Oggi nel blog torna la mia rubrica sulle Favole.
Dal momento che amo molto le Favole e le Fiabe è giusto che gli dia un pò più di spazio nel blog, infondo perchè non parlare di qualcosa che mi piace, vi pare?
Oggi parlerò non di una ma di due Fiabe che però raccontano più o meno la stessa cosa. Sto parlando di Undici cigni dei Fratelli Grimm e de I Cigni Selvatici di Hans Christian Anderson.
Il Re chiede scusa a Elisa e rinnova la sua offerta di matrimonio che lei accetta con gioia, i fratelli invece tornano a casa e scacciano la matrigna cattiva.
sei maschietti e la bambina che aveva avuto dal precedente matrimonio vivessero lontani dal palazzo. La nuova moglie però scoprì l'esistenza di questi bambini e gelosa dell'amore che il padre nutriva per loro, decide di trasformarli in cigni per liberarsi di loro. Dimenticò però di fare un sortilegio anche sull'unica figlia di suo marito. La bambina raccontò tutto quello che aveva visto a suo padre, il Re però non le credette e la bambina decise di scappare per trovare i fratelli e rompere l'incatesimo.
Li trovò quasi per caso e dopo averli riabbracciati con gioia, i fratelli le dissero che non poteva stare con loro che avevano solo un quarto d'ora al giorno per essere umani. L'unico modo per spezzare il sortilegio era quella di restare zitta per sei anni e cucire sei camice di astri. Un'impresa impossibile quindi, ma lei decise di farlo lo stesso perchè voleva aiutare i suoi fratelli a tutti i costi.
Mentre cuciva, senza poter parlare con nessuno venne presa di mira da alcuni cacciatori. Un Re però la salvò perchè invaghito di lei. Non le importava che non parlasse, ormai era deciso a sposarla e fece celebrare in fretta il matrimonio.
Il giorno dell'esecuzione era anche l'ultimo dei sei anni in cui doveva mantenere il silenzio, i fratelli accorsero sottoforma di cigni per aiutarla e lei potè coprire i loro corpi con le vesti che aveva cucito. Immediatamente si trasformarono in uomini e lei potè confessare la verità a suo marito. Furono trovati i bambini nascosti e i fratelli cacciarono la matrigna e la suocera della loro sorella.
Quando diede alla luce il suo primogenito, la signora madre fece sparire il bambino e fece lo stesso anche col secondo maschietto accusandola di essere un'
In entrambe le storie la protagonista assoluta è la ragazzina più piccola, la vera eroina dei racconti. Dimostra una grande forza di volontà, una grinta che sono solo da invidiare. Grazie a lei, i suoi fratelli ritornano a casa senza sortilegi, trova l'amore e riesce a regalare il lieto fine per tutti.
A me piacciono molto entrambe le versioni.
Voi le conoscete?
Vi aspetto nei commenti
Ciao Susy, da piccola mi piaceva molto questa fiaba, che conosco nella prima versione, anche se mi pare di ricordare che all'ultimo fratello non riuscì a lanciare la tunica completa e per questo un braccio continuò per sempre a trasformarsi in ala di cigno!
RispondiEliminaCiao Ariel.
EliminaSai che non conoscevo questa cosa del braccio del fratello? Sarà che amo più i finali allegri ^_^
Ciao Susy!
RispondiEliminaAdoro questa rubrica!!
Io conoscevo un'altra versione ancora, ossia quella in cui Elisa non riesce a cucire in tempo tutte le tuniche e quando le lancia, il fratello più piccolo rimane senza una manica cucita e quindi costretto a vivere con un'ala al posto del braccio.
È una favola che mi è sempre rimasta impressa, dal lieto fine (o quasi) ma ricca di tristezza. Un'eroina che deve patire una grande sofferenza nel cucire con le ortiche. :(
Ciao Jasmine,
EliminaSi io adoro Elisa!
Mi sa che la versione del braccio io l'ho rimossa ^_^ ma mi piace lo stesso