sabato 5 settembre 2015

Recensione: Finché amore non ci separi di Anna Premoli



Trama

Amalia Berger è un affermato avvocato newyorkese, nota nel foro come “la regina di ghiaccio”. Ryan è il maggiore di quattro figli maschi e la sua caotica famiglia gestisce un tipico pub. I due si sono conosciuti alla scuola di legge di Yale, dove è nata la loro reciproca antipatia. Amalia è poi rimasta a New York, mentre Ryan ha fatto carriera a Chicago. Finché un giorno, l’offerta di un posto da vice procuratore lo riporta a New York. Il primo caso che si trova ad affrontare sembra davvero banale: l’arresto per guida in stato di ebbrezza di una ragazza dell’alta società. Ma quel che appare semplice, si può complicare inaspettatamente, se per esempio l’avvocato difensore della ragazza è proprio Amalia Berger.

In questo romanzo della Premoli vediamo che il protagonista principale è l'aula del tribunale.
Avvocato lei e vice procuratore lui, si rivedono in aula e ne succedono di tutti i colori.

Ritroviamo Kayla già protagonista dell'altro libro Un giorno perfetto per innamorarsi, un libro che mi è piaciuto molto, amica del cuore di Amalia che nell'altro libro era parziale.
Qui è Amalia a non credere nell'amore o meglio lei crede di non volerlo ma in realtà il suo cuore le lancia segnali già da tantissimo tempo.

La storia è narrata in terza persona quindi vediamo i pensieri evolversi da entrambi i personaggi.
Ryan che proviene da una famiglia numerosa irlandese, non riesce pienamente ad accettare il fatto che Amanda provenga da una famiglia ricca con un fondo fiduciario che le impedirebbe di lavorare se volesse.
Per lui la loro differenza di ceto sociale sembra quasi insormontabile nonostante la profonda attrazione che prova per quella donna che ha conosciuto già all'università di Yale.

Una storia leggera e carina che però non mi è piaciuta come le altre della Premoli, a un certo punto sembrava di vagare in tono per le cose ripetitive. Ryan che non riesce a starle lontano, Amalia che vuole  evitarlo e poi finiscono con l'avvicinarsi per ovvi motivi senza però trovare una conclusione sensate.
Mi sarebbe piaciuto avesse di più approfondito il legame che li aveva uniti all'università spiegando meglio le cose e chiarendosi tra di loro invece è lasciato tutto alla comprensione del lettore.
Stessa cosa per il vero motivo per cui Ryan non accetta il patteggiamento all'inizio della storia e che poi Amalia scoprirà solo grazie a Kayla, mi sarebbe piaciuto fossero argomenti più approfonditi piuttosto che ripetere sempre lo stesso cerchio in cui non si risolve nulla e si ricomincia a fare gli stessi errori.

Nel complesso una storia che si legge senza tante aspettative e che può risultare buffa in molti versi, per quel che mi riguarda però avrei preferito qualcosa in più.

Valutazione 3/5






6 commenti:

  1. Io ho letto prima questo, poi quello su Kayla anche se devo ammettere che forse l'altro era realizzato meglio, ma questo... questo è forse il più divertente di quelli della Premoli. Le risate che mi sono fatta con Amalia erano impagabili!

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    1. anch'io ho letto prima l'altro e devo dire che mi è piaciuto di più, a volte era troppo ripetitivo. C'è da dire però che in tutti i libri della Premoli una risata è assicurata

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  2. Ciao Susy, ti ho citato qui http://jessicasbooks89.blogspot.it/2015/09/link-party-di-settembre-welcome-to-all.html per il link party

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  3. Mi sa che mi hanno preceduta, ma non avendo visto nessun banner anch'io ti ho nominata al link party di jessica.
    eccoti qui il link
    http://jessicasbooks89.blogspot.it/2015/09/link-party-di-settembre-welcome-to-all.html

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