La mia esperienza al Rare

Ciao di nuovo amici lettori.
Come vi avevo anticipato eccomi qui a parlarvi di un argomento a cui tengo tantissimo. Sto parlando della mia partecipazione al Rare di Roma.

Di questo evento se n'era parlato esattamente un anno fa e confesso che quando ho letto Roma ho deciso senza troppi problemi che avrei partecipato. Di solito questo tipo di cose le fanno sempre al Nord e dal momento che Roma è poco distante da casa mia, non potevo non perderla vi pare?
Prenotare un anno prima il biglietto mi sembrava alquanto esagerato, ma dopo aver visto la mole di gente che c'era lì ho capito di aver fatto benissimo.

Ma com'è andata?

Una sola parola: meravigliosa.

Forse questa parola non riesce a descrivere perfettamente tutto ma è stato tutto, magnifico davvero. Un'esperienza così bella che ripeterei con piacere anche il prossimo anno senza pensarci molto.

All'inizio ero un pò spaventata dal tornado cui sono finita dentro, nei primi dieci minuti confesso che non ho capito più niente perchè era tutto così frenetico che non sapevo come muovermi. Una volta acquistato il ritmo però non mi sono fermata un secondo, a fine giornata ero distrutta ma ne è valsa decisamente la pena.
Dovevamo prendere i braccialetti numerati per le autrici più gettonate e nel frattempo andare dalle altre. Insieme alla mia compagna d'avventura Francesca  abbiamo preso immediatamente quello delle autrici che volevamo vedere fin da quando si è parlato della loro presenza.

Ho avuto l'onore e il piacere di conoscere dal vivo alcune delle mie autrici preferite e certe cose davvero non hanno prezzo.
Brittainy C. Cherry una delle mie aurici preferite era a pochi passi da me e quasi non riuscivo a crederci.
Le ho fatto firmare tutti i libri che avevo, perchè diciamolo un'occasione del genere quando mi ricapitava?
La fila che ho fatto per farmi fotografare i suoi libri è stata la più lunga di tutto l'evento, ma non avrei rinunciato per niente al mondo.
E lei, di una gentilezza infinita.
Sorridente, quasi timida nonostante le tante, tantissime ragazze che erano lì apposta per lei con una fila di libri grandi come la mia.

La cosa più bella, oltre a vedere le mie autrici preferite ovviamente, è stata essere circondata da persone che come me amano alla follia i libri e quindi era impossibile sentirsi sola.
Essere circondati da persone che capiscono perfettamente la tua passione, interagire con loro è stato come entrare in un mondo ancora più reale che mi ha reso davvero orgogliosa di essere lettrice.

L'Hotel che ha ospitato questo evento è bellissimo, grande e perfetto per correre da una stanza all'altra senza perdersi.
L'organizzazione mi è piaciuta molto e tutte le autrici sono state gentilissime e piene di disponibilità anche se poverette dovevano essere stanche forse più di noi lettrici.
L'unica pecca, se così vogliamo chiamarla, è stato il mio pessimo inglese. Non c'erano molti traduttori disponibili e il mio inglese parlato è scarissimo, vado un filino meglio su quello scritto, quindi mi sono vista un pò spaesata. Fortuna che con me avevo una validissima aiutante, grazie a Francesca per avermi fatto da inteprete e per aver condiviso con me questa stupenda avventura. Senza di lei molto probabilmente non sarebbe mai stato lo stesso.

Amy Harmon è un'altra autrice che non vedevo l'ora di incontrare.
I suoi libri, il suo modo di scrivere sono così toccanti che è stato bello vedere dal vivo quella pesona che conosci solo attraverso le sue storie.
Il suo banco era pieno dei suoi libri in lingua che avrei comprato solo per le cover meravigliose che putroppo l'edizione italiana ha cambiato.

Quel sorriso così aperto, disponibile mi ha dimostrato che le autrici famose come lei sanno anche interagire perfettamente col pubblico, con i loro fan e se avessi avuto la scioltezza di parlare in inglese con lei l'avrei fatto senza alcun problema.
O almeno se ci fosse stato qualche traduttore accanto, mi accontento però delle volontarie lì presenti che si sono occupate di farmi le foto. Almeno conserverò un ricordo che è impossibile dimenticare.

Quando all'inizio ci hanno detto di portare i libri nei trolley anzichè nelle borse, ho pensato che esagerassero.
Una valigia per i libri? Ma che schiocchezza, io mi porto uno zaino e starò benissimo. 
L'avevo anche preparato, ma all'ultimo minuto quando ho messo i miei 10 libri da portare per la firma, mi sono resa conto che nello zaino pesavano e ho pensato quindi di usare l'idea del trolley.
 Infondo non farò fatica. 
Ebbene non sono è stata un'idea geniale, ma dopo aver riempito di altri libri il mio trolley non era per niente poco faticoso come credevo.
Ovunque vedevo ragazze con trolley che andavano avanti e indietro e mi sono sentita meno sciocca a portare una valigia piena di libri.
Mi ero imposta di non comprare altri libri perchè lo spazio a casa sta diminuendo, ma come si può resistere alla vista di tanto splendore? Era come entrare in una libreria e vedere tanti titoli a portata di mano che chiedevano solo di essere presi.
Potevo mai rifiutarmi? Impossibile. E quindi ho riempito fino all'ultimo il mio trolley e sono tornata a casa più carica di prima. Certo il mio portafoglio non è stato molto contento, ma una volta tanto uno strappo alla regola si può fare.

Tra le tante dediche che ho ricevuto sui libri ve ne voglio mostrare una che per me ha tantissimo significato.

Sto parlando di Abbi Glines che mi ha scritto

Never stop dreaming!

Non smettere mai di sognare!

Non lo farò mai perchè ormai so che i sogni si avverano, i sogni si realizzano e questa giornata ne è stata la prova vivente.
Uscire dal tornado di emozioni che è stato il Rare non è stato semplice, forse con la testa sono ancora lì, dire che mi è solo piaciuto è davvero riduttivo e spero davvero che l'anno prossimo si ripeta la stessa meravigliosa esperienza che è stata sabato.

Sono poi felicissima di aver visto finalmente dal vivo Francesca admin del blog The Library of belle. 

Dopo una stupenda conoscenza virtuale condividere con lei quest'esperienza è stato bellissimo.

Non è stata però la sola che ho conosciuto perchè ho visto anche altre ragazze che la blogosfera mi ha fatto conoscere. 

Sto parlando di Jessica di The Secet life of a Booklover e Jessica di The Ink Spell. Associare una voce, un volto a una persona che senti spesso è stato davvero bello.

Eravamo stanchissime quando abbiamo scattato questa foto ma felicissime di essere lì.

Ho acquistato anche dei gadget come vedete, oltre a qualche segnalibro in omaggio e un paio di penne.

Il badge l'avevo preso in pre order mentre la borsa per non so quale oscuro motivo non sono riuscita a prenderla, quindi sono stata felicissima di poterla acquistare direttamente sul posto. Mi è stata molto utile quando dovevo prendere i libri velocemente senza aprire il trolley ogni volta che raggiungevamo un tavolo di un'autrice.

Il quadernino di Erin Watt l'ho anche preso in pre order ed è stato anche firmato dalle due autrici che si sono rivelate molto più belle dal vivo.

C'è però un'autrice che voglio citare.

Sto parlando di Tille Cole.

Ho letto il suo libro in lingua e mi ha emozionato tantissimo. Recentemente è stato tradotto in Italia e ho acquistato la versione italiana proprio sul posto perchè non ho saputo resistere. 

Avevo portato con me anche la versione inglese e quindi adesso ho due autografi suoi e ne sono felicissima.

Lei poi è così simpatica! Allegra, piena di gioia, ha una risata contagiosa e per chi non l'avesse ancora conosciuta vi consiglio caldamente di leggerla.

Devo recuperare un suo libro in lingua e spero di farlo nonostante sia pigrissima su queste cose, ma lei merita davvero.

E' stata una giornata davvero stancante, per fortuna il treno mi ha portata dritta a casa senza intoppi o ritardi e anche se, una volta che mi sono messa sul letto sono praticamente crollata, l'ho fatto col sorriso sulle labbra perchè esperienze del genere non potevano non farsi.

Come avrete capito ho amato questo evento e spero con questo post di essere riuscita a trasmettervi quello che ho provato facendovi un pò sentire come se foste stati lì con me.

Cosa ne dite ci andrete l'anno prossimo? 

Io spero davvero che si ripeta l'esperienza.