giovedì 22 settembre 2022

Review Party. Recensione: Kitsune di Nicolette Andrews

Ciao a tutti amici lettori.
Oggi si parla di un genere che ultimamente sta conquistando sempre più lettori: il retelling.
Mi piace leggerlo in ogni forma e non potevo tirarmi indietro di fronte a questa lettura così suggestiva solo per la semplice definizione: retelling de la Sirenetta.
Secondo voi potevo mai non leggerlo?

Ringrazio la Triskell Edizioni per la copia omaggio.


Trama
Salvarlo è stato un errore. Innamorarsi era impensabile. Perché per salvare la propria vita, sarà costretta a distruggere la sua.
Rin è una kitsune immortale, o almeno lo era finché la maledizione di una strega non l’ha trasformata in umana. Per riottenere i poteri yokai ed evitare di trasformarsi in una volpe, deve far innamorare il figlio dell’uomo più potente del territorio entro la prossima luna piena, senza che lui scopra che in realtà è una kitsune. Dovrebbe essere un’impresa facile... Peccato che la maledizione l’ha resa muta.
Hikaru è promesso sposo della figlia di un signore rivale, e adempirà al suo dovere, proteggendo così il suo clan dai nemici e dagli yokai. Ma quando viene salvato da una misteriosa donna dai capelli rossi, per quanto ci provi, non riesce a togliersela dalla testa. Poi lei si presenta alla sua porta... Solo che non può essere la sua salvatrice, perché questa donna ha i capelli d’ebano, tuttavia c'è qualcosa di inspiegabilmente ammaliante in lei. Nonostante ciò, la salvezza del suo clan dipende dal suo matrimonio, e anche una relazione innocente potrebbe rovinare tutto
Innamorarsi è rischioso per entrambi. Non solo provengono da mondi diversi, ma il tempo che trascorrono insieme può causare solo grandi sofferenze. Il matrimonio di Hikaru significa sicurezza per il suo clan e Rin deve decidere se distruggerlo o trasformarsi in una volpe. E amare veramente Hikaru significa rivelare che è una degli odiati yokai e un’immortale. Rischieranno tutto per amore? O i loro due mondi li faranno a pezzi per sempre?

Pensare a la Sirenetta fa immaginare mare e coda di pesce, ma qui siamo ben oltre.
Qui abbiamo un ambientazione giapponese e una rivisitazione della favola più famosa con un risultato davvero sorprendente.
Quando si tratta di affrontare letture ambientate nell'oriente sono sempre un po' titubante e confesso che se non fosse stato per la parolina magica - retelling - non mi sarei lanciata così di corsa, ma sono contenta di averlo fatto perché la scrittura è scorrevole e nonostante non appartenga alla mia confort zone l'ho letta davvero velocemente e mi ha sorpreso in positivo.
Un piccolo appunto devo subito farlo per la mancanza di un prologo secondo me necessario per spiegare meglio le varie creature magiche che si rincorrono per tutto il libro spiegando i vari poteri e le gerarchie. Confesso che ci ho messo un po' per capire bene tutto soprattutto perchè i capitoli si alternano, seppur narrati in terza persona, tra i vari personaggi e non è stato semplicissimo subito dare ad ognuno il giusto rilievo, almeno all'inizio.
La storia procede con una trama ben intrecciata fatta di segreti e bugie, omissioni e rivelazioni che mettono tutto in discussione in un susseguirsi di azione e avventura condita d'amore.
Rin è la nostra protagonista, una Kitsune, una creatura immortale che può assumere le sembianze di una volpe o di un'umana. Nella cover è rappresentata benissimo e la adoro!
A causa di un sortilegio è costretta nel corpo di un'umana e senza voce e per evitare che resti volpe per tutta la vita deve impedire l'alleanza di due clan importanti facendo innamorare il figlio erede al trono e promesso sposo.
La missione sembra facile, ma Rin non ha messo in conto dei sentimenti che cominciano a palpitare, delle varie macchinazioni che tramano alle sue spalle di persone a lei conosciute e dalla verità che si cela dietro quella richiesta particolare.


Rin mi è piaciuta molto. Non ha particolare simpatia per gli umani, ma quando vi è costretta a passare del tempo in quella nuove veste è come se una parte di lei cominciasse davvero a provare emozioni.
Il primo a farle provare qualcosa sarà Hikaru, un principe diverso dai soliti che riesce a vedere oltre quello che per tutti lei rappresenta.
Combattiva, leale e generosa, Rin si rivela una protagonista coi fiocchi di cui ho ammirato la forza e il desiderio di seguire il cuore nonostante tutto perchè quando c'è l'amore, si è più forti di qualsiasi cosa.
Discorso diverso per Hikaru che di certo non rappresenta il principe dalla scintillante armatura pronto a salvare se stesso e gli altri, in realtà lui cresce a poco a poco e sarà proprio grazie a Rin che troverà quella sicurezza in se stesso che gli mancava.
Spento per buona parte della storia, si risolleva mettendo in mostra le sue vere qualità che non sono un guerriero o un uomo pronto al comando, ma una persona generosa e buona che farebbe qualsiasi cosa per le persone che ama. 
Se dovessi scegliere tra i due sicuramente la mia preferita resta Rin e ammetto che mi dispiace parecchio. Non che sia un brutto personaggio, ma nemmeno spicca come lei.
Altri personaggi buoni e cattivi, doppio giochisti o ambigui accompagnano i nostri protagonisti e quello che non posso fare a meno di citare è Shin.
Ecco lui invece mi è piaciuto tanto e ci sono rimasta davvero male per come le cose gli siano ritorte contro perché non lo meritava. Non muore, tranquilli, diciamo che la sua fine non era quella giusta e siccome questo libro è solo il primo di una triologia (ho controllato su Goodreads) mi consola sperare che ci sarà un lieto fine anche per lui.
In realtà sono curiosa anche per altri personaggi importanti come il Drago e la sua compagna, Hotaru il fratello di Hakaru che ho compreso e mi piacerebbe anche conoscere in modo più approfondito la storia della madre del nostro protagonista. 
Nel complesso quindi una lettura originale, diversa dalle solite che si avvicina alla celebre favola per molte cose, ma che diventa poi una storia a se dove il folklore giapponese ci mette lo zampino creando una trama intrisa di magia, tradizioni e patti antichi e indistruttibili.
Una storia che non mi è dispiaciuto leggere e che sicuramente suggerisco a coloro che cercano qualcosa di completamente diverso.

Valutazione 4/5

                            

                                                  

6 commenti:

  1. Il mondo orientale mi ha sempre affascinata e un retelling non può che piacermi, però mi sa che alla fine si discosta molto dalla sirenetta originale e questo un po' mi frena. Bellissima recensione ❤️

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    1. Si è un retelling che si fa soltanto in parte alla famosa favola, ma questa particolare scelta non mi è dispiaciuta

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  2. Anche io sono sempre titubante con le storie orientali, ma devo dire che mi hai incuriosita, nonostante le criticità

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    1. E' molto particolare, dovresti dargli un'opportunità quando hai un po' di tempo

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  3. Retelling davvero particolare, diverso dalla sirenetta che noi conosciamo però voglio dargli una possibilità.. sono curiosa, poi le ambientazioni orientali mi piacciono molto!

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    1. Si molto diversa dalle solite perchè non c'è mare o coda di pesce quindi si è ispirata per altre cose, ma molto carina e originale e se ti piacciono le ambientazioni orientali allora ti piacerà

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