Concludiamo la settimana con un libro che è uscito proprio di recente.
Trama
Il New York Times ha definito 36 domande, il metodo scientifico per entrare in intimità con chiunque, non è la prima volta che leggo di questo argomento e devo ammettere che mi incuriosisce molto perchè pensa che abbia del fondamento reale.Da piccola Nina sognava di inventare un nuovo colore. Ora ha vent’anni e, dalla morte di suo fratello Samuele, la sua vita non ne ha più neanche uno. Lavora come grafica da casa, senza mai parlare con nessuno, fino alla sera in cui riceve un messaggio anonimo: una persona che dice di vivere nel suo palazzo e sembra sapere tutto di Samuele. Prima di rivelarsi, le propone un esperimento: 36 domande a cui rispondere a turno, senza riserve. Nina scopre la vita segreta di suo fratello e un’inaspettata somiglianza con il misterioso sconosciuto che non ha nome, non ha sesso e ha l’insolita abitudine di leggere il dizionario prima di dormire. Passa in rassegna i vicini ed entra nelle loro vite dalla porta di casa, ma tutte le volte che sembra avvicinarsi alla soluzione la verità le sfugge di nuovo. C’è Prosperina, la portinaia che sa tutto degli inquilini; l’ingegner Barra, sempre chiuso nel suo studio; i Balsamo, una giovane coppia in crisi; la signora Kovacs con la bellissima figlia adolescente Sarah; la caotica famiglia Angeli; l’affascinante pasticciere Pietro, con le sue torte che chiudono le giornate. Chi è che le scrive? Nina sa davvero così poco delle persone che le abitano accanto? E di suo fratello?
In questa storia è Nina a essere vittima suo malgrado di questo metodo quando una serie riceve un messaggio strano da un numero sconosciuto.
Avrebbe dovuto non rispondere, avrebbe dovuto bloccare sul nascere quella connessione con una persona sconosciuta e invece è come se incosciamente sentisse che era la cosa giusta da fare o forse semplicemente si sentiva sola perchè la morte improvvisa di suo fratello l'ha devastata.
Vivere senza Samuele è durissimo per Nina e non riesce ancora ad accettarlo completamente, ad andare avanti, un dolore così profondo è impossibile che vada via con facilità, anzi è molto probabile che resti sempre una sofferenza complicata da gestire.
Penso che l'autore sia stato molto a descrivere le emozioni che si provano quando si perde una persona cara, certe sensazioni si capiscono fortemente soltanto quando le si prova in prima persona e trovarsi in sintonia con Nina è stato facile.
Lo sconosciuto/La sconosciuta perchè non conosciamo la sua identità propone alla nostra protagonista 36 domande per conoscersi meglio, alla fine di queste domande rivelerà la sua identità e Nina conoscerà forse suo fratello.
Quanto conosciamo veramente una persona? Penso che sia questo il fulcro di tutta la storia.
Nina pensava di conoscere a fondo suo fratello e invece pian piano scopre molte cose sulla sua vita di cui non era a conoscenza. Irritata, sorpresa e anche scioccata capisce che a volte anche le persone a noi più vicine hanno dei segreti inconfessabili, la motivazione di averle omesso tante cose non potrà mai saperlo, ma sicuramente questo non influenza l'affetto che prova per lui.
Attraverso le varie domande con Asso, il modo in cui chiama lo sconosciuto, Nina comprende non solo meglio la situazione di Samuele ma anche se stessa e piano piano comincia a riprendere possesso della propria vita.
Riesce ad uscire dal tunnel in cui si era infilata dopo il lutto e fa in modo che anche Asso riesca a fare i conti con la rassegnazione di aver perso una persona importante.
Il dolore che condividono è uguale e forse anche per questo riescono a capirsi, a sentirsi vicini perchè certe situazioni riesce a comprenderle e a capirle bene soltanto chi le ha vissute veramente.
Ma chi si nasconde dietro Asso?
Per Nina diventa una vera e propria ossessione, vuole scoprirlo e per questo arriva a spiare e a bussare d ogni inquilino del palazzo perchè il suo misterioso interlocutore si è lasciato sfuggire che vive nello stesso condominio e Nina comincia a fare mille supposizioni su chi potrebbe essere.
La ricerca della verità è stato qualcosa di molto interesse infatti ero molto presa da questo mistero che si è risolto con un vero e proprio colpo di scena, io sinceramente non l'ho capito finchè Nina non ha fatto il suo nome e non me l'aspettavo forse perchè l'autore è stato bravo a depistarmi in una direzione completamente diversa.
Conoscere l'identità di Asso è stato per Nina dire addio a quel gioco che l'ha fatta stare bene, ma nello stesso tempo adesso è pronta per andare avanti, per voltare pagina e riuscire finalmente ad essere in pace con se stessa e anche Samuele.
E' una storia molto particolare che però devo dire che non mi è dispiaciuto leggere perchè offre molti spunti di riflessione riuscendo ad essere una di quelle storie che con delicatezza tocca argomenti seri e importanti.
Devo dire che la trama di questo libro ha attirato molto la mia attenzione.
RispondiEliminaGrazie per averne parlato
E' molto particolare, felice di averti incuriosita
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