Oggi vi parlo di un libro un po' particolare perché in realtà è più conosciuta la serie che il libro.
Ringrazio Solferino per la copia omaggio.
Trama
Il romanzo tratto dalla serie Tv Mare Fuori
L’IPM (Istituto di Pena Minorile) di Napoli ospita ragazzi che sbagliano. C’è chi sbaglia senza volerlo, chi sbaglia con premeditazione e chi pensa che lo sbaglio sia farsi beccare e non quello di commettere il crimine. Quando si è adolescenti il confine tra bene e male è spesso labile, un sottile filo su cui si vuole camminare per mettersi alla prova e soddisfare i propri sogni, senza paura o senza mostrare di averla.
L’Istituto si affaccia sul mare: il rumore delle onde, le vele delle barche, i gabbiani sospesi nel vento sono spesso l’unico appiglio per le ragazze e i ragazzi detenuti a cui aggrapparsi e sognare una vita migliore, in cerca di quell’amore che non hanno ricevuto o che non sanno ancora donare, al quale ancora faticano a dare nome e forma. Perché le forme dell’amore sono infinite, ma non bisogna mai smettere di cercare quella che ci rende più felici.
Questo romanzo racconta le loro storie.
Storie che si consumano dentro le mura del carcere ma che sono cominciate fuori, a volte in famiglie crepate più di certe case dei vicoli di Napoli, altre in famiglie eleganti di città lontane dove chi sbaglia è escluso per sempre.
Storie uniche e intrecciate, raccontate da voci molto diverse che urlano per disperazione e nella speranza di avere un’altra possibilità dalla vita.
Storie che uniscono e dividono, storie di giovani e adulti legati da un destino in cerca di riscatto, perché quando un minorenne finisce in carcere c’è spesso un adulto che non ha saputo ascoltare, che non ha saputo capire, che non ha saputo abbracciare l’anima fragile che gli chiedeva aiuto.
Non so se avete mai visto la serie tv, sicuramente ne avrete sentito parlare perchè è decisamente il fenome del momento e siccome c'è Napoli all'interno non potevo lasciarmela scappare.
La storia si svolge nell'IPM ossia l'Istituto di Pena Minorile di Napoli. E' un luogo sicuramente orribile in cui stare, ma la vista dalle finestre e dal tetto è spettacolare perchè c'è il mare e per noi napoletani il mare è qualcosa che ci rende sempre contenti, anche quando non abbiamo motivi per esserlo.
Non c'è un solo protagonista, ma vari personaggi le cui storie si intrecciano riuscendo a credere legami importanti che poi cambieranno la vita.
Per chi conosce la serie voglio dire che il libro non racconta tutte le stagioni, ma riesce a fare un bel riassunto delle prime stagioni con l'aggiunta di novità.
Sì, perchè ci sono personaggi nuovi e interazioni diverse restando però fedele alla storia originale dove vari ragazzi hanno commesso uno sbaglio e adesso si ritrovano rinchiusi in questo carcere scontando la loro pena.
Cominciamo da Filippo un ragazzo milanese che per puro caso si ritrova a Napoli ed è costretto a crescere in fretta per tenere il passo con la criminalità che vige nel carcere.
Sì, perchè qui comanda Ciro un ragazzo che è punto di riferimento per tutti, che ordina con la pretesa di essere ascoltato, che ha il rispetto di chiunque e che sogna di possedere l'intera città un giorno.
I suoi tirapiedi sono anche le persone a lui più vicine, persone che farebbero di tutto per lui e che lo supportano in ogni occasione. Pino, Piruccio, Milos, Edoardo.
Filippo si ritrova impacciato di fronte a questa realtà così diversa, a un modo di vedere le cose totalmente diverse e trova in Carmine un insolito alleato.
Carmine ha cercato solo di difendere la sua ragazza, l'errore che ha commesso non è stato fatto perchè un cattivo ragazzo anzi lui ha il solo grande difetto di essere figlio di una famiglia senza scrupoli che affronta le ingiustizie usando la violenza.
Carmine non vuole averci niente a che fare con la sua famiglia e non è contento di iniziare una faida con Ciro che invece pretende di essere rispettato da chiunque. Carmine ha già l'amore e riesce a instaurare con Filippo un rapporto speciale di fratellanza nonostante isano due persone completamente diverse che apparentemente non potrebbero mai andare d'accordo, ma che in realtà sono perfette insieme.
Nel contempo abbiamo la direttrice del carcere Paola, il comandante Massimo e l'educatore Beppe.
Tutti e tre in modi diversi cercano di cambiare questi ragazzi, di insegnargli le cose belle delle vita, di mostrargli cosa possono trovare di bello una volta usciti.
La loro presenza è fondamentale nel carcere, sono punti di riferimento anche quando succedono cose brutte e non sanno come gestirle, anche quando tutto sembra perduto.
Una storia quindi che va a scandagliare l'animo umano alla ricerca di debolezze, forze e passioni di ognuno di loro.
Con molti vocaboli in napoletano sarà una vera e propria chicca per tutti i napoletani e per chi non lo conosce potrebbe essere un'occasione per riuscire a parlarlo bene chissà.
La narrazione alternata tra i vari personaggi ha reso più godibile la lettura, più scorrevole perchè arrivi alla fine e nemmeno te ne rendi conto.
Ti affezioni a tutti non solo ai ragazzi perché scopri la gentilezza, l'umanità ma anche la crudeltà, la cattiveria e ti rendi conto che a volte conta tanto l'ambiente in cui vivi e scappare da tutto diventa complicato, a volte impossibile, ma ci sono delle eccezioni e quelle fanno sperare.
E' una storia che fa pensare, riflettere su quanto sia avventata l'impulsività in alcuni casi. E' una storia però che soprattutto insegna tante cose e che ci ricorda quanto le cose brutte possono anche finire perchè quando c'è il mare fuori da vedere tutto diventa più facile, anche comunicare.
Ciao Susy, ho iniziato da poco a seguira la serie su Raiplay, ho visto solo quattro episodi della prima stagione ma mi sta piacendo! Immagino che anche il libro sia una lettura interessante :-)
RispondiEliminaCiao Ariel. Le prime stagioni a mio parere sono le più belle anche se mi manca di vedere l'ultima, il libro non le racchiude tutte, ma è stata comunque una buona lettura
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