martedì 7 ottobre 2025

Recensione: Letters from the Tower di Sally Nicholls

Ciao a tutti amici lettori.
Oggi vi parlo di una lettura che ho trovato molto interessante.

Ringrazio Rizzoli per la copia.


Trama

"Ragazze, a volte penso che la vostra amicizia mi abbia salvato la vita. Senza di voi sarei molto sola."
Inghilterra, 1896. Polly, Tirzah e Sophia hanno condiviso gli anni di collegio, ma ormai vivono lontane. 
Polly insegna in un orfanotrofio a Liverpool, Tirzah tiene compagnia alla nonna nella desolante campagna scozzese, e Sophia è a Londra, per la sua prima e unica Stagione. 
Nelle lettere che si scambiano, le tre amiche condividono emozioni, amori e sogni che sfidano le convenzioni di un'epoca in cui il matrimonio sembra l'unico obiettivo di una ragazza.

Una storia epistolare davvero originale.

Mi sono appassionata durante la lettura alla storia di queste tre amiche che si sono conconosciute in collegio e continuano ad avere contatti diventano vere e proprie sorelle 
sebbene non abbiano alcun legame di sangue.
All'inizio può apparire strana una lettura fatta soltanto di lettere, ma in realtà più andavo avanti più era divertente e anche coinvolgente perchè conoscere tutto ciò che capitava a loro attraverso le lettere è stato un modo per conoscerle davvero e per capire quanto questo legame che condividevano non ha 
subito scossoni nonostante le vite diverse.
Oggi non usiamo più la carta da lettera, i messaggi sono più immediati e ci accorgiamo se l'altra person l'ha ricevuto, ha visualizzato, ma prima bisogna aspettare e quell'attesa secondo me rendeva tutta la situazione ancora più bella.


                                    

Polly, Tirzah e Sophia sono le tre protagonite, mi sono piaciute tutte devo dire anche se forse la mia
preferenza è andata a Sophia perchè mi sono appassionta maggiormente alla sua storia d'amore con Sebastian.
Polly ha deciso la strada dell'insegnamento dopo il collegio e ha scelto un orfanotrofio, è brava, buona, gentile e in ogni sua lettera vediamo come questa ragazza così giovane si metta a completa disposizione per i più bisognosi, per coloro che hanno necessità di avere qualcuno dalla propria parte. Mette a repentaglio la carriera pur di aiutarli ed è proprio questo suo buon cuore a suscitare interesse verso il 
direttore dell'orfanotrofio. All'inizio lei è titubante, le sue amiche invece comprendono che possa esserci del tenero e avevano ragione.
Tirzah vive con sua nonna, una donna autoritaria e poco incline al dialogo e per una ragazza piena di vita come lei è un supplizio dover stare rintanata in campagna senza poter fare altro se non accudirla. Nel corso delle lettere scopriamo però che in realtà quella donna apparentemente così rigida e distaccata la vuole bene sul serio tanto da averla allontanata da una situazione familiare piuttosto delicata che avrebbe finito con il rovinarla. Anche lei trova l'amore, Michal è uno studente, il fratello di Poppy e anche la loro corrispondenza è stata molto dolce e tenera perchè sono entrambi giovanissimi e vivono di quell'amore totalizzante della loro età che sono convinti possano superare ogni ostacolo e avversità.
E poi abbiamo Sophia a Londra alla sua stagione a Londra. Per aiutare la famiglia a risollevarsi economicamente ha necessità di contrarre un matrimonio vantaggioso, non importa se è senza amore, ma la stabilità economica che quell'unione può chiedere. E' decisa e determinata a portare avanti questo progetto, ma poi incontra Sebastian e tutto va in discussione perchè lui è spiantato, non le può garantire 
un futuro stabile e per quanto si stia innamorando di lui è costretta a rifiutarlo almeno fino a quando non succederà l'inevitabile.
E' stato interessante vedere come solo attraverso le lettere le tre amiche riuscivano a comprendere e capire lo stato d'animo dell'altra, come l'amicizia di queste tre ragazze così diverse diventasse sempre più solida pur abitando in luoghi diversi. Si supportano e si vogliono bene proprio come se fossero tre sorelle e quel legame è secondo me la cosa più bella del libro, un messaggio importante perchè l'amicizia, quella vera, non è necessaria viverla con la presenza, può essere vissuta quotidianamente anche in altro modo e se resiste è allora quella giusta.
Consiglio la lettura di questa storia a chi crede nell'amicizia e a chi apprezza le storie epistolari, io posso dire che è stato interessante e coinvolgente, dovrete dargli una possibilità.

Valutazione 4/5


                                                                           


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