinceramente non l'ho capito sebbene ci abbia provato, anche se lei non aveva molta intenzione di essere moglie e poi madre non significa che debba riversare tutta quella sua infelicità sui figli, anzi a maggior ragione si dovrebbe cercare di dare a loro il meglio. Non voglio entrare adesso in argomenti spinosi, ma posso dire che l'atteggiamento di questa mamma nonostante possa forse essere compreso, a me non è piaciuto e ancor di più ho apprezzato il modo in cui X è riuscita a crearsi uno spazio tutto suo, personale, dove essere semplicemente e solamente se stessa.
Lei ci insegna che seguire la scia, essere sempre quella che fa la cosa giusta, ascoltare senza ribattere ogni cosa di quello che dicono gli adulti non è sempre la scelta giusta. L'infelicità, il senso di non completezza deriva proprio da non riuscire ad esternare ciò che proviamo e non importa il come, l'importante è tirare fuori ciò che vogliamo, ciò che siamo in grado di fare perchè a quel punto nulla sarà difficile.




L'autrice è stata brava ad affrontare temi attuali, importanti e con la massima delicatezza donando a X pensieri ed emozioni e facendo in modo che scoprissimo di più sulla sua vita attraverso di lei quindi senza tanti giri di parole siamo venuti a conoscenza di quanto a volte sia difficile essere figlia. Si dice sempre che il genitore sia il ruolo o meglio il lavoro più difficile del mondo e sono assolutamente d'accordo, ma è anche complicato e difficile essere figlia con persone verso le quali la comunicazione è impossibile. Xiomara riesce a superare tutte queste avversità e anche a creare un punto di incontro con quella donna che sembrava essere diventato un muro invalicabile e ha tutta la mia ammirazione per questo, non tutte ci sarebbero riuscite conservando pezzi di se e decidendo di migliorare ancora.
Come dicevo prima lei è un personaggio da cui possiamo imparare molto, ecco perchè leggerla è stato sorprendente e nello stesso tempo appagante. In un mondo dove conta tanto l'apparenza lei ci mostra quanto sia bello invece il diverso, una ragazzina che sa fare a pugni senza vergognarsi, una ragazzina che ama la poesia e riesce a scrivere cose bellissime, una ragazzina che vuole solo essere se stessa e alla fine ci riesce, come può una come lei non diventare un'eroina?
Come avrete oramai capito, questo libro mi è piaciuto tanto e lo consiglio assolutamente a tutti gli amanti non solo di libri per ragazzi ma anche di coloro che cercano qualcosa di nuovo, qualcosa che farà vedere le cose in modo diverso perchè a volte abbiamo davvero bisogno di un'altra prospettiva. Nella vita non esiste solo il bianco e il nero, ci sono tante, tantissime sfumature ed è bello osservarle tutte con la stessa autentica gioia che riesca a valorizzare ogni piccolissima cosa.

Valutazione 4/5


                                   

                                              

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