mercoledì 3 aprile 2024

Review Party. Recensione: Non c'è niente di vero di Emilio Jean

Ciao a tutti amici lettori.
Oggi vi parlo di una storia molto particolare.

Ringrazio Garzanti per la copia omaggio.


Trama

Quando il telefono squilla, Mika si aspetta tutto tranne questa frase: «Sono Penny, credo di essere tua figlia». È la voce della sua bambina. La persona che, con il suo primo respiro, le ha insegnato il significato della parola amore. Mika avrebbe voluto regalarle il mondo, ma ha dovuto darla in adozione appena nata. Sono passati sedici anni e ora Penny vuole conoscerla. Sua figlia non merita niente di meno che la perfezione, e stavolta Mika non può sbagliare. L'unica possibilità che ha è inventarsi una vita che non esiste: il lavoro dei sogni, il fidanzato perfetto e la casa più splendida che ci si possa immaginare. E mentre è occupata ad abbellire la verità, Mika non si rende conto che per Penny l'unica cosa importante è che sua madre sia sincera. Non ha bisogno che sia perfetta, desidera solo il suo affetto. Quando l'illusione crolla e le bugie emergono, Mika si trova di fronte alle proprie insicurezze e al proprio senso di inadeguatezza. Per recuperare l'amore della figlia, deve rimettere insieme i pezzi della sua vita. Questa volta quella vera. Eppure, è proprio nelle crepe dell'imperfezione che si nasconde l'amore. L'amore, questa volta quello vero.

Leggendo la trama mi sono subito incuriosita perché si parla di un argomento delicato e l'autrice sceglie di rappresentarlo in forma leggera senza nascondere la sua importanza.
Penny ha sedici anni quando decide di rintracciare la sua madre biologia, ha perso da poco quella adottiva e nonostante te abbia un padre presente e affettuoso sente che le manca qualcosa.
Mika ha tenuti i contatti con la famiglia affidataria ogni anno, sa dei progressi di Penny ed è felice di sapere che la bambina che non ha potuto tenere sia serena. La chiamata improvvisa di quella che non è più una bambina la coglie alla sprovvista, ma è euforica che sua figlia voglia vederla e proprio questa felicità la spinge ad essere poco sincera. Vuole fare in modo che sua figlia sia fiera di lei, la creda una donna realizzata e di successo e quindi abbellisce la realtà convinta di non fare di nulla di male e in realtà le cose potevano anche continuare in questo modo se Penny non decidesse all'improvviso di arrivare nella sua città per conoscerla.

                              


Mika è un bel personaggio, sfortunato ma buono. Quando il suo castello di bugie sisgretola non sa come fare per riconquistare sua figlia, salvo poi rendersi conto che in realtà a Penny non importa se ha frequentato la scuola, che lavoro svolga, vuole soltanto conoscerla e creare un legame per lei mai veramente spezzato.
E' una storia che mette in mostra i legami importante, quello forse più importante tra madre e figlia. Nonostante separate per tanti anni le due si ritrovano subito perché la corda invisibile che le ha tenute unite per tanto tempo non si è mai spezzata.
Penso non ci sia rapporto più bello, più costante, più indelebile ed è bello come sia affrontato in questo caso perché Penny non l'ha mai conosciuta, in realtà è stata cresciuta da un'altra donna che lei considera madre a tutti gli effetti eppure quando incontra Mika è come se quel vuoto che non sapeva di avere si sia colmato completamente.
Alcune volte non sappiamo neanche di avere qualcosa che ci manca fino a quando non lo troviamo e penso che questo sia un bellissimo messaggio di appartenenza, di sangue che non mente, di un legame stretto che esiste e che diventa più forte quando due persone decidono finalmente di stare insieme.
Con una scrittura fluida e leggera l'autrice riesce a trattare con semplicità un tema delicato, riesce a farti provare facilmente empatia con le protagoniste e finisci con l'affezionarti a loro quasi subito.
E' affrontato anche molto bene il tema dell'amicizia, della diversità, della difficoltà a integrarsi e soprattutto della paura di non essere accettati e penso che ognuno di noi si possa identificare in qualcosa.
Avrei preferito meno velocità nei passaggi, certe cose avvengo troppo di corsa e non mi hanno entusiasmato così come certe scene abbastanza inverosimili ma è stata comunque una lettura godibile e carina che insegna molte cose e fa riflettere.

Valutazione 3/5

                                  

                                                



2 commenti:

  1. Il tema mi incuriosisce molto, la trama mi piace, quindi credo gli darò una possibilità!

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