lunedì 15 dicembre 2014

Recensione: Novemila giorni e una sola notte di Jessica Brockmole


Trama

1912. Un timido studente universitario americano scrive una lettera a Elspeth Dunn, una giovane poetessa scozzese che vive nella piccola isola di Skye. È l'inizio. L'inizio di una fitta corrispondenza e di un amore profondo come l'oceano che li divide, devastante come la guerra che incombe su di loro, eterno come i novemila giorni che dovranno passare prima del loro incontro...

Un libro dolcissimo, molto romantico e coinvolgente.
Narrato in maniera originale e non usata particolarmente perchè la storia è raccontata attraverso delle lettere. Lettere di due corrispondenti che riassumono esattamente tutta la storia dei protagonisti, non li vediamo mai parlare e i racconti di quello che succede è fatto sempre attraverso le lettere.
Un modo molto carino di raccontare una storia molto bella quella di Sue e Deavy.
Deavy è David uno studente universitario che un giorno dopo aver letto un libro di poesie decide di scrivere all'autrice. Il suo nome è Elspeth però lui la chiama Sue.
Una corrispondenza che comincia in modo simpatico, divertente e senza pretese ma che poi non smette con gli anni, lentamente i due cominciano a conoscersi, si raccontano sogni, progetti come non hanno mai fatto con nessun altro e sentono di conoscersi come nessun altro ci è mai riuscito.
La corrispondenza dura fino al 1917 quando dopo varie perplessità decidono di incontrarsi.


Anche nel momento dell'incontro non assistiamo a un dialogo tra i due ma attraverso le lettere scopriamo che si sono visti e hanno capito come ormai era chiaro di essere innamorati perdutamente.

Il periodo storico in cui si svolge la trama è la prima guerra mondiale, David si offre come volontario sebbene Elspeth sia totalmente in ansia per lui, riescono a vedersi pochissime volte e le lettere continuano anche se non puntuali come prima, riescono a scriversi e a condividere tutto.
Elspeth è sposata con Ian un uomo che conosce da bambina eppure da quando ha cominciato a scrivere le poesie e lui a rifugiarsi nei suoi silenzi il distacco tra loro si è fatto enorme, è stato in quel momento che David è entrato nella sua vita ed è stato in quel momento che lei si è innamorata di nuovo senza preavviso ma perdutamente di uno straniero, di un americano una persona che mai avrebbe sperato di conoscere e di vedere e invece per David, lei fa tante cose prima fra tutte prendere il traghetto per andare oltre la sua isola di Sky andando contro a parenti e amici che giudicano la sua decisione sciocca e con poco senso.
David vuole dimostrare di essere un uomo migliore, vuole dare un senso alla sua vita e dopo aver abbandonato gli studi di medicina e mandato all'aria un matrimonio vuole essere una persona utile.
Nonostante sia innamorato della Sue e voglia stare con lei, non se la sente di abbandonare tutto per andare da lei e prosegue la sua "avventura" nella guerra e in questo modo vede Ian,
Elspeth gli aveva detto che fosse morto, l'avevano dato per morto quando non era più tornato dopo essersi arruolato e un pò avevano tirato un sospiro di sollievo entrambi ma rivederlo vivo e arrabbiato più che mai perchè non ha più l'affetto e l'amore di sua moglie fa capire a David che è arrivato il momento di farsi da parte.
Con un'ultima struggente lettera alla sua Sue, le dice che vuole lasciarla libera di poter ricominciare una vita con Ian perchè lui se ne starà in disparte mentre loro si daranno una seconda possibilità.
Elspeth non prende bene la decisione di David, è felice che Ian non sia morto ma per lui non prova quell'amore che provava tempo prima, adesso il suo cuore è per David e non capisce come lui possa aver preso una decisione così importante per conto suo.

La storia delle lettere fino al 1917 è in contemporanea a quella di lettere del 1940 tra Margaret la figlia di Elspeth che vuole capire come mai sua madre è sempre così restia a parlare del passato, vuole scoprire le sue origini, capire perchè sua madre è sempre così malinconica.
Con tanta intraprendenza riesce a riallacciare i rapporti con la famiglia di sua madre che è anche la sua e riesce anche a ritrovare David.

Una storia commovente, che mette anche un pò d'ansia man mano che si legge perchè si pensa una cosa e poi ne salta fuori un'altra, fa riflettere sull'importanza di una semplice lettera soprattutto adesso che la posta non funziona più come una volta perchè esiste Internet, le email, i messaggi e tutto così elettronico che il semplice piacere di usare carta e penna risulta quasi senza senso, assurdo.
E' bello vedere una storia d'amore iniziare in modo così innocente per poi sfociare in qualcosa di unico e così forte da esistere per novemila giorni se non di più.
Nonostante non ci siano dialoghi, il libro è scorrevole, non annoia ma accanisce il lettore per sapere come va a finire.
Belli nello stesso modo entrambi i personaggi, quello di David che vuole dare un senso alla sua vita, che fa di tutto per dimostrare principalmente a se stesso di non essere un fallito e trova in un periodo confusionario e sanguinario come la guerra un amore profondo e sincero per Sue.
E' bello anche il personaggio di Elspeth che crede di non essere forte mentre invece ha una forza interiore non indifferente che la porta a compiere scelte coraggiose e la fanno vivere a testa alta.
Si innamora di David quando non credeva l'amore potesse bussare alla sua porta, si sente in colpa per Ian ma nello stesso tempo sa che è impossibile comandare il suo cuore e il suo cuore le fa capire che amare David è la cosa più giusta che potesse fare anche se per essere felice dovrà aspettare novemila giorni.


Valutazione 5/5









2 commenti:

  1. Ciao susy!! Finalmente ho letto questo bellissimo libro!! Grazie per avermelo consigliato! Lho iniziato e finito in un giorno!!!
    A breve posterò la recensione! Un abbraccio!! :)

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    Risposte
    1. Ciao Jasmine!
      Mi fa moltissimo piacere che il libro ti sia piaciuto ^-^
      Appena posso, vado subito a leggere cosa ne pensi :k

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