mercoledì 4 dicembre 2024

Recensione: Senza titolo di Erna Sassen

Ciao a tutti amici lettori.
Oggi vi parlo di una storia molto particolare.

Ringrazio Camelozampa per la copia omaggio.


Trama
C’è chi ci mette una vita a trovare la propria anima gemella. 
Joshua e Zivan, invece, si sono trovati subito. 
Ma il mondo degli adulti segue regole diverse da quelle del cuore e Zivan deve tornare in Iraq, per essere data in sposa a un cugino. Joshua soffre e tutto quello che può fare è disegnare, riempire interi sketchbook di immagini di lei. 
Mentre attraversa il suo dolore, i suoi disegni attirano l’attenzione di Sergio e Dylan, due compagni pericolosi, di certo non del tipo che Joshua potrebbe immaginare come amici.
E' stata una lettura diversa dalle solite, originale e non solo per come è raccontata, ma per la tematica trattata.
E' stata una lettura particolare, riflessiva arricchita con illustrazioni che rendevano perfettamente l'idea di quello che si stava leggendo facendola diventare ancora più realistica.
Josha è un ragazzino con una grande passione: disegnare. I soggetti dei suoi disegni sono per lo più animali ma soprattutto lei: Zivan.
Attraverso i suoi racconti scopriamo che Zivan era la sua più cara amica, forse la persona per cui ha cominciato a provare dei sentimenti diversi, ma resta sempre la ragazza per cui vorrebbe fare qualcosa e che si sente impotente adesso così lontano ad ascoltare in silenzio ciò che le succede.
Zivan è dovuta tornare in Iraq e in quel luogo esistono delle regole che qui sono inconcebili, esistono delle tradizioni da rispettare ed esiste soprattutto l'impossibilità a non rispettare determinati ordini.
Sembra assurdo, inconcepibile, ma quando la mentalità è diversa c'è poco da fare purtroppo.
                                 

Penso che questo sia un argomento che ancora oggi fa tanto scalpore e non perchè voglia puntare il dito su qualcosa che non mi appartiene e che non fa parte della mia vita, penso che siamo tutti liberi di seguire le credenze e le religioni che vogliamo. Ciò per cui non sono d'accordo e che mi trova perfettamente in linea con il pensiero di Josha riguarda i trattamenti riservati a una ragazza, a una donna che deve soccombore al volere della famiglia, al volere di un uomo senza poter fare nulla.
E' davvero terribile e lo è ancor più sapendo che è la verità.
Josha getta nel disegno la sua disperazione e sarà proprio quella passione innata che fa parte di lui a fargli conoscere due persone del tutto diverse da lui, due persone che sarebbe impossibile pensarle come amiche e che invece si dimostrano più sinceri di chiunque altro.
Dylan e Sergio rappresentano i ragazzi con cui Josha non si farebbe mai vedere in giro, due personaggi così diversi da lui, così lontani per modo di vedere, pensare e agire eppure fin dall'inizio tra loro scatta una connessione, un legame speciale che comincia proprio da quei disegni. Sergio dopo aver sfogliato il suo album vede in lui qualcosa e farà in modo di sfruttare questo talento per farlo diventare qualcos'altro e soprattutto per rendere loro partecipi di un progetto più grande: l'amicizia.
Comincia in maniera insolita il loro rapporto e mi è piaciuto molto il graduale e lento avvicinarsi di un legame sincero e di supporto.
Mi sarebbe piaciuto un approfondimento migliore per quanto riguarda il prima e cioè dell'amicizia di Josha e Zivan, è soltanto raccontata attraverso i pensieri di Josha e io avrei preferito che fosse più vissuta perchè avrebbe reso, secondo me, un'idea migliore di ciò che li lega.
La scrittura è semplice, colloquiale, perfetta per un pubblico giovane e che, alla fine, riesce a donare un barlume di speranza nonostante non tutto finisca nel migliore dei modi perchè quando si parla di cruda realtà è necessario essere sinceri fino in fondo.

Valutazione 3/5

                               

                                                    

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