venerdì 7 giugno 2019

Review Tour. Recensione: Tra di noi una vita intera di Melanie Levensohn

Ciao a tutti amici lettori e buon venerdì.
Oggi si conclude una lunga settimana sia lavorativamente parlando, sia sul blog ma prima di augurarvi buon week end, c'è bisogno di concluderla in bellezza. Ecco perché sono felice di partecipare al Review Tour di un libro davvero intenso ed emozionante.


A fine post troverete il calendario per seguire tutte le recensioni che termineranno il 13 giugno.
Questa storia mi ha completamente travolta, ma comincio subito col dire che la lettura è stata davvero bellissima.

Ringrazio la Corbaccio per la copia omaggio.

Trama

Parigi, 1940. Judith, giovane studentessa ebrea, è minacciata dall'occupazione nazista ed è ormai costretta a vivere in clandestinità. Insieme al fidanzato Christian, figlio di un ricco banchiere, progetta una fuga in Svizzera ma, a poche ore dalla partenza, il suo nascondiglio viene scoperto e lei deportata. Da allora non si sa più nulla di lei.Montreal, 1982. Jacobina non ha mai avuto un buon rapporto con il padre e sono decenni che vive a Washington, ma adesso il padre è in punto di morte e le ha chiesto di andare al suo capezzale per farsi fare una promessa solenne. Jacobina deve impegnarsi a cercare Judith, una sorellastra di cui lei ignorava l'esistenza e che il padre ha visto per l'ultima volta a Parigi prima della guerra e prima di abbandonare la Francia per rifarsi una vita in Romania.Washington, 2006. Bèatrice, parigina lavora alla Banca Mondiale e si è trasferita da poco negli Stati Uniti. Nonostante il lavoro massacrante, Béatrice opera anche come volontaria in un centro di assistenza. Le viene affidata una signora anziana, Jacobina, che vive da sola e che non sembra provare alcuna simpatia per chi la assiste, ma quando scopre di avere di fronte una ragazza francese decide di mantenere finalmente la promessa fatta al padre e le chiede di aiutarla a trovare notizie della sorella mai conosciuta. La storia narrata da Jacobina spinge Béatrice ad avviare una ricerca attraverso i decenni e i continenti, una ricerca che la porterà a scoprire una verità che la coinvolge ben più di quanto non pensi.
Leggere storie ambientate in un certo periodo storico non sono mai facili perché inevitabilmente il pensiero vola per quel pezzo di storia orribile e difficile per tanti da dimenticare.


Sono stati scritti numerosi libri su questo argomento e di certo non è una lettura semplice adatta a tutti. Ho letto però la biografia dell'autrice e questo mi fa pensare che c sia davvero tanta verità in una storia così intensa.
Divisa in due archi temporali tra passato e presente, il libro crea un intreccio narrativo che ho trovato molto ben strutturato e di facile impatto.
Judith è stata la protagonista con cui ho provato molta empatia. La sua sfortuna è stata quella di vivere in un periodo storico non facile, la sua bontà d'animo non l'ha aiutata contro la cattiveria umana, non è servita per calmare le crudeltà e le atrocità che spettavano alle persone ebree. E' sempre tremendo ricordare che certe cose sono accadute davvero, è bruttissimo sapere che per quanto siano passati anni da quel periodo, niente si può cancellare perché le poche persone sopravvissute non dimenticheranno mai la sofferenza di quei momenti.
Judith avrebbe meritato una vita migliore e in un certo senso ci è riuscita. Nonostante le difficoltà, si è rimboccata le maniche e ha fatto in modo di realizzare opere di bene rendendo piena una vita altrimenti vuota.
Ho ammirato tantissimo il suo coraggio e ho sofferto per lei perché mi sarebbe piaciuto un finale diverso che meritava più di qualsiasi altra persona.
Poi c'è Jacobina, una donna sola e incattivita da una vita che non le ha dato ciò che voleva. Il suo personaggio è stato quello che, a mio parere personale, ha dato meno spessore alla storia anche se è per merito suo che si sviluppano certe tematiche. Avrei voluto sapere qualcosa di più sul suo passato invece del salto temporale che diventa il fulcro della storia.
Ciò che però rappresenta il presente è invece Béatrice. Lei si ritrova con un lavoro che non la soddisfa e un compagno che non la tratta come dovrebbe. E' insofferente e nemmeno lo sa, quando incontra Jacobina coglie la palla al balzo per rendere speciale e diversa quella vita che le va un pò stretta da un bel pò di tempo.
Béatrice è stata molto sfortunata nella sua vita, si trova in situazioni non semplici e reagisce a testa bassa senza mai lamentarsi. Sembrerebbe un personaggio con poca spina dorsale, una di quelle che mal digerisco invece nel corso della storia la vediamo maturare e prendere posizione. L'influsso di Jacobina e di Grégoire l'aiuteranno a fare chiarezza in se stessa rendendola finalmente una donna diversa.



Tre donne, tre epoche diverse unite dallo stesso destino. Una storia che sembra complicata forse leggendo la lunga trama, ma che invece rispecchia tanta semplicità.
Di certo la parte del passato è quella più toccante, più emozionante. D'altronde restare senza alcuna emozione leggendo certe cose è impossibile.
Ho apprezzato molto però anche la storia di Béatrice perché è grazie a lui che tutto viene spiegato. Grazie alla sua caparbietà e alla voglia di aiutare, ogni tassello va al posto giusto e anzi scopriamo anche verità che mai sarebbero emerse senza il suo intervento.
L'unica sua colpa era stata circondarsi da persone che non la valorizzavano, ha sbagliato ad accontentarsi di qualcosa che non la rendeva felice e soltanto dopo varie situazioni ha capito che doveva prendere in mano la sua vita per ritrovare la serenità. Béatrice ci insegna che non dobbiamo aver paura di mostrare i nostri sentimenti, che dobbiamo essere onesti con noi stessi sempre perché accontentarsi è sbagliato. Ognuno di noi ha diritto ad essere felice, ogni persona deve almeno provare a raggiungere la felicità perché soltanto in questo modo possiamo essere davvero in pace con noi stessi.
Ammetto che alcuni colpi di scena li avevo intuiti, ma ciò non toglie che abbia apprezzato tantissimo la storia e mi abbia tenuta incollata alle pagine fino alla fine. Confesso di aver voluto un finale diverso per alcuni personaggi, mi sarebbe piaciuto un chiarimento in più che invece non c'è stato. Comprendo che la vita reale non è sempre rose e fiori, soprattutto in questa storia vengono alla luce tante ingiustizie, ma proprio perché è un libro per mia soddisfazione personale sarebbe stato bello leggere un finale alternativo capace di accontentarmi del tutto.
Adesso non voglio mandarvi fuori strada lasciandovi intuire che finisce male, perché non è così. Diciamo solo che non tutto va come avrei voluto, ma nel complesso si conclude bene come se finalmente si chiudesse un cerchio restato aperto per troppo tempo.
Ognuno ha trovato la sua pace e in fondo è ciò che conta.
La storia non è facile, ma è scritta molto bene e la consiglio a chi cerca qualcosa di forte e di emozionante che resta impresso anche una volta finita la lettura.

Valutazione 4/5



Cosa ne pensate? Vi ho incuriosito?
Vi aspetto nei commenti, ma intanto vi lascio il calendario con le altre tappe.




4 commenti:

  1. Risposte
    1. Si è esattamente la parola giusta Chiara. Molto intenso davvero, potrebbe piacerti

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  2. Finito, confermo la mia preferenza su Judith!

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    1. Si vero Dolci?
      E' un personaggio che resta impresso.
      Domani leggerò con piacere il tuo pensiero ;)

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