venerdì 18 gennaio 2019

Recensione: La forchetta, la strega e il drago di Christopher Paolini

Ciao a tutti amici lettori e buon venerdì.
Questa settimana è stata più lunga del solito, con un fine settimana impegnativo e un lunedì ancor più pieno mi è sembrata più ricca del solito. Tornare alle attività quotidiane ancor più dura, ma per fortuna il fine settimana è arrivato e quindi relax assoluto.
Prima però di augurarvi buon week end, voglio parlarvi della mia ultima lettura.
Ringrazio la Rizzoli per la copia cartacea omaggio. 
Questo libro uscirà il 22 gennaio e appena ne ho letto notizia ho subito deciso che dovevo leggerlo. Sebbene nel blog non abbia mai avuto modo di parlarvene, io ho adorato la saga Eragon e questa lettura non poteva proprio mancare.

Trama

È passato un anno da quando Eragon ha lasciato Alagaësia in cerca del luogo perfetto in cui addestrare una nuova generazione di Cavalieri dei Draghi. È alle prese con una lista lunghissima di compiti e doveri: costruire una fortezza a misura di drago, discutere con i fornitori, vegliare le uova dei futuri draghi e tenere a bada i belligeranti Urgali e gli altezzosi Elfi. Poi una visione degli Eldunarí, una visita inaspettata e un'appassionante leggenda degli Urgali gli offrono la distrazione di cui ha tanto bisogno e gli mostrano le cose sotto un'altra prospettiva.Tre storie inedite ambientate ad Alagaësia, un assaggio della nuova vita di Eragon e un estratto dalle memorie di Angela l'erborista - di cui è autrice Angela Paolini, che ha ispirato il personaggio della strega - per tornare a immergersi nell'affascinante e antico mondo del Ciclo dell'Eredità.
E' giusto avvisare che la lettura di questo libro non può essere fatta se prima non si sono letti i libri precedenti, ma sicuramente per gli appassionati come me sarà un piacere tornare a leggere di questi due fantastici personaggi. Sono racconti breve ma belli e interessanti.

Ho cominciato a leggere la saga di Paolini tantissimo tempo fa, eppure rituffarmi tra queste pagine è stato facile come se il libro l'avessi appena letto ieri. Nomi, luoghi e qualsiasi cosa mi era rimasta impressa ed è stato semplice essere nuovamente catturata dalla magia di questa scrittura.
Sebbene ormai lo ripeto sempre, non amo il fantasy, quando un bel libro mi cattura ed è scritto bene la mia ammirazione cresce e questo a prescindere dal genere.
Il ciclo dell'Eeredità non è solo una storia fantasy è molto di più. Racchiude forza, azione, emozione e tanto, tantissimo sentimento. Ho adorato leggere del rapporto fantastico e meraviglioso che si crea tra Eragon e Saphira. Li adoro insieme e rileggerli è stato come tornare a casa dopo un viaggio lunghissimo.



In questo libro che è l'insieme di tre storie diverse, ritroviamo Eragon e Saphira uniti più che mai, ma alle prese con la posizione di alto rango che hanno faticosamente guadagnato.
Hanno lottato duramente per ottenere la pace nei luoghi che amano, sono riusciti ad avere il rispetto anche da chi non credeva in loro e si sentono sicuramente diverse rispetto a quando hanno intrapreso il loro lungo cammino. Eppure hanno ancora tanto da fare, molto da dimostrare e tantissimo da realizzare. Vogliono migliorarsi, continuare a imparare perchè la vita è una grandissima scuola dove non si smette mai di imparare; anche dalle cose più banali possiamo trarre un giusto insegnamento.
Eragon lo sperimenta attraverso i racconti di persone più sagge di lui, se ne rende conto con le visioni dei draghi che hanno alle spalle secoli di conoscenza e capisce che vuole e può ancora dare tanto a chi continuerà a credere in lui.
Rispetto all'inizio dove vediamo un Eragon insicuro, poco sicuro di sè stesso, adesso la sua trasformazione è palese. Nonostante sia ancora molto giovane, è certo delle sue possibilità e ancor di più è sicuro che insieme a Saphira non sarà mai solo.
Il legame che si creato con quell'uovo che ha trovato per caso è cresciuto a dismisura. Adesso senza la sua Saphira non saprebbe come fare. Tra di loro c'è a volte una mutua comunicazione che ha bisogno di poche parole, nessuno può capirlo meglio di Spahira e la cosa è reciproca.
E' stato bellissimo leggere di nuovo di loro e vedere come quel legame col tempo sia diventato sempre più forte e mi è piaciuto anche leggere di Murtagh un personaggio che mi aveva sempre incuriosita e su cui avrei voluto saperne di più.
Trovo che la scrittura di Christopher Paolini sia molto scorrevole e anche magica perchè con facilità ti riesce a trasportare in luoghi lontani che sono veri a tutti gli effetti. E' anche per questo che ho finito il libro davvero in fretta, oltre naturalmente al fatto che questa è una raccolta breve.
Decisamente la consiglio a chi vuole ancora tuffarsi nel mondo di Alagaësia e dintorni, perchè quando ci affezioniamo a dei personaggi è bello ritrovarli come dei vecchi amici dopo tanto tempo.

Valutazione 4/5





6 commenti:

  1. ho davvero tanta voglia di leggere questo romanzo. ho amato molto il ciclo dell'eredità e spero che quando leggerò questo nuovo volume riesca a rivivere tutte le sensazioni provate allora.

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    1. La serie è un'altra cosa, per me è superiore. Questa è una raccolta di racconti ma è stato bello per poco tornare lì con loto

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  2. Il fatto che ti piaccia "Il ciclo dell'Eredità" sebbene non sia la classica lettrice fantasy la dice lunga ;) È la tua eccezione, Susy, e, visto quanto apprezzi Paolini, spero un giorno di avere l'opportunità di lanciarmi nella sua scrittura ^_^ <3

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    1. Infatti è un'eccezione grossa considerando che questi libri sono lunghissimi e tanti ma l'ho davvero adorata e chissà che non succeda a te la stessa cosa :) <3

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  3. Nonostante siano il mio genere ti devo dire che la saga di eragon non mi ha mai attratta! chissà perché?! quindi stavolta passo! Ciao cara:)

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    1. Ciao Nik. Beh direi che è giusto quando una cosa non ci attira a pelle è difficile cambiare idea

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