Recensione: Silvia e l'enigma della Sibilla di Nicola Gardini

Rieccomi amici lettori.

Sono tornata non solo per chiedervi qualcosa che prima ho dimenticato e cioè: vi piace Halloween?

Ma anche per parlarvi di una lettura divertente e carina che rientra in uno dei miei generi preferiti: i libri per ragazzi.

Ringrazio Salani per la copia omaggio.

Trama

Poteva la tredicenne Silvia immaginare che quel vecchio libro recuperato dal bidone della spazzatura l'avrebbe catapultata nel vortice del tempo? Una grammatica della lingua latina, poi? Ma un bel giorno eccola con il suo amico Giulio per le strade dell'antica Roma. È l'inizio di un viaggio mirabolante, di un'avventura che, di incontro in incontro, di prodigio in prodigio, di paesaggio in paesaggio, di metamorfosi in metamorfosi, li divide e poi finalmente li ricongiunge, carichi di scoperte, più amici di prima, e soprattutto più felici e più forti che mai. Qui troveremo maghe e scrittori, divinità e mostri, episodi della storia e della mitologia, tutti concatenati in una spettacolare, vertiginosa vicenda che è un'iniziazione alla bellezza e all'importanza dell'antichità e all'idea che il passato e il presente si stringono in un solo grande abbraccio, come i due amici protagonisti.

Conoscete il latino?
Io ho vaghi ricordi di quando l'ho studiato per un solo anno a scuola, non era facile, ma c'era un tempo in cui era praticamente l'unica lingua usata e Silvia, la nostra protagonista, ne resta ammaliata.

E' così che comincia questa storia, con una tredicenne innamorata di una lingua morta che è sicura racchiuda mille tesori nascosti.

Grazie a un libro molto antico, si appassiona così tanto al passato che comincia a fare dei sogni bellissimi, sogni in cui viaggia nel tempo ai tempi dell'antica Roma.
E' così elettrizzzata per questi sogni così realistici che decide di coinvolgere anche Giulio, il suo migliore amico, in queste emozionanti visite notturne.

Giulio impara il latino con lei, ma non riesce a sognare le sue stesse almeno fino a quando la ragazzina non ha un'idea geniale: scambiarsi i letti e dormire nello stesso momento, ecco così che la magia accade.

Nonostante siano nello stesso sogno Giulio però non riesce a vedere le stesse cose dell'amica e preso dallo sconforto vuole svegliarsi e tornare nel mondo reale, ma qualcosa va storto e Silvia passerà tutto il tempo a tentare di salvare il suo migliore amico prima che qualcuno gli faccia del male.

                                          

Un racconto fantastico che mette in mostra non solo la passione verso il passato, ma che rende importante il rapporto di amicizia che esiste tra i due ragazzi e che va oltre qualsiasi altra cosa.

Silvia è una piccola grande eorina, mi è piaciuto molto come sia riuscita a risolvere la situazione senza mai perdersi d'animo.

Sul suo cammino incontrerà tantissimi personaggi importanti e non, farà amicizia con una ragazzina della sua età che nasconde dei misteri ma che la supporterà ovunque e lei non si sentirà mai sola.

Giulio è invece più un personaggio di contorno, ma penso sia stato voluto per dare occasione a Silvia di essere lei la protagonista principale, d'altronde ciò che accade è solo merito suo.

Ho trovato poi il finale giusto e corretto perchè lascia il lettore con una domanda enorme: è stato solo un sogno oppure no?

Si dice che quando due persone ricordano le stesse cose di un sogno allora vuol dire che è successo davvero, ma se quello che è successo sia così fantastico da risultare immaginato.

I sogni sono qualcosa di affascinante che mi ha sempre attirato molto e ho adorato il modo in cui l'autore ne parla mettendo in luce pregi e difetti di ogni cosa.

Se poi aggiungiamo che ci sono anche delle carinissime illustrazioni bianco e nere, si può dire che questa storia è perfetta per un pubblico giovane, a chi ha tanta immaginazione e a chi crede che i sogni possano essere premonitori di qualcosa di bello.

Con un ritmo scorrevole, la storia è ricca di avventura, di fascino e di azione e leggerlo è stato davvero un piacere.

Valutazione 4/5